mercoledì 8 aprile 2015

L. A. Confidential (1997)

Great Movie

★★★★

Se pensate che il film sfoltisce e rende più accessibile la trama del romanzo omonimo da cui è tratto - terzo tassello della tetralogia dedicata a Los Angeles di James Ellroy - figuriamoci quanto è complesso il libro. In quasi tutte le recensioni si consiglia al lettore di immergersi nel noir oscuro orchestrato dal cane rabbioso della letteratura americana con un taccuino e una penna al fine di annotarsi la miriade di membri della flora e della fauna losangelina che incontrerà durante l'immersione. Il film necessita di un approccio diverso: niente taccuini su cui annotarsi i nomi e gli intrighi che mano a mano verranno a galla. Solo occhi bene aperti, una mano nella tasca della giacca per estrarre velocemente la pistola, e le ali di riserva perché ehi! siamo pur sempre a Los Angeles. La città degli angeli diabolici. 


Tre sono i protagonisti principali di questa Los Angeles torbida e corrotta fin dalle fondamenta che più che la Città degli Angeli sembra l'antica Babilonia: Bud White (Russell Crowe) è la classica testa calda. Agente di polizia i cui pugni scattano in automatico quando si trova davanti un caso di violenza contro le donne. E' quella specie di detective che risponderebbe sì alle domande del capitano Dudley Smith (James Cromwell) quali "Saresti disposto a mettere una pistola nelle mani di un sospettato che tu sai essere colpevole?". Dopo un solo suo pugno ben assestato direste anche il codice fiscale e il numero della tessera sanitaria. Ed Exley (Guy Pearce), sergente e poi tenente, è un ragazzo ambizioso che compie il suo lavoro con onestà e caparbietà, nel cui passato troviamo la figura di un padre poliziotto che risolse un grosso caso e che venne assassinato da un criminale di mezza tacca. Non risponde sì alle domande de capitano Smith. 
Jack Vincennes (Kevin Spacey), sergente della Narcotici, ama stare sotto i riflettori tanto da farsi fotografare durante gli arresti di star hollywoodiane trovate in possesso di marjuana. E' consulente tecnico di un celebre telefilm poliziesco, Lampi di gloria, ed è in stretto contatto con Sid Hudgens (Danny DeVito), il direttore del giornale scandalistico Hush-Hush (Zitti-Zitti), a cui procura buon materiale su cui scrivere in cambio di grossi arresti e cinquanta verdoni che contribuiscono al suo fondo pensioni. 



Fulcro dell'azione investigativa è il massacro del Nite Owl dove il tenente Exley rinviene diversi cadaveri tra cui quello di una donna, Susan Lefferts, che si rivelerà essere una escort appartenente a un giro di prostituzione specializzato in donne somiglianti alle dive del cinema, e l'agente Stensland, collega di Bud White, andato in pensione anticipata a seguito della sua partecipazione alla rissa avvenuta al dipartimento contro dei detenuti messicani tristemente nota con il nome di Natale di sangue, fatto di cronaca avvenuto veramente nel 1951. Le alte sfere del dipartimento di Polizia pretendevano qualche testa da far cadere sul piatto d'argento della stampa e tra gli agenti vi era anche Stensland, al cui ritiro ha contribuito Exley, testimone oculare della rissa, che facendo la spia su alcuni agenti si è assicurato il grado di tenente nella sezione investigativa nonché gli sguardi storti dei suoi colleghi e l'antipatia di Bud White.



Durante le indagini il picchiaduro White s'imbatterà in Lynn Bracken (Kim Basinger, premiata con l'Oscar), prostituta di lusso somigliante a Veronica Lake, con la quale intreccerà una relazione, del massacro del Nite Owl verranno accusati alcuni afroamericani che fuggiranno dalla sala degli interrogatori salvo prendersi una pallottola ciascuno che li manderà tra gli Angeli che non hanno mai calcato le strade di questa città fotografata da Dante Spinotti (fedele collaboratore di Michael Mann) in cui convivono persone con sogni di gloria e di ricchezza, divi del mondo dello spettacolo, feroci gangster senza scrupoli e la polizia più efficiente, brutale (e corrotta) del mondo. 



La performance di Kevin Spacey è scintillante, la pellicola s'illumina quando è inquadrato, e una certa inaspettata scena (lo è ad ogni visione) - non posso descriverla per rispetto a chi non l'ha ancora visto - è una delle migliori di tutto il film nonché un esempio di recitazione "con gli occhi" strabiliante e per questo ruolo meritava un Oscar molto di più rispetto a quello vinto per I soliti sospetti. Kevin Spacey è forse l'unico, assieme a Jack Nicholson, che può aspirare al rango di divinità e sedersi comodo di fianco al Padre (Al Pacino). 


Se Spacey aggiunge scintillio a L. A. Confidential Russell Crowe da fisicità e imponenza e Guy Pearce rigore, furbizia e favella degna del miglior politico. "Tu sei un uomo d'azione, Exley è un politico, dice Smith a Bud White in un frangente. Ogni personaggio è caratterizzato alla perfezione, i loro comportamenti sono credibili e non c'è una sola reazione che stona con tutti il resto. Il personaggio più inquietante è sicuramente il capitano Dudley Smith, interpretato da un James Cromwell il cui sorriso benevolo è accompagnato da occhi svuotati della luce dell'umanità. Penso che Dudley Smith sia per James Ellroy quello che il giudice Holden è per Cormac McCarthy: l'incarnazione del male. 


