giovedì 27 novembre 2014

NO MORE EXCUSES (A WEEK WITHOUT VIOLENCE): MILLENIUM - UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

Millenium - Uomini che odiano le donne



★★★

Svezia. 2006. Mikael Blomkvist (Daniel Craig) è un giornalista direttore della rivista Millenium che tratta di scandali e truffe nel mondo politico ed economico che dopo aver denunciato un ricco imprenditore locale perde la causa venendo condannato per diffamazione. Lisbeth Salander (Rooney Mara) è una giovane hacker asociale il cui patrimonio deve essere gestito ora da un nuovo tutore legale che in cambio di alcune somme denaro le chiede di avere rapporti sessuali con lui. Le loro vite si intrecciano quando Blomkvist accetta di indagare sulla scomparsa di Harriet Vanger avvenuta quarant'anni fa per conto del potente capo clan Henrik Vanger, affezionato zio, che è convinto che sia stata assassinata da un membro della sua stessa famiglia. 



Noi della congrega di blogger quando si tratta di celebrare un attore con un carrellata di recensioni filmiche o ricordare la prematura scomparsa di un importante uomo di spicco della cultura cinematografica (e non) o quando volgiamo semplicemente lasciar sfogare la nostra anima godereccia e goliardica festeggiando halloween e quant'altro siamo sempre in prima linea, ma quando si tratta di toccare temi importanti quali la guerra con War No-More non ci tiriamo di certo indietro e con quel poco che abbiamo, un blog, un cervello funzionante, passione e sensibilità, noi gridiamo all'unisono un NO alla violenza sulle donne con una speciale settimana in cui ogni blogger vi parlerà di un film pertinente all'argomento fortemente voluto da Alessandra Muroni di Director's Cult, organizzato sotto la supervisione di Kris Kelvin di Solaris, e accolto a braccia e coscienze aperte da tutti noi.


Lisbeth Salander - l'eroina della trilogia Millenium dello scrittore svedese Stieg Larsson, divenuta in brevissimo tempo un caso editoriale a livello mondiale e che lessi tra la fine delle medie e l'inizio delle superiori non con particolare entusiasmo - è una giovane donna vittima di violenza. Si presume che la sua infanzia non sia stata un giardino di rose e l'olezzo di quel periodo se lo trascina dietro la sua aria ribelle, la cresta di capelli corvini, piercing al naso e alle orecchie, e abbigliamento punk che non passa di certo inosservato in mezzo a un ufficio di colletti bianchi quando deve consegnare al suo capo le informazioni raccolte su Mikael Blomkvist, il giornalista che con la sua rivista Millenium rende pubblici gli scandali politici ed economici svedesi. 



La coppia Craig-Mara funziona. Non ho visto la controparte nordica quindi non mi esprimo in merito. Craig si muove nel freddo della Svezia come un Bond privo di mezzi ipertecnologici e del fascino irresistibile da spia golosa di Martini. E' un uomo con problemi finanziari e giudiziari che accetta il ghiotto incarico del ricco e potente uomo d'affari Henrik Vanger (un elegante Christopher Plummer) che da anni nutre sospetti sui membri della propria famiglia, secondo cui uno di loro è il responsabile della morte della sua amata nipote Harriet scomparsa quarant'anni fa e dell'invio annuale di un orchidea che è sì il regalo di compleanno che gli faceva ogni volta ma anche una sottile tortura ai danni della sua mente il cui smalto per gli affari non è più stato dei migliori dopo la misteriosa scomparsa. Mentre Rooney Mara, che definii una Demi Moore stesa ad asciugare al sole, dimostra una discreta bravura nel tratteggiare un personaggio complesso come Lisbeth, alla cui violenza carnale da parte di un sadico obeso stupratore risponde marchiandolo a vita con l'epitaffio più congeniale a lui stesso. 


