lunedì 6 ottobre 2014

Sin City - Una donna per cui uccidere

Sin City - Una donna per cui uccidere

★★

Dwight McCarthy (Josh Brolin), anni prima di Un'abbuffata di morte, lotta contro i suoi demoni interiori fino a quando non ritorna Ava Lord (Eva Green), il suo primo grande amore, che gli chiede aiuto per sfuggire alle grinfie di suo marito, il milionario Damien Lord (Marton Csokas), e della sua apparentemente invincibile guardia del corpo Manute (Dennis Haysbert). Ma le vere intenzioni di Ava sono ben altre.
Johnny (Joseph Gordon-Levitt) è un giocatore d'azzardo a cui la fortuna gli sorride benevola almeno fino a quando non decide di sfidare a poker l'uomo più potente di Sin City: il malvagio senatore Roark (Powers Boothe).
Dopo il suicidio di John Hartigan (Bruce Willis) la giovane Nancy Callahan (Jessica Alba) cerca di superare il suo dolore buttandosi nell'alcol e macchinando per uccidere il senatore Roark con l'aiuto di Marv (Mickey Rourke).


Sin City - Una donna per cui uccidere diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez. Non trovate nulla in questa frase che stoni pesantemente e faccia arricciare il naso come di fronte a un tremendo olezzo? No? Allora ve lo dico io. Il nome di Frank Miller davanti a quello di Robert Rodriguez oltre a essere parecchio agghiacciante è stata la conferma del pensiero che ho avuto durante la visione dell'atteso sequel di Sin City (2005): è stato Miller a dirigere il film mentre Rodriguez messo in un angolo buio scuoteva la testa di fronte alle scelte registiche disastrose di un grandissimo autore di fumetti nonché di uno che la cinepresa dovrebbe limitarsi a guardarla possibilmente da molto lontano.


La struttura a episodi è abolita. Si è preferito optare per un tre secondi di stacco nero al fine di terminare frettolosamente un episodio o di riprenderlo da dove era stato interrotto. Del cast del primo Sin City ritroviamo il più riconoscibile Mickey Rourke, la scatenata Jessica Alba le cui allucinazioni causate dall'alcol hanno il volto di Bruce Willis e infine Rosario Dawson e il mefitico Powers Boothe. Tra le new entry abbiamo Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt e la magnetica e sempre-nuda Eva Green. Ah, c'è anche un cameo di Lady Gaga assolutamente irrilevante. 


E' un peccato però che i personaggi chiamati a interpretare sono come birilli instabili posizionati apposta su una superficie scivolosa perché cadano e si facciano del male. Ad esempio Marv, che era un tenace e protettivo uomo dallo spirito vendicativo, qui è ridotto a un Hulk servizievole. Dwight non è ancora l'uomo che in auto immaginava di veder parlare il cadavere di un Benicio Del Toro con la canna della pistola che fuoriusciva dalla fronte (surreale scena che diresse Quentin Tarantino), ma è cera che si scioglie sotto lo sguardo smeraldo bruciante della pericolosa Ava Lord, una Dea in grado di ammaliare qualsivoglia uomo. 


Johnny è un fortunato giocatore d'azzardo che gli basta inserire una moneta all'interno di una slot machine per incassare facilmente denaro contante e che decide di sfidare a poker il senatore Roark con risultati ottimi sul tavolo da gioco, ma pessimi sulle strade bagnate di Sin City sotto il cielo scuro e carico di pioggia. Mi chiedo: dove sono quelle storie drammatiche e disperate, i personaggi in cerca di riscatto e vendetta immersi in una moderna Babilonia che mi avevano fatto amare il primo Sin City? Molto probabilmente sono finite sforacchiate sotto la raffica di proiettili e frecce vaganti.


In Sin City - Una donna per cui uccidere non c'è il gusto per le inquadrature, è tutto molto piatto prevedibile e la colpa è da imputare solo all'incompetenza di Frank Miller dietro la macchina da presa. A Rodriguez è stato impedito di fare il suo mestiere. Gli effetti speciali non aiutano gli episodi ad essere accattivanti bensì li appesantiscono con il rischio che gli argini si rompano e inondano di paglia stopposa lo schermo. Il risultato è parecchio svogliato e maldestro. Addirittura noioso. E' più un film su commissione che altro. Non bastano di certo le generose grazie di Eva Green a salvare un'inaspettata e amara delusione.


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia): 

Titolo originale: Sin City: A Dame to Kill For
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2014
Durata: 102 min
Genereazione, thriller, drammatico, crimine
Regia: Frank Miller, Robert Rodriguez
Soggetto: Frank Miller (graphic novel)
Sceneggiatura: Frank Miller, Robert Rodriguez, William Monahan
Produttore: Robert Rodriguez, Sergei Bespalov, Aaron Kaufman, Stephen L'Heureux, Mark C. Manuel, Alexander Rodnyansky
Produttore esecutivo: Frank Miller, Oleg Boyko, Sam Englebardt, Adam Fields, Jere Hausfater, Kia Jam, William D. Johnson, Kipp Nelson, Ted O'Neal, Allyn Stewart, Boris Teterev, Bob Weinstein, Harvey Weinstein
Casa di produzione: Aldamisa Entertainment, Demarest Films, Miramax Films, Quick Draw Productions, Solipsist Film
Distribuzione (Italia) : Lucky Red
Fotografia: Robert Rodriguez
Montaggio: Robert Rodriguez
Effetti speciali: Richard W. Clot, Brian Cross, Brian Montgomery
Musiche: Robert Rodriguez
Scenografia: Steve Joyner
Costumi: Nina Proctor
Trucco: Meredith Johns, Angela Maldone

Interpreti e personaggi:
Eva Green: Ava Lord
Jessica Alba: Nancy Callahan
Joseph Gordon-Levitt: Johnny
Juno Temple: Sally
Bruce Willis: John Hartigan
Josh Brolin: Dwight McCarthy
Jaime King: Goldie / Wendy
Rosario Dawson: Gail
Mickey Rourke: Marv
Jamie Chung: Miho
Lady Gaga: Bertha
Christopher Meloni: Mort
Jeremy Piven: Bob
Ray Liotta: Joey
Marton Csokas: Damien Lord
Julia Garner: Marcie
Stacy Keach: Wallenquist
Dennis Haysbert: Manute
Powers Boothe: Senatore Roark
Callie Hernandez: Thelma
Alex Sparrow: Star nel bar

Doppiatori italiani:
Eleonora De Angelis: Ava Lord
Myriam Catania: Nancy Callahan
Andrea Mete: Johnny
Gemma Donati: Sally
Massimo Rossi: John Hartigan
Pino Insegno: Dwight McCarthy
Barbara De Bortoli: Goldie / Wendy
Francesca Fiorentini: Gail
Roberto Draghetti: Marv
Tiziana Avarista: Bertha
Roberto Pedicini: Mort
Massimo De Ambrosis: Bob
Pasquale Anselmo: Joey
Francesco Prando: Damien Lord
Paolo Marchese: Wallenquist
Alessandro Rossi: Manute
Carlo Sabatini: Senatore Roark

Denny B.





2 commenti:

  1. Grazie della Green che, ricordiamo, son tutto CGI come da precedente lungometraggio. ;)

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  2. Ma ritorni a scrivere e blopgger non mi avvisa? Cazzus...
    Comunque merda di film. e come per il seguito di 300, ricordo solo le zinne della Green...

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