C'è una scena esilarante che funziona magnificamente: Vincennes e Exley entrano nel Formosa Café per interrogare un certo Johnny Stompanato, che si trova in compagnia di una donna, riguardo alle uccisioni del gangster Mickey Cohen. "Sembrerà anche Lana Turner ma resterà pur sempre una troia", dice Huxley infastidito dalle sue interruzioni. Per tutta risposta la donna gli lancia l'acqua in faccia e Vincennes commenta divertito "Lei è Lana Turner".  



Curtis Hanson si dimostra essere il regista (e sceneggiatore con Brian Helgeland) giusto per il film. Gestisce un cast stellare senza crollare sotto il peso di trasporre per il grande schermo un romanzo tentacolare di James Ellroy - tra i più grandi scrittori di romanzi noir-storici viventi - che può essere soddisfatto del prodotto finale: uno dei noir più solidi, cinici e attraenti degli ultimi vent'anni che ritrae una Los Angeles con una tale perizia che pochi altri film possono vantare lo stesso (Boogie Nights e Jackie Brown, mi vengono in mente). Un capolavoro, e, cari lettori, questa è una notizia molto ufficiosa, che resti tra noi, quindi: zitti zitti. 

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: L.A. Confidential
Paese di produzione: USA
Anno: 1997
Durata: 132 min
Generethriller, noir, drammatico
Regia: Curtis Hanson
Soggetto: James Ellroy (romanzo)
Sceneggiatura: Brian Helgeland, Curtis Hanson
Produttore: Arnon Milchan, David L. Wolper
Fotografia: Dante Spinotti
Musiche: Jerry Goldsmith

Interpreti e personaggi:
Kevin Spacey: Sergente Jack Vincennes
Russell Crowe: Agente Bud White
Guy Pearce: Tenente Ed Exley
James Cromwell: Capitano Dudley Smith
Kim Basinger: Lynn Bracken
Danny DeVito: Sid Hudgens
David Strathairn: Pierce Morehouse Patchett
Ron Rifkin: Ellis Loew
John Mahon: capo della polizia
Matt McCoy: Brett Chase
Paolo Seganti: Johnny Stompanato
Paul Guilfoyle: Mickey Cohen
Graham Beckel: Dick Stensland
Simon Baker: Matt Reynolds
Michael McCleery: William Carlisle
Tomas Arana: Michael Breuning
Gene Wolande: capo forense
Brian Bossetta: poliziotto forense
Michael Chieffo: medico legale
Jim Metzler: assessore
Amber Smith: Susan Lefferts
Gwenda Deacon: signora Lefferts
Darrell Sandeen: Leland "Buzz" Meeks
Jeremiah Birkett: Raymond "Sugar Ray" Collins
Salim Grant: Louis Fontaine
Karr Washington: Ty Jones
Marisol Padilla Sánchez: Inez Soto
Symba: Karen
Thomas Rosales: primo messicano

Doppiatori italiani:
Massimo Corvo: Sergente Jack Vincennes
Luca Ward: Agente Bud White
Francesco Prando: Tenente Ed Exley
Sergio Di Giulio: Capitano Dudley Smith
Micaela Esdra: Lynn Bracken
Giorgio Lopez: Sid Hudgens
Stefano Mondini: Pierce Morehouse Patchett
Gil Baroni: Ellis Loew
Paolo Buglioni: Dick Stensland
Mauro Gravina: Matt Reynolds
Giorgio Locuratolo: William Carlisle
Alina Moradei: signora Lefferts
Giorgio Borghetti: Raymond "Sugar Ray" Collins
Francesco Pezzulli: Louis Fontaine
Christian Iansante: Ty Jones
Monica Ward: Inez Soto
Claudia Razzi: Karen

Denny B.





12 commenti:

  1. Visto un botto di tempo fa. Ricordo che mi era piaciuto, ma ne ho una rimembranza molto nebulosa. Che sia un auspicio a recuperare il libro?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riguardalo, appena finisci la saga di Potter ;)
      Se non hai mai letto nulla di Ellroy ti consiglio di cominciare da Dalia Nera così da prendere confidenza con il suo stile, poi puoi leggere quelli che vuoi.

      Elimina
  2. Uno dei miei film preferiti. Credo che tutti gli attori coinvolti abbiano toccato in quel momento l'apice della loro carriera e delle loro capacità interpretative, almeno presi tutti insieme. Capolavoro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un trio di attori eccezionali per un affresco indimenticabile.

      Elimina
  3. Io una roba come quella che fa Spacey insullasedia, fermo, con la camera in faccia, la devo ancora vedere fatta di chiunque altro, nella storia del cinema.


    P.S. (SONTORNATOSU UNCARRARMATO!) ;P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Kevin Spacey è nell'olimpo dei più grandi dèi della recitazione (ce ne sono pochissimissimi) che ha trovato nuova linfa con il suo ruolo nella serie tv House of Cards. Quella è una delle scene più incredibili che abbia mai visto.

      Era anche ora ;)

      Elimina
  4. grandissimo film si, la fabbrica dei sogni ti premia col boomstick award ^_^

    RispondiElimina