mercoledì 11 giugno 2014

Hard Candy: la favola nera di Cappuccetto Rosso e il Lupo

Hard Candy

★★★½

Hayley (Ellen Page) è una ragazzina di quattordici anni dall'aspetto innocente ed esile che legge i romanzi di Zadie Smith e l'autobiografia di Jean Seberg e frequenta alcune chat dove conosce il trentenne e fotografo Jeff (Patrick Wilson). Dopo alcune settimane di chat i due si incontrano e Hayley gli propone di andare a casa sua, una villa in collina, luogo in cui Jeff vivrà il peggior incubo della sua vita. Infatti Hayley sotto l'aspetto da ragazzina innocente è una spietata e crudele carnefice che come una moderna Cappuccetto Rosso torturerà psicologicamente e fisicamente Jeff, il Lupo. 


Hard Candy di David Slade è un film contro la pedofilia. Quando Hayley e Jeff si incontrano al bar dieci spettatori su dieci, ignari della trama, si sarebbero aspettati che il film prendesse una piega erotica pericolosa oltre al limite della legalità cinematografica (se essa esiste ancora o se è mai esistita). Quando si recano a casa di Jeff ancora dieci spettatori su dieci si aspettavano quello che ho sopracitato. Quando Jeff comincia a star male zero spettatori su dieci avrebbero pensato di vedere quello che poi hanno visto effettivamente sullo schermo. 



E' un film espressivo che s'imprime nella mente con tenacia e dolore. Hayley indaga nella vita intima di un insospettabile pedofilo. Nolente o volente ci pone di fronte alle nostre rabbie verso la barbarie della pedofilia. Chissà quanti di noi sarebbero d'accordo sulla castrazione come giusta ed equa condanna per tali bastardi; ma questo basta per semplificare tale film a una partita di vendetta dove lo spettatore tifa per Hayley incondizionatamente? Guardate che Hayley è una sadica che prova piacere nel fare del male a Jeff. Se ciò che voleva da lui era una confessione per la scomparsa di una ragazzina sua amica bastava posizionarlo di fronte a una telecamera e indurlo a confessare. Oppure poteva far sì che una parte del loro rapporto sessuale fosse filmato da una telecamera nascosta magari nella borsa così da inchiodarlo sulla sedia della giustizia una volta per tutte. Ma come vedete sto semplificando solo perché la tortura è anch'essa una barbarie e non si può appoggiare essendo spinti dalla rabbia. 



Hard Candy è anche un film sull'incontro tra un sadico e un masochista. Durante la castrazione Jeff non urla come ci si aspetterebbe. Perché? Momento di sceneggiatura assurda? Il ghiaccio posizionato sull'inguine funziona davvero come surrogato dell'anestesia? oppure a Jeff piace quello che Hayley gli sta facendo? E' sadomasochismo. Ma mi accorgo anche che non posso svelarvi la verità della scena se no vi allenterei i nervi altrimenti tesi per la tensione. Il film di David Slade (che poi avrebbe diretto uno dei capitoli della scadente saga di Twilight) è una versione nera della favola di Cappuccetto Rosso. Lei adesca il Lupo, si reca nella sua tana e lo tortura, vendicando tutte quelle che erano cascate tra le sue grinfie. 


Le interpretazioni di Ellen Page e Patrick Wilson sono straordinarie. Le scene del film sono state girate cronologicamente, la regia indugia spesso in primi piani dei loro volti e le torture subite scendono sul viso di Jeff come lacrime di sudore mentre il piacere rende quello di Hayley spudorato e irrimediabilmente corrotto. Il film non è privo di difetti o se vogliamo di incongruenze: è quantomeno impegnativo per una ragazzina di una ventina di chili mettere in piedi su una sedia un uomo di più di settanta chili e legarlo alle travi tutta da sola. E poi ho trovato ingenuo il cameo di Sandra Oh (Grey's Anatomy) nel ruolo della vicina di casa (tre case più in là, per essere precisi). Com'è che non si accorge del taglio sanguinante sulla fronte di Hayley mentre le chiede se è per caso una baby sitter? Questa improvvisata rischia seriamente di mandare all'aria il suo piano di vendetta (e ricerca, ma come sopra, non voglio dire troppo). Il film si presta a una ulteriore chiave di lettura: è se Hayley e Jeff fossero i protagonisti di un gioco erotico? Un gioco sadomasochista estremo. Magari provano piacere stando al limite della vita e della morale mentre noi ci arrovelliamo su questioni etiche, se sia giusto o no che un pedofilo muoia per mano di un'assassina, se invece sia giusto oppure no che la corte esprima il verdetto, e che la giustizia carceraria emetta la sentenza definitiva. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia): 

Titolo originale: Hard Candy
Paese di produzione: USA
Anno: 2005
Durata: 103 min
Generethriller, drammatico
Regia: David Slade
Sceneggiatura: Brian Nelson
Casa di produzione: Vulcan Productions, Launchpad Productions
Distribuzione (Italia): 01 Distribution
Fotografia: Jo Willems
Montaggio: Art Jones
Musiche: Harry Escott, Molly Nyman

Interpreti e personaggi:
Ellen Page: Hayley Stark
Patrick Wilson: Jeff Kohlver
Sandra Oh: Judy Tokuda
Jennifer Holmes: Janelle Rogers

Doppiatori italiani:
Alessia Amendola: Hayley Stark
Riccardo Rossi: Jeff Kohlver
Sabrina Duranti: Judy Tokuda

Claudia Catani: Janelle Rogers

Denny B.

3 commenti:

  1. Ne sento parlare benissimo da anni e non sono ancora riuscita a vederlo perché ho paura che mi innervosisca e mi scateni un odio incredibile verso tutti i coinvolti. Ci penso ancora un po' su!

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  2. Analisi interessante, soprattutto quella sociologica.
    Comunque bel film, forse un esercizio di stile, ma ha una tensione che non ti lascia mai. Per me promosso a pieni voti!

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  3. la cosa più interessante è che tutto il film è girato con due soli attori (a parte la comparsa della vicina), un po' come La Morte e la Fanciulla di Polanski dove, anche lì trovi un gioco di ruoli, o meglio un'inversione dei ruoli, la vendetta lenta e fredda, i dialoghi tra uomo e donna, tra vittima (quale dei due?) e carnefice. Altro film che consiglio: Intimacy

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