mercoledì 4 settembre 2013

Le relazioni pericolose: (lei) trascende ogni mio controllo

Le relazioni pericolose

★★★½

"Trascende ogni mio controllo." 
(Visconte di Valmont)

Francia. XVIII secolo. La Marchesa di Merteuil (Glenn Close), ricca e spietata conoscitrice delle delle debolezze dell'animo umano, riceve nella sua dimora un suo ex amante, il Visconte di Valmont (John Malkovich), abile seduttore, e gli chiede di sedurre Cecile (Uma Thurman), la giovane promessa sposa di un suo vecchio amante. Valmont però cerca una sfida degna di essere affrontata da un uomo del suo fascino e oltre Cecile punta anche Madame de Tourvel (Michelle Pfeiffer), una giovane e candida donna che lo interessa dal primo incontro. Se Valmont riuscirà nell'impresa di sedurre entrambe le donne, e se porterà una prova scritta del suo successo, la ricompensa sarà una notte d'amore con la Marchesa.


"Olalaaa sta parlando de nous. Se male ti do il permesso di
uccidere, Beatrix."
Le relazioni pericolose (tratto dal romanzo di Choderlos de Laclos) è un film dotato di una tensione sessuale palpitante e palpabile. Quando sono in scena due attori come Close e Malkovich, e si confrontano, si sfidano, l'aria attorno all'apparecchio con cui lo si sta guardando diventa elettrica e saettante e gli occhi si fanno deliziosamente beffe del nostro essere degli scarsissimi seduttori. I due crudeli personaggi si divertono a infrangere i cuori degli altri, complottano con sapiente divertimento, si vendicano e si prendono gioco dell'umanità intera. Sebbene sia visibile che i due si amano l'un l'altra fanno di tutto per sfuggirsi e dimenticarsi nella carne di estranei desiderosi e gentili. 


"Caro Babbo Natale, volevo dirti che, pur avendo fatto il bravo
bambino, non voglio nulla. Ma se proprio ti devi disturbare,
magari uno scrittoio, eh?"
Non so più come dirlo, ma qui Michelle Pfeiffer era da Oscar, - lo doveva già vincere per Paura d'amare -  si dimostra essere ancora una volta una delle migliori attrici della sua generazione, versatile, capace, superba nel suo candore omicida, non è una donna, è una dea dell'amor gentile, quello che ti cattura nella sua rete di fiori e a meno che non si sia allergici al polline è difficile che ci si liberi di propria spontanea volontà. Valmont (un buffonesco e splendido John Malkovich) nella celebre scena del "trascende ogni mio controllo" è il sadomasochista per eccellenza, si piange per lei e soprattutto per lui, per l'immensa fortuna gettata per riscuotere il suo premio dalla Marchesa, interpretata da una Glenn Close che fa impallidire qualsiasi attrice da qui fino in Alaska e se penso che Sandra Bullock, attrice inguardabile, ha vinto un Oscar per un film di un buonismo nauseante, e lei no, allora, oltre al fatto che l'Academy conferma di non capire proprio un tubo storto e arrugginito di cinema, permettetemi che m'incavoli e non poco, grazie.


"Dea non me l'aveva mai detto nessuno, tranne mio papà Zeus
quando sono nata."
A Le relazioni pericolose però, pur essendo un film molto bello, diretto bene, con un cast eccezionale, e una sceneggiatura di pregio, manca qualcosa, una certa eleganza, un pizzo in più, una brillantezza più risonante, per essere definito un capolavoro.

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Dangerous Liaisons
Paese di produzione: USA, Gran Bretagna
Anno: 1988
Durata: 119 min
Generedrammatico, romantico
Regia: Stephen Frears
Soggetto: Christopher Hampton, Choderlos de Laclos
Sceneggiatura: Christopher Hampton
Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Mick Audsley
Musiche: Johann Sebastian Bach, George Fenton, Christoph Willibald Gluck, Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi

Interpreti e personaggi:
Glenn Close: Marchesa Isabelle de Merteuil
John Malkovich: Visconte Sébastien di Valmont
Michelle Pfeiffer: Madame Marie de Tourvel
Uma Thurman: Cécile de Volanges
Keanu Reeves: Raphael Danceny
Swoosie Kurtz: Madame de Volanges
Mildred Natwick: Madame de Rosemonde

Doppiatori italiani:
Luca Biagini: Visconte Sébastien di Valmont
Sonia Scotti: Marchesa Isabelle de Merteuil
Susanna Javicoli: Madame Marie de Tourvel
Massimo Rossi: Raphael Danceny

Denny B. 









3 commenti:

  1. Questo film è il capolavoro di Stephen Frears, all'epoca mi conquisto totalmente.

    RispondiElimina
  2. Il film è molto bello però gli manca quel qualcosa che lo renda un vero capolavoro.

    RispondiElimina