Non so chi incolpare di preciso, quindi mi avvalgo del plurale e di definire pasticcioni i responsabili della confusione tra titolo originale e traduzione dello stesso: il titolo in inglese è The Woman with the Dragon Tatoo, che è il titolo del secondo romanzo della trilogia che in italiano è stato pubblicato come La ragazza che giocava con il fuoco, e il film da me recensito nelle sale italiane è uscito come Millenium - Uomini che odiano le donne perché la trama del film è tratta appunto dall'omonimo primo volume. E' chiaro il pastrocchio? 



Comunque sia Millenium - Uomini che odiano le donne è un film-forma senza sostanza. David Fincher e lo sceneggiatore Steven Zaillian non approfondiscono le motivazioni che si possono trovare dietro i numerosi e crudeli omicidi. Dal regista di quel capolavoro di Zodiac e dal morboso Seven mi aspettavo una competenza sui serial killer più decisa e carica di esperienza. Invece ci troviamo a guardare un film ben diretto e interpretato, ma che non rivedremmo mai perché c'è poco o nulla da rivedere. 



Ecco i blog che finora hanno pubblicato i loro contributi:

La fabbrica dei sogni
Solaris
Il Bollalmanacco di Cinema
Pensieri Cannibali

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Girl with the Dragon Tattoo
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA, Svezia, UK, Germania, Canada
Anno: 2011
Durata: 158 min
Generedrammatico, thriller
Regia: David Fincher
Soggetto: Stieg Larsson
Sceneggiatura: Steven Zaillian
Produttore: Scott Rudin, Søren Stærmose, Ole Søndberg, Ceán Chaffin, Berna Levin
Produttore esecutivo: Anni Faurbye Fernandez, Ryan Kavanaugh, Mikael Wallen, Steven Zaillian
Casa di produzione: Film Rites, Metro-Goldwyn-Mayer(MGM), Scott Rudin Productions, Yellow Bird Films
Distribuzione (Italia) : Sony Pictures
Fotografia: Jeff Cronenweth
Montaggio: Kirk Baxter, Angus Wall
Musiche: Trent Reznor, Atticus Ross
Scenografia: Donald Graham Burt

Interpreti e personaggi:
Daniel Craig: Mikael Blomkvist
Rooney Mara: Lisbeth Salander
Christopher Plummer: Henrik Vanger
Stellan Skarsgård: Martin Vanger
Steven Berkoff: Dirch Frode
Robin Wright: Erika Berger
Yorick van Wageningen: Nils Bjurman
Joely Richardson: Anita Vanger
Geraldine James: Cecilia Vanger
Goran Visnjic: Dragan Armansky
Donald Sumpter: Detective Morell
Ulf Friberg: Wennerström
Embeth Davidtz: Annika Giannini
Joel Kinnaman: Christer Malm
Alan Dale: Detective Isaksson
Julian Sands: Henrik Vanger da giovane
David Dencik: Morell da giovane

Doppiatori italiani:
Fabrizio Pucci: Mikael Blomkvist
Alessia Amendola: Lisbeth Salander
Omero Antonutti: Henrik Vanger
Rodolfo Bianchi: Martin Vanger
Manlio De Angelis: Dirch Frode
Emanuela Rossi: Erika Berger
Carlo Cosolo: Nils Bjurman
Roberta Greganti: Anita Vanger
Alessandra Muccioli: Cecilia Vanger
Vittorio De Angelis: Dragan Armansky
Giorgio Lopez: Detective Morell
Edoardo Nordio: Wennerström
Eleonora De Angelis: Annika Giannini
Carlo Sabatini: Detective Isaksson

Denny B.











22 commenti:

  1. La controparte nordica è una bella camurrìa, questo è un film bellissimo, duro e a tratti insostenibile, soprattutto nelle parti "violente". Mi spiace che ti sia piaciuto poco T__T

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi è piaciuto. Non mi ha fatto strappare i capelli, è assolutamente godibil, ma una volta sola, però.

