lunedì 10 novembre 2014

Interstellar

Interstellar

★★★★

La famiglia di Cooper (Matthew McConaughey) composta dalla figlia Murph (Mackenzie Foy), il figlio Tom (Timothée Calamet) e il suocero Donald (John Lithgow), vive in una fattoria immersa in verdeggianti campi di granoturco, l'unico tipo di pianta che continua a crescere nonostante i drastici cambiamenti climatici che hanno sconvolto la Terra da anni colpita da tempeste di sabbia che si deposita su qualsiasi cosa sia sotto il sole. Murph è convinta che nella casa ci sia un fantasma questo perché spesso dalla sua libreria cadono dei libri andando apparentemente a formare dei messaggi che lei suppone essere in codice Morse. Un giorno, rientrati da una partita di baseball interrotta dall'ennesima tempesta di sabbia, Cooper assieme alla figlia Murph, recandosi nella stanza di quest'ultima, colma di sabbia entrata dalla finestra dimenticata aperta, si accorge che la gravità pare avergli mandato un messaggio in codice binario, o meglio, delle coordinate; seguendole arriva in uno stabilimento che ospita nientemeno che la NASA, guidata dal professor Brand (Michael Caine), che si mette a spiegare a Cooper (ex astronauta e pilota esperto) che lui è l'uomo giusto per la missione che ha in mente: il piano A vede il portare la popolazione terrestre su un nuovo pianeta abitabile mentre il piano B comprende l'abbandono degli uomini sulla Terra e la creazione di una colonia su un nuovo pianeta. Cooper accetta la missione e nonostante le lacrime della figlia che lo supplica di rimanere dicendogli che la libreria gli ha mandato un messaggio preciso - STAY (RESTA) - Cooper parte assieme a un equipaggio specializzato, Amelia Brand (Anne Hathaway), Doyle (Wes Bentley), Romilly (David Giasy) e i robot TARS E CASE. Il viaggio interstellare ha inizio. 



L'amor che move il sole e l'altre stelle, così Dante Alighieri conclude la Divina Commedia. L'amore è il motore più instancabile che esista al mondo. Quella forza irrefrenabile che ci spinge a provare sentimenti puri e disinteressati per una persona che magari non vediamo da decenni. L'amore sembra essere ciò che muove Interstellar, il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, uno dei cineasti americani più talentuosi del giorno d'oggi, che perdutosi nel mantello del Cavaliere Oscuro, sembrava aver ritrovato la strada del Sé con Inception, pellicola in molti casi persino troppo elogiata e in altri bistrattata erroneamente, e pur avendolo apprezzato con qualche riserva, necessitavo di una prova del nove da parte di Nolan al fine di poterlo riconoscere come un regista intenzionato a fare del Cinema. Questo film non è il traguardo bensì il punto di (ri)partenza per contribuire a rendere ricco il cinema americano. Interstellar è la prova definitiva. L'avrà superata?


In un futuro imprecisato la Terra, a causa di sconvolgenti cambiamenti climatici, è stata colpita da una profonda carestia. Il grano ormai non cresce più e il granoturco è l'unica pianta che riesce ancora a sopravvivere nonostante le continue tempeste di sabbia che costringono spesso la gente a indossare delle mascherine e a barricarsi in casa. Matthew McConaughey interpreta Cooper, un ex pilota della NASA, ora agricoltore assieme alla sua famiglia. A scuola gli viene detto che suo figlio Tom è senza ombra di dubbio molto intelligente, diventerà sicuramente un ottimo agricoltore, ma i voti non sono così alti da poter essere ammesso al college, luoghi ormai poco frequentati per via della mancanza di risorse. Sua figlia Murph è brillante, curiosa, ma ha la testa immersa in un vecchio libro di astronomia non autorizzato dove vengono ancora raccontati gli allunaggi, ovvie menzogne, "efficaci propagande" le chiama la professoressa non sapendo di smuovere prepotentemente Cooper che non riuscendo a restar calmo ottiene di far sospendere la figlia. Cooper è un ottimo padre che dopo la scomparsa della moglie ha cresciuto i due figli assieme al suocero Donald, insegnando loro l'agricoltura, la scienza e l'astronomia. 


