giovedì 7 agosto 2014

Il Signore degli Anelli - Le due torri

Il Signore degli Anelli - Le due torri

★★★½

Frodo (Elijah Wood) e Sam (Sean Astin) sono diretti verso Mordor quando si accorgono di essere seguiti. Il loro inseguitore è Gollum (Andy Serkis) che dopo essere stato catturato dai due hobbit promette loro di accompagnarli davanti ai cancelli di Mordor in cambio della propria libertà. Intanto a Isengard il potente stregone Saruman (Christopher Lee) incrementa il suo esercito, stringe nuove alleanze con gli uomini delle montagne, che cominciano a razziare le terre del Mark uccidendo gli abitanti, e continua a tenere sotto il suo incantesimo re Théoden (Bernard Hill) di Rohan. Aragorn (Viggo Mortensen), Legolas (Orlando Bloom) e Gimli (John Rhys-Davies) sono sulle tracce di Merry e Pipino che nel frattempo riescono a scappare dagli orchi nella foresta di Fangorn. Qui i tre membri della Compagnia dell'Anello faranno un incontro completamente inaspettato.  


Mi sono sempre chiesto: come ha fatto Gandalf il Grigio a diventare Gandalf il Bianco dopo aver sconfitto il demone delle grotte? Si è accasciato come morto a terra, ha visto diversi mondi dove i giorni durano intere esistenze e si è risvegliato immerso in una candida luce in un candido luogo ultraterreno. Tutto qui. Quindi Gandalf è il nuovo capo degli stregoni dopo il tradimento di Saruman? Immaginavo qualcosa di più d'impatto sia a livello visivo che a livello di spiegazione. Non me ne vogliano i tolkeniani, ma così sembra che sia finito in lavatrice e uscito fuori bianco e splendente grazie a un portentoso detersivo. No, non mi convince. Aprirò il libro rischiando l'abbiocco. 


Il Signore degli Anelli - Le due torri è meno magico del primo capitolo della trilogia. E' invece più realistico e stringente come una cotta di maglia. Non si viaggia attraverso grotte sotterranee seguendo il cappello a punta del grigio stregone, ma si combatte con asce, pugnali, frecce e lance e scudi e non con magiche illusioni e incantesimi. Rimbombano i suoni metallici della guerra e i passi cadenzati degli eserciti in marcia. Il re Théoden, liberato da Gandalf dall'influsso maligno di Saruman, combatte a fianco dei soldati per la salvezza del suo popolo mentre Legolas e Gimli fanno a gara a chi uccide più nemici. Peter Jackson dirige l'epica battaglia per il Fosso di Helm con maestria e perizia e ciò che vedo, presumo, è solo un gustoso assaggio della guerra finale contro Sauron. 


Come potete vedere alla fine sono riuscito a riguardare Il Signore degli Anelli - Le due torri sopportando neanche troppo malvolentieri la visione di Gollum che volente o nolente è il personaggio, psicologicamente parlando, più interessante e intrigante dell'intera trilogia. In lui albergano due personalità: Gollum, la parte malvagia, quella che si riferisce a Frodo e Sam con frasi quali "Luridi piccoli hobbit" convinto che il "tessssoro" gliel'abbiano rubato, tolto; e Sméagol, la parte benigna, che aiuta tutti, con gli occhi strazianti e umani, che caccia due lepri e le getta in grembo al suo padrone Frodo. Questa strana creatura cos'era prima che l'anello le corrompesse la mente? Sono curioso. Finora il viaggio di Peter Jackson non mi ha lasciato indifferente.


Un ultimo appunto su due sequenze che non ho gradito (e chissene, direte voi): la finta morte di Aragorn credo che aggiunga pathos quando non ce n'era assolutamente bisogno. Aragorn e Arwen come fanno a incontrarsi a Gran Burrone stando lontani chilometri e chilometri l'uno dall'altra? Per mezzo dei sogni, o forse stiamo assistendo a un flashback? La bellezza eterea di Liv Tyler non me le fa promuovere a pieno, tali sequenze. 

