lunedì 9 dicembre 2013

Hunger Games - La zoccola di fuoco

Hunger Games - La ragazza di fuoco

★★

Com'è solerte Denny B. Due mesi fa quando è venuto a conoscenza della data d'uscita del sequel del primo capitolo della saga che sta rendendo calve le giovanissime generazioni, ha deciso di recuperarlo con non poco scetticismo, poi tutto confermato, per poter poi vedere a rigor di logica il sequel, che lo ha svuotato del self control e galanteria che da sempre lo contraddistinguo. Perché sto parlando in terza persona? Perché vorrei una volta tanto fare lo schizzinoso e discostarmi da ciò che ho visto.

"Alzi la mano chi non gli è piaciuto il film."
Dopo aver vinto l'ultima edizione degli Hunger Games, Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) e Peeta Mellark (Josh Hutcherson) sono ormai delle star acclamate che alloggiano con le famiglie al "Villaggio dei Vincitori" presente in ogni distretto e che si stanno preparando per il Tour dei Vincitori che li vedranno costretti a visitare tutti i distretti per ricordare i tributi caduti durante i giochi. Prima della partenza però Katniss riceve la visita inaspettata del presidente Snow (Donald Sutherland) che le intima di continuare a fingere di essere follemente innamorata di Peeta, perché se non lo facesse, darebbe il via a una tragica rivolta. Per assicurarsi che la ragazza abbia capito bene le mostra un filmato in cui lei e Gale Hawthorne (Liam Hemsworth) si baciano, minacciandola di fare del male alle persone a lei care.
Durante un sontuoso ricevimento nella dimora presidenziale a Capital City, Katniss, che ha accettato di sposare Peeta al fine di convincere il popolo, ma soprattutto Snow, della veridicità del suo amore, fa la conoscenza del nuovo capo Stratega Plutarch Heavensbee (Philip Seymour Hoffman), che ha organizzato l'arena in cui si sfideranno i tributi nella speciale edizione della Memoria degli Hunger Games  sorteggiati tra tutti i vincitori delle passate edizioni. Katniss suo malgrado dovrà tornare a combattere e a uccidere per salvare se stessa, Peeta e la sua famiglia.  

"Cara, lo sai che il bianco è simbolo di purezza?"
"Certo che lo so!"
"Ma che c'azzecca con te, tesoro?!"
Lezione numero 1 per aver successo: scrivete un libro in cui l'eroina di turno è una donna coraggiosa (con)divisa tra due uomini immersa in una storia distopica intrisa di sociologia e storia dittatoriale spiccia - il tutto non impegnandovi molto, perché sapete anche voi di non essere un granché come scrittori. 
Lezione numero 2: Scrivete altri due libri così da formare una trilogia che va così tanto di moda mentre assistete all'impennata delle vendite del vostro libro mediocre e firmate qualche autografo. 
Lezione numero 3: presto o tardi una casa di produzione cinematografica busserà alla vostra porta intenzionata a trarre un film dalle vostre "opere". Godetevi l'assegno a più zeri e buona vita. 

"Forza piccioncini, impegnatevi un po'."
Non è detto però che un film tratto da un libro di successo ne abbia altrettanto, ma c'è un'unica mossa da attuare perché ciò avvenga: l'attrice che dovrà interpretare l'eroina di turno deve essere figa (e possibilmente anche brava) come pure i due baccalà che se la dovranno contendere. Tirando le somme, ecco perché Hunger Games ha avuto successo. Va da sé che un sequel incasserà ancora di più del suo predecessore, ché si sa: il pubblico ciovane è di bocca buona e di neuroni scadenti. 

"Ragazzi, pure a me ha fatto cagare sto film."
Hunger Games - La ragazza di fuoco è un film mediocre e poteva solo migliorare dopo quella baggianata del primo che era diretto da un malato di parkinson o masturbatore seriale, invece Francis Lawrence, il suo sostituto, è riuscito nella grandiosa impresa di non migliorare nulla se non una regia ora quantomeno decente, ma che non prende nessuna iniziativa degna di nota, e gli attori, digiamolo (leggetelo alla La Russa) non aiutano, a partire da una Jennifer Lawrence che sa di interpretare un personaggio scadente che nasconde dietro un'esteriorità battagliera un'anima da sgualdrina incallita che provoca numerose e incontenibili erezioni al mobile di finto legno Josh Hutcherson, che non ti fa un'espressione nuova manco se piangi in azteco, e all'altro inutile compagno di merende cornuto e frustato. 

