lunedì 13 ottobre 2014

La casa del diavolo

La casa del diavolo

★★★

Texas. Contea di Ruggsville. 18 maggio 1978. Sei mesi dopo le vicende de La casa dei mille corpi lo sceriffo John Quincy (William Forsythe) assieme a un manipolo di poliziotti circondano la fattoria dei Firefly e avviene uno scontro a fuoco tra loro e i membri della famiglia colpevole di decine e decine di omicidi. Mother Firefly (Leslie Easterbrook) viene catturata mentre il figlio Rufus (Tyler Mane) viene ucciso. Otis (Bill Moseley) e Baby (Sheri Moon Zombie) riescono a fuggire e ad avvertire il padre, Capitano Spaulding (Sid Haig), che la polizia è sulle loro tracce. Si danno appuntamento al Kahiki Palms Motel. Lo sceriffo Quincy farà tutto ciò che è in suo potere per stanarli.



Sono appena tornato dalle vacanze e invece di riposarmi (è assurdo perché dovrei già essermi riposato abbastanza) getto in pasto agli occhi famelici dei miei amati lettori cinefili (e non) l'inizio della retrospettiva dedicata a Rob Zombie. Senza indugio vado a iniziare. La casa del diavolo è un violento, sudicio, polveroso, sboccato, nauseante, vomitevole film su tre reietti del diavolo che fuggono dalla polizia. E' il sequel di La casa dei mille corpi, esordio del regista/cantante Rob Zombie, da alcuni considerato uno dei più interessanti cineasti di genere horror e da molti invece un incompetente travestito da bluff. E come scoprirlo meglio se non recuperare i suoi lavori? Se poi ha diretto due film facenti parte del franchising Halloween il recupero avviene con molto più interesse e curiosità avendo amato il primo e indimenticabile Halloween di John Carpenter.  



La casa del diavolo (molto più preciso il titolo originale The Devil's Rejects) è un road movie western horror girato interamente con la camera a mano da uno Zombie che non si fa alcun problema a offendere il nostro senso della vista con le azioni illegali e gli atteggiamenti provocatori dei protagonisti. Otis, Baby e Capitano Spaulding è ciò che resta dei Firefly, una famiglia unita tanto dagli omicidi quanto dall'amore che provano per entrambi. Otis è lussurioso e laido e la sua esclamazione solita è "Merda, cazzo, merda, cazzo", ma è anche quello che a un certo punto dice "Io sono il diavolo... e sono qui per fare il lavoro del diavolo". Baby è una pianta carnivora, una Poison Ivy coi jeans strappati che mettono in mostra un lato b da urlo. Se avesse frequentato il college non avrebbe avuto problemi a imporsi quale capo cheerleader. Capitano Spaulding è il padre di Otis e Baby: fa il clown di mestiere; è uno degli uomini più orrendi che abbia mai visto. Gli basta un'occhiata per rimettere in riga una testa calda quale Otis. I personaggi documentati da Zombie sono sadici, spietati, luridi, ma hanno un passato a loro modo felice e apparentemente anche delle motivazioni. Uniti come una vera famiglia scappano dall'uomo che da loro la caccia: lo sceriffo John Quincy che è il classico uomo di legge dei film western, duro, inflessibile, che mal sopporta che individui simili calpestino il suo territorio. 



Lo sceriffo Quincy (un terrificante William Forsythe) è protagonista di un siparietto davvero gustoso: durante le indagini uno dei suoi agenti viene a conoscenza che il Capitano Spaulding si chiama come uno dei personaggi interpretati dal grande comico Groucho Marx così Quincy manda a chiamare un critico cinematografico esperto dei Fratelli Marx che comincia a sciorinare nomi e date e film arrivando a lamentarsi con calore che la morte di Groucho è stata eclissata da quella di Elvis Presley. E' un miracolo che il critico riesca a uscire vivo dall'ufficio dello sceriffo fan del Re del Rock and Roll.