"Noi siamo esploratori, non dei guardiani" dice Cooper una sera a Donald. "Abbiamo trattato la Terra come una nostra proprietà mentre ora ci sa dicendo di andare via. Ma nonostante tutto è la nostra casa". A Cooper viene data la possibilità o per meglio dire la responsabilità di salvare l'umanità dall'estinzione quando, seguendo delle coordinate dategli dalla gravità, trova il luogo più segreto del pianeta dove la NASA continua la sua attività di ricerca. La generazione di Murph sarà l'ultima sulla Terra, lo informa il professor Brand (interpretato da Michael Caine) e ci sono solo due piani possibili: portare gli esseri umani su un pianeta abitabile oppure creare una colonia abbandonando quel che resta dell'umanità sulla Terra morente. Alcuni esploratori mandati nello spazio anni fa non sono mai tornati ma due di loro sono riusciti a trasmettere alcuni dati molto interessanti riguardanti due pianeti che potrebbero fungere come nuova casa. Non resta che partire letteralmente "verso l'infinito e oltre". L'equipaggio adibito alla missione non sa quello che troveranno una volta superato il wormhole una sorta di bolla attorno alla quale vorticano stelle e galassie. Un viaggio interstellare la cui riuscita non è per nulla sicura. Cooper abbandona la sua famiglia per cercare di salvare l'umanità. Mentre con il suo furgone lascia la fattoria, la figlia piangente che tra le lacrime urla "Papà", il conto alla rovescia snocciola i numeri che lo separeranno dalla Terra per sempre. 



Interstellar mette in scena la continua sfida dell'uomo contro l'ignoto. L'eterna distesa oscura chiamata spazio. Il pioniere che va alla ricerca di un nuovo mondo. La domanda che si pone Interstellar è: meglio seguire l'istinto di sopravvivenza o assecondare quella forza misteriosa chiamata amore? Se Cooper avesse accondisceso all'amore della dottoressa Brand nei confronti dell'astronauta disperso la missione avrebbe preso tutt'altra piega. L'amore per i propri cari può salvare l'intera umanità? Il film non ci lascia senza risposta. 



Immagini potenti, forti, visivamente splendide e/o delicate come la navicella che ruota allontanandosi dalla terra, di kubrickiana memoria (così come i robot somiglianti a dei monoliti), unite a una colonna sonora di Hans Zimmer apprezzabile, una fotografia straordinaria e un montaggio sonoro perfetto come quello di Gravity rendono la visione di Interstellar un'esperienza indimenticabile e rinvigorente. Christopher Nolan riesce a tenere i fili della sua opera con una regia ineccepibile dimostrando ulteriore maturità nella stesura di una sceneggiatura coesa, coerente, scientificamente fondata (uno dei produttori è Kip Thorne, fisico teorico nonché massimo esperto di relatività generale) che si allontana dal buonismo e dai cliché tipicamente hollywoodiani. Ci sono sicuramente dei punti più oscuri di altri, ma ciò non avvilisce l'impianto narrativo composto tra l'altro da colpi di scena inaspettati e scene incredibilmente belle che mi hanno sbigottito come quella alla Escher, un tocco nolaniano emozionante che necessita di più visioni per una maggiore comprensione. 



Solo elogi per il cast: da un eccezionale Matthew McConaughey che dimostra di non essere una meteora pronta a scomparire dopo l'Oscar a una Anne Hathaway sempre nella parte passando per Michael Caine e la bellissima Jessica Chastain che è sempre un piacere rivedere sul grande schermo. Quello che il film avrebbe meritato però era un finale più memorabile. Esigevo un'immagine, un breve momento da portarmi via con me. Penso che se Interstellar fosse finito dieci minuti prima - Cooper che fluttua nello spazio con alcune luci all'orizzonte - mi sarei alzato in piedi spellandomi le mani in sala a furia di applausi. 