      Elimina
  2. Quoto la Bolla qui sopra. I classici fiammiferoni hanno ciccato malamente l'occasione dei una trasposizione benfatta dei loro romanzi di successo. Non che questo film sia sopportabile , per carità...ma è il meglio che han fatto per lo schermo.

    RispondiElimina
  3. Rooney Mara è perfetta. E' la sua parte ideale e temo che in carriera non riuscirà mai a svestire del tutto i panni di Lisbeth.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò: manco mi ricordo altri suoi ruoli di rilievo, se mai ne ha fatti.

      Elimina
  4. Io sono fra quelli che - pur non avendo letto i libri, mannaggia! - ha preferito la controparte nordica, più asciutta e diretta. Questo, per carità, è molto bello, ma mi sembra troppo tirato avanti per le lunghe.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È che da Fincher mi aspettavo di più, molto di più. Va beh per i libri tranquillo, non ti perdi nulla.

      Elimina
    2. Sei il primo a sminuirli così, solitamente me ne hanno parlato tutti come dei capolavori .___.
      Vabbeh, ma io vedo ogni lettura che non ho fatto come una perdita, tanto che per penitenza mi farei crocifiggere in sala mensa fino a che non mi si attorcigliano i diti. Sono peggio di un alcolizzato, da quel punto di vista...

      Elimina
  5. Un film spietato, durissimo che, un po a sorpresa, non avendo amato i libri, mi è piaciuto davvero. Rooney Mara mai più così brava

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E infatti sto pensando ad altri ruoli di rilievo suoi ma non me ne vengono in mente.

      Elimina
  6. A me son piaciute entrambe le versioni ed anche il romanzo. Fincher prova a metterci del suo in una storia più volte raccontate, riuscendoci in alcune scene vedi la parte finale...

    RispondiElimina
  7. Io ho visto lo svedese e ho visto questo. Questo è un film incalzante e ben diretto, l'altro, probabilmente più fedele al libro e dettagliato nell'entrare nelle follie della famiglia e nell'orrore e nelle motivazioni dell'assassino, era tuttavia di una lentezza ammorbante. Per non parlare del pesce lesso che impersonava Mikael. Craig vince 10 a 0. Lisbeth invece era credibile anche nella versione di noomi rapace, ma Rooney Mara la rende ancora meglio, se possibile, perché ne lascia intuire meglio la fragilità sotto l'incoscienza e l'intrapredenza. veramente brava. w le donne e abbasso la violenza!

    RispondiElimina
  8. Visto, ma non avevo apprezzato granchè, anche se Rooney Mara pazzesca!

    RispondiElimina
  9. Grazie per avermi attribuito il ruolo di 'supervisore'... in realtà ho solo raccolto i permalink! ;)
    Che dire sul film: personalmente mi è piaciuto di più l'originale 'nordico', molto più d'atmosfera (anche se sono d'accordo con chi dice che a livello di recitazione è preferibile questo. Ma dico anche: vorrei vedere! Almeno negli interpreti Hollywood eccelle di sicuro). Film ottimo per la nostra rassegna, comunque!

    RispondiElimina
  10. Per me un grande film, interpretato benissimo e decisamente avvincente.
    Rispetto alla controparte nordica, assolutamente più pregno!

    RispondiElimina
  11. Io avevo scritto una buona recensione, e ho visto anche la versione originale. Comunque è veramente un bell'affresco su come il male si nasconda nella famiglia e come la violenza venga perpetrata in modo indegno.

    RispondiElimina
  12. Pur non avendo apprezzato il romanzo, adorai (come molti) il personaggio di Lisbeth, cui secondo me questo film - che a me è vergognosamente piaciuto un botto, ma sono di parte - rende totale giustizia.

    RispondiElimina
  13. Devo ancora vederlo...non mi odiate come gli uomini che odiano le donne. Please. ;-)
    Recupero presto però, promesso. =)

    RispondiElimina