Gli attori sono ammirevoli. Non deve essere stato facile per loro entrare in ruoli simili. Al di là delle scene di violenza e tortura mi è sorta spontanea una riflessione riguardante le motivazioni che li spingono a fare quello che per loro è assolutamente normale (uccidere e deflagrare) o, se vogliamo essere più precisi, il contesto sociale in cui sono stati cresciuti: una di quelle sperdute città rurali americane che altro non sono che riverberi di una luce passata che continua a illuminare una terra ignorante, razzista e individualista e nazionalista dal motto onnipresente "Se tocchi il mio prato sei morto!". E' davvero solo colpa di questi reietti assassini o buona parte della stessa è da attribuirsi al contesto in cui vivono che non ha mai permesso loro di avere una vita legale, con un lavoro e una famiglia? Durante la sequenza finale, sulle note di Free Bird, Otis ricorda i momenti sorridenti immersi in un sole splendente assieme al padre e alla sorella. Possibile che io provi un moto di commozione per degli assassini? 

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Devil's Rejects
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA, Germania
Anno: 2005
Durata: 109 min
Genereorrore
Regia: Rob Zombie
Soggetto: Rob Zombie
Sceneggiatura: Rob Zombie
Produttore: Mike Elliott, Andy Gould, Rob Zombie
Produttore esecutivo: Peter Block, Michael Burns, Guy Oseary, Michael Paseornek, Julie Silverman
Distribuzione (Italia) : Eagle Pictures
Fotografia: Phil Parmet
Montaggio: Glenn Garland
Effetti speciali: Ron Rosegard, Wayne Toth
Musiche: Tyler Bates, Terry Reid, Rob Zombie
Scenografia: Anthony Tremblay
Costumi: Yasmine Abraham
Trucco: Michelle Garbin, Douglas Noe, Maria Sandoval

Interpreti e personaggi:
Sid Haig: Capitano Spaulding "Cutter"
Bill Moseley: Otis B. Driftwood
Sheri Moon: Baby Firefly
William Forsythe: Sceriffo John Quincy Wydell
Ken Foree: Charlie Altamont
Matthew McGrory: Tiny Firefly
Leslie Easterbrook: Mother Firefly
Tyler Mane: Rufus Firefly
Geoffrey Lewis: Roy Sullivan
Priscilla Barnes: Gloria Sullivan
Dave Sheridan: Roy Dobson
Kate Norby: Wendy Banjo
Lew Temple: Adam Banjo
Danny Trejo: Rondo
Dallas Page: Billy Ray Snapper
Brian Posehn: Jimmy
Ginger Lynn: Donna che fa sesso con Cutter

Doppiatori italiani:
Claudio Fattoretto: Capitano Spaulding
Francesco Pannofino: Otis B. Driftwood
Rossella Acerbo: Baby Firefly
Michele Gammino: Sceriffo John Quincy Wydell
Angelo Nicotra: Charlie Altamont
Rita Savagnone: Mother Firefly
Pietro Biondi: Roy Sullivan
Serena Verdirosi: Gloria Sullivan
Massimiliano Virgilii: Roy Dobson
Tiziana Avarista: Wendy Banjo
Vittorio De Angelis: Adam Banjo
Mario Bombardieri: Rondo
Vladimiro Conti: Billy Ray Snapper
Sergio Lucchetti: Jimmy

Denny B.




5 commenti:

  1. La bastardaggine di La casa del diavolo è proprio la capacità di Zombie di farti provare schifo per i Firefly e poi farti piangere proprio nel momento in cui, in altri film, gioiresti per la morte di un branco di sadici aguzzini. E' per questo che La casa del diavolo è disturbante come poche altre pellicole, nonché il capolavoro dello Zombie :)

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    1. In mezzo ai suoi fallimenti (i due Halloween) è molto facile che un film del genere spicchi prepotentemente.
      Disturbante, violento ed efficace.

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  2. Voto per me troppo basso: questo è uno dei film cult dei primi anni zero, una vera bomba dall'inizio alla fine ed il migliore di Zombie.

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    1. Ho dato tre stelle perché è un film compatto. Non ha quel guizzo, quell'elemento, quel qualcosa in particolare che gli faccia guadagnare un mezzo in più.
      Ma alla fine il voto è sempre relativo e questo è un film da vedere in ogni caso.

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  3. Visto durante una gita a LuccaComics. Ricordo che mi aveva lasciato uno strano senso di disagio, ma non ho ancora visto la casa dei mille corpi...

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