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Interstellar
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno Unito
Anno: 2014
Durata: 169 min
Generefantascienza, avventura, drammatico
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Kip Thorne
Sceneggiatura: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Produttore: Christopher Nolan, Emma Thomas, Lynda Obst
Produttore esecutivo: Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne
Casa di produzione: Syncopy Films, Warner Bros., Paramount Pictures, Legendary Pictures, Lynda Obst Productions
Distribuzione (Italia) : Warner Bros.
Fotografia: Hoyte Van Hoytema
Montaggio: Lee Smith
Effetti speciali: John Kelso, Paul Franklin
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Nathan Crowley
Costumi: Mary Zophres

Interpreti e personaggi:
Matthew McConaughey: Cooper
Anne Hathaway: Amelia Brand
Jessica Chastain: Murphy "Murph"
Wes Bentley: Doyle
Michael Caine: Professor Brand
John Lithgow: Donald
Topher Grace: Getty
Casey Affleck: Tom
Matt Damon: Dr. Mann
David Gyasi: Romilly
Ellen Burstyn: Murph anziana
Mackenzie Foy: Murph bambina
Timothée Chalamet: Tom da giovane
Leah Cairns: Lois
William Devane: Membro del consiglio NASA
Jeff Hephner: dottore
Elyes Gabel: scienziato
David Oyelowo: preside
Collette Wolfe: Miss Kelly

Doppiatori italiani:
Francesco Prando: Cooper
Domitilla D'Amico: Amelia Brand
Chiara Colizzi: Murph
Giorgio Borghetti: Doyle
Dario Penne: Professor Brand
Giorgio Lopez: Donald
Fabrizio Manfredi: Getty
Massimiliano Alto: Tom
Riccardo Rossi: Dr. Mann
Melina Martello: Murph anziana
Emanuela Ionica: Murph bambina
Francesca Manicone: Miss Kelly
Roberto Draghetti: preside
Michele Gammino: Membro del consiglio NASA
Andrea Di Maggio: Tom bambino
Gianfranco Miranda: dottore
Alessandra Cassioli: Lois
Alberto Angrisano: Romilly
Marco Vivio: scienziato
Alessandro Quarta: TARS
Marco Mete: CASE

Denny B.





8 commenti:

  1. Gran bel film, anche se per me 'troppo pieno di roba'. Per certi versi, anche se per motivi opposti, ha gli stessi difetti di "Inception".
    Comunque, avercene uno al mese, di film così!

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    1. L'ho trovato più coeso di Inception. Pieno di roba, ma risulta fluido e le tre ore scorrono che è un piacere.
      Io non vedo l'ora di rivederlo.

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  2. Molto bello, tecnicamente ineccepibile ma... non so... non mi ha coinvolta quanto avrebbe dovuto, tante volte il troppo stroppia ed è meglio la semplicità.

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    1. La trama più che complessa è intrisa di riferimenti e nozioni scientifiche snocciolate bene però; il messaggio che vuole dare è molto semplice invece. L'amore. Seguire il proprio cuore porta alla salvezza dell'umanità, come in questo caso.

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  3. Uff...speravo di saltarmelo ma mi sa che me lo puippo a breve..

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  4. Caro Denny, ho pensato anch'io "cavolo se fosse finito lì, in quel preciso momento, mi avrebbe tolto il fiato". Sarebbe stato un finale inaspettato che non avrebbe chiuso il cerchio però. Stavolta Nolan l'ha fatto, ha scelto il rischio nel finale forse prevedibile, ma comunque significativo. Per me Nolan questa volta si è spinto oltre in questo senso, ci ha messo il cuore e non solo la testa, ci ha messo tutto. Coraggioso, ambizioso ma umile nel messaggio. L'amore. Cazzo, l'AMORE!!!
    Immenso! Ho appena scritto la mia, ho visto che l'attendevi...^_^

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  5. Continuo ad essere molto curioso di quello che accadrà alla fine di questo viaggio. E vedervi già tutti "reduci" alimenta ancora di più la mia curiosità.

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