domenica 21 giugno 2015

CHINA - INSIDE THE TRADITION: LANTERNE ROSSE (1991)


★★★★

Cina del Nord. 1920. Dopo la morte del padre la giovanissima Songlian (Gong Li) decide di sposare il facoltoso Chen Zuoqin, discendente di un'antica dinastia, che ha già ben tre mogli: Yuru (Jin Shuyuan), Zhuoyun (Cuifen Cao) e Meishan (Caifei He) tutte in attesa delle lanterne rosse appese davanti alla loro porta che stanno a significare che il padrone passerà la notte con loro e che potranno godere di alcuni privilegi tra i quali un piacevolissimo massaggio ai piedi. Ben presto Songlian si renderà conto che la vita della concubina è irta di pericoli, ripicche, invidie, segreti e morte. 

Songlian sta per diventare la quarta moglie del ricco Chen Zuogin, discendente di un'antica famiglia, e si reca a piedi nella sua enorme abitazione, con una piccola valigia, vestita semplicemente e con le trecce che le ricadono sulle spalle. Una innocente farfalla che entra nella bocca del leone scambiandola per un tratto di buio dove infine si crede ci sia nuovamente la luce del sole. Arrivata a destinazione verrà istruita dall'intendente sulle regole e tradizioni centenarie della famiglia Zuogin e le verranno presentate le altre tre mogli del padrone: Yuru è la prima signora, una donna anziana, silente, da anni non vede il marito se non durante il pranzo. Zhuoyun è la seconda signora, gentile, sempre sorridente, disponibile che accoglie Songlian proprio come fosse una sorella (le mogli tra loro si chiamano "Prima sorella", "Seconda sorella" e così via). 

E poi c'è Meishan, la terza signora, capricciosa, viziata, che arriva a disturbare la prima notte dopo le nozze di Songlian ordinando alla propria cameriera di chiamare il padrone, e che di solito canta di prima mattina arie liriche cinesi. Chi ha le lanterne rosse accese di fronte alla propria casa vuol dire che riceverà la visita del padrone e otterrà il massaggio ai piedi (essi sono molto importanti in una donna), che ben presto diventerà un'ossessione per Songlian, e il giorno successivo, a pranzo, potrà scegliere il menù a lei più gradito. Il padrone non viene mai inquadrato nitidamente in volto, bensì sempre da lontano, coperto una volta da una tenda o di schiena.  

Lanterne rosse mette in scena una guerra tra concubine il cui gorgo torbido di violenza, ripicche e inganni in cui cadrà Songlian sarà fatale. 
La regia di Zhang Yimou (che ha diretto quella meraviglia di Hero) è composta da inquadrature fisse che si ripetono dando un senso di claustrofobia e presentando un ambiente circoscritto (la dimora del padrone) dal quale non si può uscire. Case uguali arredate in maniera diversa a seconda della signora che le abita, uno spicchio di cielo ferito dai limiti ricurvi dei tetti (innevati durante l'inverno), il corridoio dove vengono appese le lanterne rosse all'arrivo del padrone, il pranzo, il suono prodotto dal massaggio ai piedi, la musica quasi assordante in certe scene, e il canto di Meishan accompagnato dalle sue delicate movenze femminili: tutti questi elementi non fanno altro che farci entrare nella vuota e ripetuta esistenza delle concubine che anelano il massaggio ai piedi e le lanterne accese più di ogni altra cosa perché oltre a risultare simboli di potere, sono anche le uniche attenzioni che riceveranno mai da un uomo, a meno che non rischino, come una delle tre, di farsi un amante.  

Questa breve recensione di Lanterne rosse, una delle pellicole orientali più sensuali e avvolgenti di sempre, partecipa a un day con gli occhi a mandorla, idea balenata in testa all'instancabile Alessandra del blog Director's Cult, di cui di seguito potete vedere la lista dei  partecipanti:

IL BOLLALMANACCO DI CINEMA 
DIRECTOR'S CULT 


THE OBSIDIAN MIRROR
NON C'E' PARAGONE
RECENSIONI RIBELLI 
WHITE RUSSIAN
MARY'S RED ROOM
MONTECRISTO 

10 commenti:

  1. questo film ha un posto speciale nel mio cuoricino cinefilo. Grazie per questa recensione che per me si è trasformata in un flusso di ricordi...

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  2. capolavorone, come tutta la prima produzione di Zhang Yimou

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  3. Mea culpa, mea culpa... nonostante di questo regista abbia amato la trilogia vuxia, di altri suoi film non ho visto nulla

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  4. Film bellissimo, che ho sempreamato da impazzire, con una Gong Li stupenda.

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  5. Dei film che proponete oggi io non ne ho visto manco uno, ma di questo ho sempre sentito parlare tanto, pur non avendomi mai ispirato una visione. Mi tocca proprio mi sa...

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  6. Il film che rivelò Zhang Yimou al pubblico occidentale, sfiorando perfino l'oscar (strappatogli per un soffio dal nostro "Mediterraneo"). Una visione avvolgente e profonda, da recuperare.

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  7. Mi cospargo il capo di cenere, lo devo recuperare! I day servono anche per ricordare che esistono meravigliosi film da vedere ASAP! ;)

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  8. Visto addirittura al cinema da ragazzino. Un supercult inarrivabile. Ottima scelta!

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  9. Altro film di cui ho sempre sentito parlare ma non ho mai avuto modo di guardare. Segno nell'ormai infinito listone!

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  10. AH DENNY! AHHHH! Cosa meritava questo caposaldo e cosa NON hai scritto! AH!

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