martedì 28 aprile 2015

Avengers: Age of Ultron

★★½

Gli Avengers (Iron Man, Captain America, Thor, Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco), dopo aver attaccato una base dell'HYDRA nell'Europa orientale diretta dal barone Wolfang von Strucker il quale stava effettuando degli strani esperimenti sugli umani utilizzando lo scettro di Loki, recuperano quest'ultimo portando a termine la loro missione. Ma Tony Stark, alias Iron Man, e Bruce Banner, alias Hulk, scoprono un'intelligenza artificiale all'interno della gemma dello scettro e in segreto decidono di utilizzarla per completare il sistema di difesa globale definito "Ultron" e destinato a sostituire gli Avengers una volta per tutte. Ma qualcosa va storto e i famosi Vendicatori dovranno lottare contro un nuovo nemico, Ultron, intento a sterminare la razza umana.  



Occhio di Falco, verso la fine, dice a una Scarlet momentaneamente affranta una frase che riassume perfettamente non solo la situazione, ma Avengers: Age of Ultron per intero: "La città sta volando, combattiamo contro un esercito di robot, e io ho un arco e delle frecce. Nulla di tutto questa ha senso". Esatto, caro il mio Legolas targato Marvel le cui frecce non ti finiscono mai. Nulla di tutto questo ha senso. Per credere a Ultron, allo Shield, bisogna sforzarsi appunto di credere, azione per un agnostico quantomeno insolita. Non fraintendetemi, amo Batman alla follia, la serie dedicata a Daredevil con Charlie Cox e l'immenso Vincent D'Onofrio è una delle cosa più belle che potrete vedere quest'anno, e il primo The Avengers mi ha intrattenuto con intelligenza, stupendomi per la struttura adottata dal regista/sceneggiatore Joss Whedon. Ma se il primo è il decollo in grande stile, Avengers: Age of Ultron è il vuoto d'aria che vi fa temere un violento schianto, che avverrà con Infinity War parte I e II diretto dai fratelli Russo.



Tony Stark e Bruce Banner la combinano davvero grossa, questa volta. Senza dire nulla ai loro compagni, giocando con un'intelligenza artificiale contenuta nella gemma del potente scettro di Loki, la risvegliano, incattivita, impaurita, e con un solo obiettivo: cancellare dalla faccia della Terra gli Avengers. Oltre all'intera razza umana, ovvio. Il suo nome è Ultron. E il suo tempo di pace verrà chiamato Age of Ultron. Anche se tutti se lo ricorderanno come il Week-End di Ultron, per quanto dura questo nemico di pastafrolla. 


Ultron è davvero un villain buttato via. Balbetta spesso, è insicuro, ha un piano di un'originalità imbarazzante (sterminare la razza umana incapace di redimersi) e sciorina frasi a effetto che possono sorprendere i più giovani, ma non lo spettatore più navigato. "Ciò che non mi uccide mi fortifica". Mi aspettavo da un momento all'altro la frase "Vivo la vita un quarto di miglio alla volta" di Dominic Toretto. Dopo Kekko dei Modà con il nome da medicinale ci si aspettava un villain degno di questo nome, invece Avengers: Age of Ultron si porta dietro gli stessi difetti del primo: villain mediocre e spessore psicologico dei personaggi uguale a quello di un pizzino. Anzi, oltre ai già citati eroi Marvel, abbiamo due new entry - Quicksilver e Scarlet - il primo una sorta di Flash, la seconda una manipolatrice della mente potente quanto una fattucchiera delle fiere di paese. Neanche a dirlo, il loro contributo ai fini della storia è pari a zero, proprio come l'imbarazzante love story tra Hulk e Vedova Nera, completamente campata in aria. 



Joss Whedon, complicando la storia, ma mantenendo sempre le battute su un alto livello di simpatia, con dialoghi mai sprecati, si dimentica di curare proprio la psicologia dei personaggi, tutti tristemente bidimensionali, ridotti a macchiette eroiche, che se nel primo film si sarebbero azzannati per una coscia di pollo ora non redarguiscono minimamente Tony Stark e Bruce Banner per il macello combinato con il progetto Ultron. Forse non volevano rischiare di fare arrabbiare Bruce, chissà. 



Avengers: Age of Ultron intrattiene, per carità, è divertente (la scena del martello di Thor stile Excalibur), a tratti piacevolmente esaltante (lo scontro tra Hulk e Iron Man, che avrebbe potuto essere ancora più tosto) ed esilarante (ci sono due o tre battute che vi faranno scompisciare una su tutte è "L'ascensore non è degno", capirete e riderete vedendolo), purtroppo però non va oltre il suo essere un compitino consistente nel gettare le basi per i prossimi film Marvel quali Captain Americ: Civil War e Avengers: Ininity War (diviso in due parti) quest'ultimo non più diretto da Whedon che nonostante sia un discreto sceneggiatore, che ahimè non approfondisce i personaggi limitandosi a inquadrarli, come regista viene promosso sul filo del 6 in pagella solo grazie al montaggio calibrato seppur esuberante. Peccato che molti scontri siano prettamente un wrestling di effetti speciali e rumori assordanti. 



