venerdì 20 marzo 2015

THIS IS MY BOOMSTICK AWARD 2015




Essere premiato è sempre una bella sensazione. Il buon vecchio Jean Jacques di Recensioni Ribelli mi ha fatto l'onore di essere nella sua lista di blog premiati con il prestigiosissimo Boomstick Awards, premio ideato da Hell del blog Book and Negative. Questa è una sana occasione per cantarcela e suonarcela da soli, gioire in allegria, e gaggiarsi con tutti coloro che conosciamo. "Ehy, io ho vinto tre Boomstick Awards di seguito, te invece? al massimo hai vinto alla tombolata di Natale in famiglia!". O una cosa del genere, insomma.

Qui di seguito le regole stilate da Hell.

Cos’è il Boomstick? 
È il bastone di tuono di Ash ne L’Armata delle Tenebre. Una doppietta Remington, canne d’acciaio blu cobalto, grilletto sensibilissimo. Magazzini S-Mart, i migliori d’America.

Perché un Boomstick?
Perché il blog è il nostro Bastone di Tuono!

Come si assegna il Boomstick?
Niente di più facile: dal momento che in giro è un florilegio di premi zuccherosi per finti buoni (o buonisti) & diplomatici, il Boomstick Award viene assegnato non per meriti, ma per pretesti.
O scuse, se preferite.

Nessuna ipocrisia, dunque.

E ricordate, il Boomstick non ha alcun valore, eccetto quello che voi attribuite a esso.

Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:
1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto

4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite.

E dopo le dovute regole ecco a voi i sette blog premiati:


1) Solaris

Semplicemente uno dei migliori blogger cinematografici presenti su internet. Quasi sempre mi trovo d'accordo con lui questo perché ha ottimo gusto e un acuto e sensibile spirito critico. Quest'anno ha scritto una recensione splendida: quella di American Sniper. Leggetela. 


2) White Russian

Come si fa a non stimare il vecchio cowboy della blogosfera James Ford? Anche se detesta The Three of Life (più bel film del duemila) e considera niente di che un film meraviglioso come Birdman. Insomma, nessuno è perfetto. Ma leggere le sue recensioni è pur sempre un piacere. Come bere un bicchiere d'acqua (perdonami Ford, ma io e il white russian non ci conosciamo). 


Personalmente è stata la sorpresa di quest'anno. Ho letto solo quattro delle sue numerose recensioni e sono rimasto piacevolmente colpito dal suo stile passionale da cui traspare un grande amore verso la settima arte. Gli auguro centomila recensioni.

4) Nulla di Preciso

Io e Margherita sappiamo cosa vuol dire aver terminato l'avventura de L'amica geniale di Elena Ferrante. Un premio è proprio quello che ci vuole per lenire la smarginatura. A parte ciò, si barcamena tra cinema e letteratura con scioltezza e passione ed è come se accogliesse i lettori con una tazza di the. Leggetela.


Al caro Jean Jacques vojo bene. A volte non comprende a pieno i film, è vero, ha dei pessimi gusti in fatto di attrici come se non bastasse, ma a differenza di quelli che si vantano di averne compreso tutte le sfumature, avendo al massimo compreso i titoli di coda, ti tira fuori recensioni intelligenti e soprattutto oneste. Merce rara al giorno d'oggi. 


Sul targhetta del premio che ho deciso di assegnare al blog gestito da Giocher e Dottor Massis (io credo ancora che siano la stessa persona affetta da un'intrigante schizofrenia) c'è scritto a chiare lettere maiuscole "SCRIVETE PIU' SPESSO, BOIA DE'". Se Giocher mi fa morire con un solo commento di poche righe, pensate cosa è in grado di fare con una recensione. 

7) Il Bollalmanacco di Cinema

La Bolla, come è conosciuta da tutti, oltre a essere simpatica e modesta, si getta nelle acque del trash e dei film tamarri con uno slancio che le invidio. Per quanto ami il trash, Sharknado non riuscirei mai a vederlo. Lei ha visto anche il sequel! E vedrà sicuramente il terzo. Il premio è anche per il coraggio. Ultima cosa: leggete la sua recensione su Pulp Fiction in occasione del And the Oscar goes to...

Infine ci tengo a ricordare che:
- il premio può essere assegnato dai vincitori ad altrettanti blogger meritevoli, contribuendo a creare, come tutti gli anni, una delle più gigantesche catene di Sant'Antonio che la storia della rete ricordi.
- premio e banner sono di mia creazione, quindi gradirei essere citato negli articoli.
- il Boomstick è un premio cazzuto. Se l'avete vinto non siete delle mezze cartucce, ma... se non rispettate le quattro semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diverrete. E vi beccherete d'ufficio, in quanto tali, il celeberrimo Bitch Please Award.






5 commenti:

  1. Arringrazio per iol premio, troppo buono. Sullo scrivere di più, purtroppo si tratta di problematiche meccanico esistenziali di autoselezione. Tradotto: non amaiamo scrivere se non abbiamo qualcosa di cui davvero parlare. E spesso le vicissitudini di due vite parecchio incasinate sia lavorativamente che emotivamente,lasciano poco spazio al rapimento della stesura. Consolati: sei uno dei pochi blog di cinema che ancora appiccio il terminale per leggere & commentare.

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  2. Muchas gracias per il premio e le parole, Denny.
    Anche se dovrai al più presto possibile rimediare alla tua mancanza in materia di White Russian. :)

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  3. Come sarebbe che ho pessimi gusti in atto di attrici? Ma se sei tu ad essere allergico alla patonza io non posso farci nulla :-P

    E grazie mille ;)

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  4. Ma sei proprio sicuro di quello che dici? Non scherziamo... anche se mi fa davvero piacere avere la stima di un 'collega' con cui sì, in effetti mi sento parecchio affine.

    Anch'io ti ho citato tra i miei 'Boomstick'. Mi accuseranno di piaggeria? E chissenefrega, direbbe il vecchio Clint!

    Grazie ancora.

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  5. Grazieeee, sei sempre molto gentile e mi fa davvero piacere aver ricevuto questo premio proprio da te. La tazza di tè te la offrirei volentieri dal vivo :D

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