mercoledì 27 novembre 2013

Il cavaliere oscuro vs Joker

Il cavaliere oscuro

★★★½

Siamo quasi giunti alla fine del ciclo film dedicati a Batman, so che molti di voi non ne possono più e vorrebbero crocifiggermi in sala mensa, e altri invece ammirano la tempra delle mie cornee, ma un attimo di pazienza e non ne sentirete parlare più, a meno che la storia di Ben Affleck nei panni dell'eroe pipistrello nel prossimo film Batman vs Superman non sia l'ennesimo scherzo del Joker in combutta con Mr. Freeze che mi ha ghiacciato il sangue nelle vene. 

Batman in una tipica giornata di lavoro.
Da quando Batman ha fatto la sua comparsa a Gotham la vita sembra essere migliorata e il crimine si è leggermente ridotto, ma fanno la sua comparsa vigilantes improvvisati che imitano l'eroe pipistrello, che quest'ultimo disapprova, e un nuovo nemico, Joker (Heath Ledger), in agguato nell'ombra, ha appena svaligiato una banca che riciclava denaro sporco, un uomo sfregiato dai capelli verdi di cui si ignora l'identità. Intanto il tenente James Gordon (Gary Oldman), il procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart) e la sua fidanzata Rachel Dawes (Maggie Gyllenhaal), amica del miliardario Bruce Wayne (Christian Bale), lavorano per incastrare il boss Sal Maroni, al fine di portare in tribunale il crimine organizzato. 
"Come dice Abadantuomo: so' figo e ti spiego."
Nolan, per quanto non piaccia a tutti, ha diretto film splendidi; basterebbe citare Insomnia, uno dei miei film preferiti, ma anche Memento, Batman Begins, però non Inception, film commerciale dai buchi di trama che sfrutta un'idea "profonda". Il cavaliere oscuro è un viaggio low cost verso la pazzia più criminale di uno dei personaggi più belli e carismatici di tutti i tempi: il Joker. 

"Sei uno di quelli che considera un grande film  Il cavaliere oscuro -
il ritorno? Ma bravo. Ti meriti proprio un applauso... con le tenaglie."
Heath Ledger compie qualcosa di straordinario: trascende la recitazione, si annulla completamente come identità dotata di codice fiscale e certificato di nascita e diventa il Joker in tutto e per tutto, non ricalcando quello di Nicholson, ma cucendoselo addosso come un abito di sartoria, mostrando tic e gesti ricorrenti, con i capelli tinti di un verde marcio e le labbra passate col rossetto  che segue la linea delle labbra e sfocia oltre gli angoli della bocca in un ghigno cicatrizziale.

"Ok ok non l'ho dico più che sembri un partecipante al Bondage Party
del Marchese De Sade."
Di interpretazioni così assolute si contano sulle dita di una mano, durante il film non si vede l'ora di vederlo apparire sullo schermo pur provando una sorta di timore-amore, un qualcosa di inspiegabile come le origini delle sue cicatrici, della spinta gravitazionale che ha portato la sua mente verso il lato oscuro dell'etica riconosciuta, della morale irreprensibile dei tre eroi
(Harvey, Gordon e Batman) che mina con le sue congetture ed esperimenti sociali portati inevitabilmente all'estremo. 


"L'infermiera Joker è qui per darvi la medicina."
Cosa divide Batman e Joker? l'aspetto? gli ideali? le motivazioni che li spingono l'uno contro l'altro? Solo una brutta giornata ci divide dalla pazzia, per citare lo splendido fumetto Batman: The Killing Joke di Alan Moore. Joker l'ha avuta, ma anche l'eroe pipistrello, con la morte dei suoi genitori in un buio vicolo al di fuori del teatro. Perché non è impazzito, allora? Forse la sua pazzia è solo latente, la sua forza di volontà gli impedisce di impazzire; Batman è uno psicopatico? Per certi versi sì: va in giro con un costume, sfreccia con la sua bat-mobile distruggendo ponti, auto della polizia, riempie di pugni piccole tacche di criminali, lancia il suo rampino e si appende a ogni sporgenza disponibile, non prende ordini da nessuno, aiuta la legge ma come simbolo si è posto al di sopra di essa.
Uno dei futuri nemici di Batman è Harvey Dent, interpretato da un Aaron Eckhart in ottima forma, che impazzisce dopo aver avuto una brutta giornata, che diventa Due Facce e da lì in poi affiderà ogni sua decisione al lancio della sua moneta. Tutto ciò è affascinante, ma prima di chiudere vorrei giustamente ricordare Christian Bale, che uscito dall'eccellente Batman Begins, riesce miracolosamente a non essere inghiottito del tutto dalle occhiaie nere della faccia bianca di Heath Ledger. 