Insomma, mi aspettavo un sequel oscuro, dark, disperato, dove il mondo sarebbe stato davvero in pericolo, dove la gente poteva chiedersi "Ma possiamo davvero fidarci degli Avengers?" e/o "Gli Avengers sono davvero in grado di proteggere il mondo?". Mi aspettavo un villain carismatico, freddo e calcolatore, non un robot di gelatina. Sarebbe stato interessante vedere gli eroi messi in seria difficoltà, divisi tra vita privata e vita eroica. E invece niente. Purtroppo le aspettative hanno fatto la fine di Bruce Banner. Chi ha visto, capirà. 



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Avengers: Age of Ultron
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2015
Durata: 141 min
Genereazione, fantascienza, supereroi, avventura
Regia: Joss Whedon
Soggetto: Stan Lee, Jack Kirby (fumetto), Joss Whedon (storia)
Sceneggiatura: Joss Whedon
Produttore: Kevin Feige
Produttore esecutivo: Victoria Alonso, Louis D'Esposito, Alan Fine, Jeremy Latcham, Stan Lee
Casa di produzione: Marvel Studios
Distribuzione (Italia) : Walt Disney Studios Motion Pictures
Fotografia: Ben Davis
Montaggio: Jeffrey Ford, Lisa Lassek
Effetti speciali: Industrial Light & Magic
Musiche: Brian Tyler e Danny Elfman
Scenografia: Charles Wood
Costumi: Alexandra Byrne

Interpreti e personaggi:
Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Chris Hemsworth: Thor
Mark Ruffalo: Bruce Banner / Hulk
Chris Evans: Steve Rogers / Capitan America
Scarlett Johansson: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Jeremy Renner: Clint Barton / Occhio di Falco
Don Cheadle: James Rhodes / War Machine
Aaron Taylor-Johnson: Pietro Maximoff / Quicksilver
Elizabeth Olsen: Wanda Maximoff / Scarlet
Paul Bettany: Visione
Cobie Smulders: Maria Hill
Anthony Mackie: Sam Wilson / Falcon
Hayley Atwell: Peggy Carter
Idris Elba: Heimdall
Stellan Skarsgård: Erik Selvig
James Spader: Ultron
Samuel L. Jackson: Nick Fury

Doppiatori italiani
Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Massimiliano Manfredi: Thor
Riccardo Rossi: Bruce Banner / Hulk
Marco Vivio: Steve Rogers / Capitan America
Domitilla D'Amico: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Christian Iansante: Clint Barton / Occhio di Falco
Fabrizio Vidale: James Rhodes / War Machine
Flavio Aquilone: Pietro Maximoff / Quicksilver
Gemma Donati: Wanda Maximoff / Scarlet
Nino D'Agata: Visione / J.A.R.V.I.S.
Federica De Bortoli: Maria Hill
Nanni Baldini: Sam Wilson / Falcon
Ilaria Latini: Peggy Carter
Alberto Angrisano: Heimdall
Ambrogio Colombo: Erik Selvig
Stefano Alessandroni: Ultron
Paolo Buglioni: Nick Fury

Denny B.

5 commenti:

  1. CATTIVONE ANZIANODENTRO!

    (Hai colto un paio di aspetti minori ma fondamentali veramente bene,ma sei #anzianodentro, come ho spiegato da me)

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  2. Ciao! Sono daccordo specialmente con la tua conclusione! Ma siccome io non mi aspettavo un film più dark, come dici tu, ma un film simile al primo e invece poi ho intravisto il tentatativo di dargli un po' di complessità e ho apprezzato. Però son daccordo, la cosa non riesce bene. Ma unendoci il fatto che è stato divertente gli ho concesso un sette :-D

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  3. non l'ho ancora visto, ma andrò certamente nel weekend...
    un 7 mi pare un giudizio condiviso da molti blogger

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  4. Per me ci sei andato troppo duro. Un filmetto, così come lo era il primo, che alla fine viene ricordato in quanto primo esperimento del settore - quindi una novità. Alla fine anche questo diverte con intelligenza ed è sicuramente superiore al cinecomic medio.
    Pur avendo i suoi difettoni belli grossi, che giustamente citi.

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  5. Sposo in pieno la tua conclusione ma il film mi è comunque piaciuto e, soprattutto, la storia tra Hulk e Vedova non l'ho trovata così campata in aria: d'altronde, bisogna immaginarsi che siano passati un paio d'anni dal loro primo incontro e due personaggi solitari, "mostruosi" e tormentati come loro avranno avuto un sacco di tempo per conoscersi e piacersi :)

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