lunedì 17 giugno 2013

Fatti and Fotti: come la saga partì sgommando

The Fast and the Furious

★★★

"Vivo la mia vita a un quarto di miglia alla volta." 
(Dominic Toretto)

"Minchia. Io è già tanto se riesco ad alzarmi 
dal letto la mattina."
(Denny B.)

Tutto ebbe inizio con una sgommata. Un segno evidente sull'asfalto. Un rombo nelle orecchie. Occhi a fessura. Partenza con una meta sul muso dell'auto. Marce che scalano seguendo il tocco del volante. Una manovra sbagliata. L'ennesima. Fumo sporco che avvolge lieve l'auto. Si deve ricominciare. Ancora. Si parte. Sullo sfondo una città calda, da stanare. Un solo motto: fatti e fotti.


Brian O'Conner (Paul Walker) è un agente della polizia locale di Los Angeles a cui viene assegnato un caso di furti d'auto in cui i ladri, abili e scaltri, utilizzano delle Honda Civic, con motori truccati e varie elaborazioni, per assaltare i camion carichi di merce. Brian riesce a infiltrarsi nel mondo delle corse clandestine e fa la conoscenza di Dominic Toretto (Vin Diesel) il re delle corse illegali nonché primo sospettato. Durante una di queste corse, in cui Brian viene battuto da Dominic, la polizia interviene e O'Conner salva dall'arresto Toretto, in una corsa folle in macchina, guadagnando così la sua fiducia. Andando avanti nella la missione sottocopertura Brian s'innamorerà di Mia (Jordana Brewster), sorella di Dom, conoscerà tutta quanta la compagnia del re delle corse, tra cui la sua tosta fidanzata Letty (Michelle Rodriguez), e l'amicizia con Dominic dovrà fare i conti con il lavoro e la sua sempre più scomoda verità.

"Lo ammetto: sono un pessimo attore, produco film di merda,
sono brutto quanto un carlino, ma sono l'idolo dei ciovani."
The Fast and the Furious era - ahimè - un film commerciale nuovo, spaccaculo, coraggioso, adrenalinico, ben fatto e confezionato, con attori che non avevano nessuna intenzione di vincere un Oscar, che sapevano bene (più o meno) di non essere dei talenti mostruosi, un regista che ha saputo raccapezzarsi con tutte quelle scene di auto lanciate a folli velocità, e una buona colonna sonora. Un film che poteva rimanere unico. Non si era obbligati a fare un sequel. Ma per soldi non se ne fa solo uno, ma cinque. Infatti il primo film di quella che è ormai diventata una saga ha dato vita a ben cinque sequel, uno più brutto dell'altro (tolto Fast & Furious - Solo parti originali), e, come se non bastasse, a dato vita a una manica di nuovi giovani dementi il cui loro mito è Dominic Toretto - un criminale incallito pompato di steroidi e pelato come Claudio Bisio - e il cui loro credo è Auto-Donne. Se hai una bella macchina hai pure una bella donna. Semplice. Se poi ti ubriachi ogni tanto, fumi qualche spinello, allora la tua figaggine raggiunge il massimo e una fila di zoccole incallite - scusate, ma continuare a chiamarle donne non ce la faccio, è offensivo per le donne, quelle vere - ti succhieranno pure il gomito spelato a furia di fare botte con quelli dell'altra gang di idioti pompati che osano bazzicare nel tuo territorio. Non credo però che il primo film della saga sia il responsabile di tale scempio. I sequel sono i veri colpevoli, soprattutto gli ultimi due. Se il primo Fast and Furious vi è piaciuto in seguito dimenticatevi dell'adrenalina, dimenticatevi della storia perché non saranno più presenti nei prossimi film. Evidentemente hanno chiesto un cachet troppo alto.

"C'ha ragione. Abbiamo creato dei mostri. Il 7 non lo
 facciamo più, Vin."
"No. Continuerò fino al 15. Devo estinguere il mutuo sugli
addominali."
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Fast and the Furious
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2001
Durata: 102 min
GenereAzione, Crimine, Thriller
Regia: Rob Cohen
Soggetto: Ken Li, Gary Scott Thompson
Sceneggiatura: David Ayer, Erik Bergquist
Produttore: Neal H. Moritz
Casa di produzione: Universal Pictures, Original Film, Mediastream Film GmbH & Co. Productions KG
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Fotografia: Ericson Core
Montaggio: Peter Honess
Effetti speciali: Robert Simokovic, Digiscope, Hammerhead Productions, Illusion Arts
Musiche: Brian Transeau
Scenografia: Waldemar Kalinowski
Costumi: Sanja Milkovic Hays
Trucco: Michael Germain

Interpreti e personaggi:
Paul Walker: Brian O'Conner
Vin Diesel: Dominic Toretto
Michelle Rodriguez: Letty
Jordana Brewster: Mia Toretto
Rick Yune: Johnny Tran
Chad Lindberg: Jesse
Johnny Strong: Leon
Matt Schulze: Vince
Ted Levine: Tanner
Ja Rule: Edwin
Vyto Ruginis: Harry
Thom Barry: Bilkins
Stanton Rutledge: Muse
Noel Gugliemi: Hector
R.J. de Vera: Danny Yamato

Doppiatori originali:
Riccardo Rossi: Brian O'Conner
Massimo Corvo: Dominic Toretto
Rossella Acerbo: Letty
Eleonora De Angelis: Mia Toretto
Roberto Gammino: Johnny Tran
David Chevalier: Jesse
Simone Mori: Leon
Francesco Pannofino: Vince
Angelo Nicotra: Tanner
Enrico Di Troia: Edwin
Antonio Sanna: Harry
Renato Mori: Bilkins
Franco Mannella: Hector

Denny B.

2 commenti:

  1. Li ho sempre trovati delle stronzate abominevoli. Non mi divertono, mi mi gasano... nulla. Conta poi che delle macchine non me ne fotte proprio una fava, quindi...
    Poi nei film d'azione CE SE DEVE MENA'!

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    Risposte
    1. Pure a me delle macchine me ne frega un tubo, poi odio guidare...
      Però il primo è qualcosa di guardabile e godibile.
      Nel 6 però ce se mena in continuazione, te lo consiglio.

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