"Questo Batman è proprio un esibizionista."
Il cavaliere oscuro chiude qui la duologia (?) dedicata a Batman. Dalla regia però mi fanno notare che quella di Nolan è una trilogia. Ma da quando il terzo si può considerare una degna conclusione del percorso dell'eroe pipistrello?


"Quest'ultimo pezzo lo tagliamo, che ne dici?"
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):


Titolo originale: The Dark Knight
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2008
Durata: 152 min
Genereazione, poliziesco, drammatico
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Christopher Nolan, David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura: Jonathan Nolan, Christopher Nolan
Produttore: Emma Thomas, Charles Roven, Christopher Nolan
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan, Kevin De La Noy, Thomas Tull
Casa di produzione: Warner Bros., DC Entertainment, Legendary Pictures, Syncopy Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Musiche: Hans Zimmer, James Newton Howard
Scenografia: Nathan Crowley
Costumi: Lindy Hemming

Interpreti e personaggi:
Christian Bale: Bruce Wayne/Batman
Michael Caine: Alfred Pennyworth
Heath Ledger: Joker
Gary Oldman: James Gordon
Aaron Eckhart: Harvey Dent/Due Facce
Maggie Gyllenhaal: Rachel Dawes
Morgan Freeman: Lucius Fox
Eric Roberts: Salvatore Maroni
Anthony Michael Hall: Mike Engel
Melinda McGraw: Barbara Eileen Gordon
Nathan Gamble: Jimmy Gordon
Hannah Gunn: figlia di Gordon
Ritchie Coster: Chechen
Joshua Harto: Coleman Reese
Nestor Carbonell: Anthony Garcia
Chin Han: Chen Lau
Cillian Murphy: Jonathan Crane/Spaventapasseri
Monique Curnen: Anna Ramirez
Ron Dean: Michael Wuertz
Keith Szarabajka: Gerard Stephens
Michael Vieau: Wilmer Rossi
Michael Jai White: Gambol
Aidan Feore: Kilson
Danny Goldring: Grumpy
Matthew O'Neill: Chuckles
William Smillie: Happy
Michael Stoyanov: Dopey
Jim Wilkey: Clown camionista
David Dastmalchian: Thomas Schiff
Andy Luther: Brian Douglas
Colin McFarlane: Gillian B. Loeb
Nydia Rodriguez Terracina: Janet Surillo
Tom Lister: Ginty
Matt Shallenberger: Berg
Beatrice Rosen: Natascha Patrenko
Nancy Crane: Matilda
Ariyon Bakare: Grace
William Fichtner: Direttore di banca

Doppiatori italiani:
Claudio Santamaria: Bruce Wayne/Batman
Dario Penne: Alfred Pennyworth
Adriano Giannini: Joker
Angelo Maggi: James Gordon
Massimo Rossi: Harvey Dent/Due Facce
Tiziana Avarista: Rachel Dawes
Renato Mori: Lucius Fox
Fabrizio Pucci: Salvatore Maroni
Davide Marzi: Mike Engel
Roberta Greganti: Barbara Eileen Gordon
Francesco Pannofino: Chechen
Fabrizio Manfredi: Coleman Reese
Roberto Gammino: Sindaco Anthony Garcia
Massimo De Ambrosis: Chen Lau
Simone D'Andrea: Jonathan Crane/Spaventapasseri
Laura Romano: Anna Ramirez
Emidio La Vella: Wuertz
Paolo Marchese: Stephens
Alessandro Rossi: Gambol
Claudio Fattoretto: Gillian B. Loeb
Simone Mori: Direttore di banca

Denny B.










4 commenti:

  1. Mi sono ripromessa di rivedere tutta la trilogia Nolaniana, anche perchè proprio questo film mi aveva fatto storcere il naso, abituata al Batman Burtoniano col grande Jack Nicholson, mi è sembrato veramente eccessivo e iperviolento :)

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    1. Sono due cose completamente differenti. Nolan ne ha dato un'impronta realistica, e qui Heath Ledger è qualcosa di straordinario.

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  2. Visto a distanza di anni ha i suoi innegabili difettoni, ma... che cazzo di film! Davvero bello!

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  3. L'ultimo film di Batman degno di questo nome.
    Sul Joker di Heath non ho davvero più parole.

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