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Lord of the Rings: The Two Towers
Paese di produzione: Nuova Zelanda, USA
Anno: 2002
Durata: 172 min (DVD widescreen edition)
179 min (versione cinematografica)
223 min (DVD versione estesa)
235 min (Blu-ray Disc versione estesa)
Generefantastico, avventura, epico
Regia: Peter Jackson
Soggetto: J.R.R. Tolkien (romanzo)
Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair
Produttore: Peter Jackson, Fran Walsh, Barrie M. Osborne
Produttore esecutivo: Robert Shaye, Michael Lynne, Mark Ordesky, Bob Weinstein, Harvey Weinstein
Casa di produzione: New Line Cinema, WingNut Films, The Saul Zaentz Company
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Pictures
Fotografia: Andrew Lesnie, A.C.S.
Montaggio: Michael J. Horton, Jabez Olssen
Effetti speciali: Joe Letteri, Richard Taylor, Jim Rygel
Musiche: Howard Shore
Scenografia: Grant Major, Dan Hennah, Alan Lee, John Howe

Interpreti e personaggi:
Elijah Wood: Frodo Baggins
Ian McKellen: Gandalf
Viggo Mortensen: Aragorn
Sean Astin: Samvise Gamgee (Sam)
Orlando Bloom: Legolas
John Rhys-Davies: Gimli
Billy Boyd: Peregrino Tuc (Pipino)
Dominic Monaghan: Meriadoc Brandibuck (Merry)
Sala Baker: Sauron
Christopher Lee: Saruman
Bernard Hill: Théoden
Miranda Otto: Éowyn
Karl Urban: Éomer
David Wenham: Faramir
Hugo Weaving: Elrond
Liv Tyler: Arwen
Cate Blanchett: Galadriel
Brad Dourif: Grima Vermilinguo
Andy Serkis: Gollum/Sméagol
Craig Parker: Haldir
Bruce Hopkins: Gamling
Robyn Malcolm: Morwen
John Noble: Denethor (versione estesa)
Sean Bean: Boromir (versione estesa)

Doppiatori originali:
John Rhys-Davies: Barbalbero
Sala Baker: Sauron

Doppiatori italiani:
Davide Perino: Frodo Baggins
Gianni Musy: Gandalf
Stella Musy: Arwen
Pino Insegno: Aragorn
Massimiliano Alto: Samvise Gamgee (Sam)
Cristiana Lionello: Galadriel
Renato Mori: Gimli
Stefano De Sando: Théoden
Omero Antonutti: Saruman
Corrado Conforti: Peregrino Tuc (Pipino)
Paolo Vivio: Meriadoc Brandibuck (Merry)
Massimiliano Manfredi: Legolas
Luca Biagini: Elrond
Ilaria Stagni: Éowyn
Francesco Bulckaen: Faramir
Gianluca Tusco: Vermilinguo
Riccardo Rossi: Éomer
Francesco Vairano: Gollum/Sméagol
Christian Iansante: Haldir
Roberto Draghetti: Gamling
Alessio Puccio: Halet, figlio di Hama
Carlo Baccarini: Barbalbero
Gerolamo Alchieri: Sauron
Massimo Corvo: Boromir (versione estesa)
Oreste Rizzini: Denethor (versione estesa)

Denny B.

2 commenti:

  1. Anche per me il meno bello della trilogia, ma comunque un gran film. E concordo sulla finta morte di Aragorn, davvero inutile fino a quel punto.

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  2. La sequenza del combattimento notturno al Fosso di Helm incolla allo schermo però, non c'è che dire... gli orchi schierati sotto le mura... le armi date in mano anche ai ragazzini... non è forse il migliore della trilogia ma è quello che "sblocca" la vicenda, la colora di tante sfumature.

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