mercoledì 29 ottobre 2014

Tutto può cambiare

Tutto può cambiare

★★★½

Greta (Keira Knightley) e il fidanzato Dave (Adam Levine) si trasferiscono a New York in cerca di grandi possibilità nel mondo della musica. Quando il fidanzato firma un contratto da solista per una importante etichetta discografica a Los Angeles durante il periodo di registrazione di un singolo e torna a casa lei intuisce l'infedeltà di lui scappa nella notte e chiede ospitalità a un suo amico, lo stesso che una sera, durante un'esibizione in un pub, invita Gretta sul palco a cantare un suo pezzo. La sua vita cambia quando incontra Dan (Mark Ruffalo), un produttore discografico in difficoltà economiche, che deciderà di puntare tutto sul suo talento naturale facendole registrare l'album usando come sala di registrazione la città di Ney York.



In un pub una ragazza di nome Greta viene invitata da un suo amico a cantare sul palco. Dapprima riluttante lei comincia a cantare la sua canzone strimpellando la chitarra mentre la gente si annoia e finisce per ignorarla. Nel frattempo però è entrato nel pub Dan, un talent scount sporco, disordinato, dalla camminata ondeggiante, che è appena stato licenziato dalla casa discografica da lui stesso fondata e mentre annega i dispiaceri nel bourbon ascolta la voce di Greta e immagina che gli strumenti a riposo dietro di lei inizino a a muoversi e a suonare. Violino, violoncello, pianoforte e batteria accompagnano la canzone arricchendola di una nuova melodia, di un sound molto più accattivante. Così la canzone funziona alla grande. Potrebbe diventare una hit. 
Una scena inaspettata che mi ha fatto guardare Tutto può cambiare da lì in poi con occhi diversi, scevri da qualsiasi pregiudizio formatosi dopo la visione del trailer. 



Tutto può cambiare, scritto e diretto da John Carney (Once), è una commedia romantica americana gradevolissima e fresca con un Mark Ruffalo frizzante e una Keira Knightley finalmente rilassata che non ha minimamente afflitto i miei nervi poco pazienti nei suoi riguardi. Il film ha saputo emozionarmi, complice una colonna sonora avvolgente, e poi chi l'avrebbe mai detto che l'attrice di Orgoglio e pregiudizio ed Espiazione sapesse cantare e che Adam Levine, leader dei Maroon 5, fosse capace di interpretare un personaggio senza farmi gridare allo scandalo? Non io di certo. 


Dave, l'ex di Greta, rimane abbagliato dal successo che lo rende un mezzo idiota tanto che, ritirando un premio musicale, replica i discorsi fatti da Russell Crowe e Kate Winslet durante la notte degli Oscar rispettivamente nel 2001 e 2009 ("Se siete cresciuti nei sobborghi sappiate che un sogno come questo è ridicolo, ma per chiunque si trovi a fare affidamento sul proprio coraggio sappiate che è possibile" e "Sognavo questo momento fin dal momento in cui stringevo la bottiglia di shampoo immaginando fosse un premio"). Intanto Greta inizia di nuovo a vivere (il titolo inglese Begin Again è molto più calzante di quello italiano) girando New York a suon di musica assieme al suo agente-produttore Dan (un bravissimo Mark Ruffalo). Una sera, passeggiando per la città dalle mille luci, ascoltando la libreria musicale l'uno dell'altra grazie un cavo audio sdoppiato, che permette a due persone di sentire la stessa canzone, la voce di Frank Sinatra, di Sam del film Casablanca, la musica in generale fa sì che ogni immagine - giovani che fanno le acrobazie in bicicletta, le centinaia di led sui palazzi, un ragazzo che cammina guardando la strada - acquisti un significato diverso, quasi magico, grazie alle melodie che fluiscono nella loro testa e di conseguenza nella nostra.



Tutto può cambiare non è esente da cliché quindi il riavvicinamento tra Dave e Greta, seppur in maniera fredda, avviene e nella scena finale, prima della simpatica chiusa vera e propria, assistiamo a un momento inavvertitamente intenso, se vogliamo, che non ricordo di aver mai visto nelle commedie americane dell'ultimo periodo. Fermatevi qui se non l'avete ancora visto. Dave, durante una serata in cui è presente anche la sua ex, canta la canzone scritta da Greta, con l'arrangiamento che voleva lei (più delicato e intimo), ma poi, a circa metà canzone, scaturisce l'arrangiamento di Dave (trascinante, ma omologato) che la folla ama e per cui impazzisce, Greta se ne va, e lui nonostante il viso sofferente, continua a cantare, sapendo di uscire dalla sfera d'intimità che un cantautore crea attorno a sé per abbracciare quindi un pubblico che mai conoscerà la sua parte più autentica.  


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Begin Again
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti
Anno: 2013
Durata: 101 min
Generedrammatico, musicale
Regia: John Carney
Sceneggiatura: John Carney
Produttore: Tobin Armbrust, Anthony Bregman
Produttore esecutivo: Judd Apatow, Sam Hoffman, Ben Nearn, Tom Rice
Casa di produzione: Exclusive Media Group, Sycamore Pictures, Apatow Productions, Likely Story
Distribuzione (Italia) : Lucky Red
Fotografia: Yaron Orbach
Effetti speciali: Drew Jiritano
Scenografia: Chad Keith
Costumi: Arjun Bhasin
Trucco: Louise McCarthy

Interpreti e personaggi:
Keira Knightley: Greta
Mark Ruffalo: Dan Mulligan
Hailee Steinfeld: Violet Mulligan
Adam Levine: Dave Kohl
James Corden: Steve
Catherine Keener: Miriam
Mos Def: Saul
Cee Lo Green: Trouble Gum

Doppiatori italiani:
Myriam Catania: Greta
Riccardo Rossi: Dan Mulligan
Virginia Brunetti: Violet Mulligan
Nanni Baldini: Dave Kohl
Paolo Vivio: Steve
Antonella Baldini: Miriam
Andrea Lavagnino: Saul
Luigi Ferraro: Trouble Gum

Denny B.













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