lunedì 1 dicembre 2014

Creature del cielo (1994)

Great Movie

★★★★

1953. Nella città di Christchurch in Nuova Zelanda la quattordicenne Pauline Parker (Melanie Lynskey), proveniente da una famiglia borghese, frequenta una prestigiosa scuola dove non riesce a instaurare nuove amicizie finché un giorno arriva la spigliata e vivace Juliet Hulme (Kate Winslet), figlia di una psicanalista e un rettore universitario. Tra le due ragazze nasce un forte rapporto di amicizia: scrivono storie medioevali colme di intrighi e amori tormentati, fantasticano sulla presenza di un "Quarto Mondo", un paradiso in cui si celebrano arte e cultura dove i santi sono i grandi attori e musicisti del passato e il re è il celebre tenore Mario Lanza. Con il tempo il loro rapporto apparirà morboso agli occhi dei genitori che tenteranno di separarle.


Dopo aver visto Creature del cielo chiunque abbia l'ardire di definire la Trilogia del Signore degli Anelli la cosa migliore mai fatta da Peter Jackson avrà da me danze circolari degli occhi accompagnati da sbuffi geyser di sonoro dissenso. Se poi dovesse continuare nonostante ciò allora qualche pedata nel deretano non tarderebbe a chiudere qualsivoglia dibattito. 



Mi sembra evidente che scherzo, non eviterei mai e poi mai un dibattito cinematografico lasciando addirittura l'impronta del mio piede su qualsivoglia lato b, semmai di una mano qualora fosse di una piacente donzella, ma sto divagando o borbottando come mio solito, evitando giust'appunto di parlarvi di quello che è a mio parere il miglior film di Peter Jackson, uscito nel lontano 1994 e tratto da un fatto di cronaca avvenuto tra il 1952 e il 1954 a Christchurch in Nuova Zelanda, Creature del cielo narra dell'intenso rapporto tra due ragazze dalla fervida immaginazione il cui amore l'uno per l'altra ha i contorni e il sapore delle tragiche storie medioevali. Nel loro mondo immaginario corrono libere in giardini lussureggianti sotto cieli splendenti, avvengono tra le due scambi epistolari appassionati dal raffinato e ricercato linguaggio quando Juliet s'ammala di tubercolosi fino a taciuti tradimenti sotto l'influsso malefico di un uomo lussurioso. Le due protagoniste non avrebbero sfigurato ne Le relazioni pericolose e più di una volta me le sono immaginate a confabulare e a tessere trame con il Visconte di Valmont e la Marchesa de Merteuil.



Kate Winslet e Melanie Lynskey, al loro primo debutto cinematografico, sono eccezionali. La prima non ha bisogno di particolari elogi da parte mia, la considero forse la più grande attrice della sua generazione e forse tra un paio d'anni riuscirò a perdonarle la sua partecipazione a Comic Movie mentre della seconda ricordo solo di averla vista nel primo episodio della prima stagione di Dr. House e in alcune puntate di Due uomini e mezzo. Peccato perché il talento ce l'aveva. Sta di fatto che le loro interpretazioni sono solo il vertice di un triangolo cinematografico fondamentale per la buona riuscita di un film: attori, regia, sceneggiatura. E in Creature del cielo funziona tutto splendidamente.



Questo rapporto tra le due ragazze considerato poi dai genitori "morboso" è coadiuvato dalla regia dinamica di Peter Jackson e dalla sua visionarietà (gli uomini di creta viventi, il piano sequenza che dalla porta principale del castello di sabbia arriva fino alla camera da letto della principessa, il loro Quarto Mondo (il regista tenterà in futuro di rifarlo in Amabili resti ottenendo risultati contrastanti) nonché da una sceneggiatura attenta e rispettosa per i fatti avvenuti realmente. Creature del cielo, mischiando inaspettata crudezza a momenti soffici e poetici, conquista lo spettatore più attendo a cogliere le minime sfumature di un sentimento così forte che può causare nelle peggiori delle ipotesi la morte di una cara persona.  

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):


Titolo originale: Heavenly Creatures
Paese di produzione: Gran Bretagna, Nuova Zelanda
Anno: 1994
Durata: 99 min
Generedrammatico, biografico, fantastico
Regia: Peter Jackson
Soggetto: Peter Jackson
Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh (accreditata come Frances Walsh)
Produttore: Jim Booth
Produttore esecutivo: Hanno Huth
Casa di produzione: WingNut Films, New Zealand Film Commission, Fontana Productions
Fotografia: Alun Bollinger
Montaggio: Jamie Selkirk
Effetti speciali: Weta Digital
Musiche: Peter Dasent
Costumi: Ngila Dickson

Interpreti e personaggi:
Melanie Lynskey: Pauline Parker Rieper
Kate Winslet: Juliet Hulme
Sarah Peirse: Honorah Parker Rieper
Diana Kent: Hilda Hulme
Clive Merrison: Clive Merrison
Simon O'Connor: Herbert Rieper
Jed Brophy: John ("Nicholas")

Doppiatori italiani:
Barbara De Bortoli: Pauline Parker Rieper
Antonella Baldini: Juliet Hulme
Silvia Pepitoni: Honorah Parker Rieper
Laura Boccanera: Hilda Hulme

Denny B.









10 commenti:

  1. C'era molto talento, in quell'ex pancione..prima che si mettesse a fare il Lucaspielberg Kiwi...

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  2. Molto, molto bello.
    Grandi le attrici, e grande Jackson.

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  3. Mea culpa, a parte per "Amabili resti" e "King kong", Patrizio Giacometti lo conosco solo per le opere a tema tolkieniano.
    Ma qui almeno la Winslet si spoglia? La foto in reggiseno mi fa ben sperare!

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    1. Il chiodo fisso -.-'
      Se non l'hai mai visto che ci fai ancora qua, corri a vederlo!!

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  4. Bellissimo, ricordo ancora quando lo vidi la prima volta, e che pena il finale...

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  5. Non sono ancora riuscita a vederlo, quindi per me il masterpiece di Jackson è Splatters! ;-)

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    1. Ahahahah beh se lo vedi ti ricrederai sicuramente ;)

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