venerdì 24 ottobre 2014

I due volti di Gennaio

I due volti di Gennaio


½

Chester MacFarland (Viggo Mortensen) e sua moglie Colette (Kirsten Dunst) sono due americani approdati ad Atene dove si affidano a Rydal (Oscar Isaac), una giovane guida turistica di origini americane che s'invaghisce della bionda Colette. Ne verrà fuori un triangolo fatto di tradimenti, doppi giochi e omicidi. 


Come si può definire I due volti di Gennaio "un thriller sofisticato alla Hitchcock" senza essere bastonati in pieno volto con una mazza chiodata? I "critici" italiani sono stati forse gli unici a criticare per l'appunto questo scialbo thrilleretto scritto e diretto da Hossein Amini (sceneggiatore di Drive, ma anche di Biancaneve e il cacciatore), al suo esordio dietro la macchina da presa, a differenza degli americani che lo hanno elogiato in una maniera così assurda che l'unica cosa ragionevole che consiglio loro di fare è quella di togliersi la cataratta al più presto. 


I due volti di Gennaio non è un film vecchio stampo. E' soltanto vecchio e barboso come lo può essere solo uno di quegli anziani che si lamentano delle file alla posta, del freddo in inverno, e del ritardo dei tram ammorbando il loro vicino malcapitato di turno. Credo di essermi alzato dalla sedia con qualche ciuffo di barba in più. Ero talmente annoiato che mi sono messo a prevedere le inquadrature della banalissima regia di Hossein Amini indovinandole tutte. E' stato l'unico modo possibile per non crollare a terra addormentato come un narcolettico. 


Il triangolo protagonista del film è composto da tre punte non acute bensì ottuse: Chester MacFarland è il classico ricco uomo americano che si occupa di investimenti a basso rischio sposato con la più che classica bionda e sorridente Colette (una Kirsten Dunst sfoggiante un'espressione sola per tutta la durata della pellicola). L'ultimo membro è Rydal, una guida turistica del luogo, interpretato da Oscar Isaac, la star di A proposito di Davis dei fratelli Coen, che in questo caso fa a gara di espressioni con la Dunst. Quando Rydal, recatosi all'hotel in cui alloggia la coppia per restituire il braccialetto di lei dimenticato nel taxi, scopre Chester trascinare il corpo esanime di un uomo spacciandolo per ubriaco, e decide di aiutare la coppia a lasciare l'hotel in fretta e furia senza destare sospetti, non sa di essere diventato automaticamente complice di un omicidio. E lo spettatore ancora non sa di essere sull'orlo di un sonno epocale perché la vicenda in teoria dovrebbe prendere il volo, come si suol dire, invece decide di restare con le ruote ben piantate su un'assolata pista di fortuna affacciata sul mare della Grecia mettendo le scene una dietro l'altra senza legarle con grazia e abilità e nemmeno con un minimo tocco citazionista che quantomeno avrebbe potuto dimostrare un'intenzione di rifarsi ai grandi classici del genere. 


Il film, già di per sé fiacco come un uomo senz'acqua e cappello in mezzo al deserto, è infiacchito ulteriormente da una regia piatta e prevedibile. I due volti di gennaio è privo di ogni sorta di fascino e suspense. Gli attori di certo non aiutano e solo Viggo Mortensen spicca tra le macerie di quello che è uno dei film più inutili dell'anno. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale:The Two Faces of January
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Francia
Anno: 2014
Durata: 96 min
Genereazione, thriller
Regia: Hossein Amini
Soggetto: Patricia Highsmith (romanzo)
Sceneggiatura: Hossein Amini
Produttore: Tim Bevan, Eric Fellner, Robyn Slovo, Tom Sternberg
Produttore esecutivo: Tim Bricknell, Ron Halpern, Max Minghella
Casa di produzione: StudioCanal, Working Title Films, Timnick Films
Distribuzione (Italia) : Videa CDE
Fotografia: Marcel Zyskind
Montaggio: Nicolas Chaudeurge, Jon Harris
Musiche: Alberto Iglesias
Scenografia: Michael Carlin
Costumi: Steven Noble
Trucco: Tahira Herold, Ebru Kizilta, Tapio Salmi

Interpreti e personaggi:
Viggo Mortensen: Chester MacFarland
Kirsten Dunst: Colette MacFarland
Oscar Isaac: Rydal
Yigit Özsener: Yahya
Nikos Mavrakis: giovane sulla barca
Prometheus Aleifer: giovane messicano
Ozan Tas:

Doppiatori italiani:
Pino Insegno: Chester MacFarland
Domitilla D'Amico: Colette MacFarland
Gabriele Sabatini: Rydal

Denny B.

7 commenti:

  1. ah ah.
    ne ho parlato oggi anch'io, con lo stesso tuo entusiasmo, praticamente! :)

    RispondiElimina
  2. Secondo me, in giro, quest'anno si è visto di molto peggio.
    Poi, certo, il film non è per nulla memorabile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è sempre di peggio, d'accordo, ma se leggo in giro commenti quali "pura suspense dal primo all'ultimo fotogramma" e poi vedendolo mi trovo di fronte un thrilleretto sciapo privo di suspense a me girano parecchio gli attributi.
      Un flop da dimenticare.

      Elimina
  3. L'hanno massacrato tutti, però a me resta ugualmente la voglia di vederlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un critico si sorbisce di tutto così da poter consigliare al meglio il pubblico sui film da vedere e da evitare quindi ti esorto a non perdere il tuo tempo con questa mediocrità.
      Opta per altri titoli, ascolta me ;)

      Elimina