"Cosa non si fa per campà. Pure lo spot per la pulizia dei denti
mi tocca fa."
Rinnovo il mio entusiasmo per uno degli attori più sottovalutati di tutti i tempi, Stanley Tucci, l'unico elemento godibile del film, che ruba la scena a chiunque anche se questa volta indossa una parrucca biondiccia tutta spelacchiata; in questo i costumisti peccano di sciatteria e menefreghismo. E citiamo per galanteria il disimpegnato Donald e il gigioneggiante Philip (detto così sembra un nuovo duo comico). 
Insomma, tirando le somme il secondo tassello della saga che si concluderà nel 2015 con l'uscita del terzo diviso in due parti - che gioia! - è l'ennesima commercialata mediocre che non fa rizzare manco un pelo. Sì, manco la Lawrence ci riesce. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Hunger Games: Catching Fire
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2013
Durata: 146 min
Genereazione, avventura, fantascienza, drammatico
Regia: Francis Lawrence
Soggetto: Suzanne Collins (romanzo La ragazza di fuoco)
Sceneggiatura: Michael Arndt, Simon Beaufoy
Produttore: Jon Kilik, Nina Jacobson
Produttore esecutivo: Suzanne Collins, Louise Rosner, Alli Shearmur, Joseph Drake
Casa di produzione: Lions Gate Entertainment, Color Force
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Fotografia: Jo Willems
Montaggio: Alan Edward Bell
Effetti speciali: Pete Kelley, Joe Love, Wes Mattox, Paul Sabourin, Richard Terry Tjelmeland, Scott Willis
Musiche: James Newton Howard
Scenografia: Philip Messina
Costumi: Trish Summerville
Trucco: Ve Neill
Sfondi: Larry Dias

Interpreti e personaggi:
Jennifer Lawrence: Katniss Everdeen
Josh Hutcherson: Peeta Mellark
Elizabeth Banks: Effie Trinket
Donald Sutherland: Presidente Snow
Liam Hemsworth: Gale Hawthorne
Sam Claflin: Finnick Odair
Jena Malone: Johanna Mason
Stanley Tucci: Caesar Flickerman
Woody Harrelson: Haymitch Abernathy
Philip Seymour Hoffman: Plutarch Heavensbee
Toby Jones: Claudius Templesmith
Willow Shields: Primrose Everdeen
Amanda Plummer: Wiress
Jeffrey Wright: Beetee
Paula Malcomson: Mrs. Everdeen
Lenny Kravitz: Cinna
Meta Golding: Enobaria
Lynn Cohen: Mags
Daniel Bernhardt: Uomo Distretto 9

Doppiatori italiani:
Joy Saltarelli: Katniss Everdeen
Manuel Meli: Peeta Mellark
Francesca Guadagno: Effie Trinket
Massimo Foschi: Presidente Snow
Flavio Aquilone: Gale Hawthorne
Domitilla D'Amico: Johanna Mason
Roberto Pedicini: Caesar Flickerman
Stefano Benassi: Haymitch Abernathy
Pasquale Anselmo: Plutarch Heavensbee
Pino Insegno: Cinna

Denny B.

12 commenti:

  1. Ahahah, Denny questa è decisamente una delle tue recensioni più frizzanti e sincere. Mi hai fatto morire, anche se non sono del tutto d'accordo. Beh, su Tucci non potrei non esserlo. Lo adoro!!! Il secondo capitolo è piaciuto molto di più e non nego che il primo di abbia deluso parecchio. ;-)

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    1. Ti ringrazio, Valentina :)
      ogni tanto ho voglia di divertirmi e mi auguro di far quantomeno sorridere il lettore.
      Ci fosse stato un regista un po' capace forse avrebbe ottenuto un risultato nettamente migliore. Il primo è una porcata.

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  2. Alla fine l'ho evitato. Dopo il primo, dopo aver letto due dei tre libri di cui è composta la saga, vedermi anche sta pacchianata "de foco" non faceva per me.

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    1. Io ho letto le prime righe del primo libro della saga e l'ho scaraventato fuori dalla finestra, fai te ;)

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    2. A me era successo con Tuailait XD

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    3. Mi vergogno a dirlo, quella l'ho letta tutta, da giovanissimo, e mo' non so a chi venderle ;(

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  3. Evitato il primo.Non mi preoccuperò nemmeno del secondo, anche perchè la protagonista io la chiamo morfofisiognomicamente "L'Imperatrice del Soffocotto" e a questo per me si dovrebbe limitare...

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    1. Ahahah ora che me lo fai notare è proprio anatomicamente adatta a tale pratica.

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  4. Delusione immensa anche per me, e dir che il primo tutto sommato era gradevole. Peccato, perché gli elementi e le riflessioni di base per trarne qualcosa si buono ci sono tutte...

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    1. Il primo l'avevo trovato orribile, questo è mediocre. Tucci resta l'unica cosa decente dei due.

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  5. Manco se me pagano... ma la recensione vale un sequel (con relativa ri-recensione...eh eh..)

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