lunedì 7 dicembre 2015

Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (1999)

½

La potente Federazione dei Mercanti, dopo la tassazione sulle rotte commerciali nella Repubblica Galattica, organizza un blocco navale sul pianeta Naboo governato dalla regina Amidala (Natalie Portman). Il Cancelliere Supremo invia il maestro Jedi Qui-Gon Jinn (Liam Neeson) e il suo giovane padawan Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) per negoziare con i Vicerè della Federazione la fine del disastroso embargo. Ma una volta giunti sulla loro nave ammiraglia i due cavalieri vengono aggrediti, ma riescono a salvarsi senza troppi problemi. Nel loro peregrinare in giro per lo spazio alla ricerca di aiuto incontreranno Jar Jar Binks, che li condurrà nella città sottomarina di Otoh Gunga, fino a raggiungere il remoto pianeta desertico Tatooine dove incontreranno un bambino molto speciale: Anakin Skywalker. 

Lo dice bene il titolo: Minaccia fantasma. E' che se fosse fantasma, questa minaccia, almeno sarebbe impossibile vederla, invece è, purtroppo, ben visibile ai nostri occhi i quali verranno presto martoriati dalla visione del primo capitolo della nuova trilogia di Star Wars. Dopo aver visto Il ritorno dello Jedi, che tolti quei maledetti Ewok è la degna conclusione di una saga epica, guardarsi consapevolmente La minaccia fantasma è come ingurgitare uno yogurt scaduto da mesi dopo aver gustato una bella fetta di torta sacher: ci si ritrova con lo stomaco devastato. 

Con questa nuova trilogia l'intento di George "C'ho i soldi che mi escono dal buco del c**o" Lucas è quello di ampliare il mondo creato da lui stesso e, nello specifico, di andare a narrare le origini del malvagio Darth Vader, uno dei villain entrati maggiormente nell'immaginario collettivo, e lo fa con un primo film destabilizzante per tutti coloro che hanno visto e imparato ad amare quei film che dal '77 all'83 hanno iniziato a seminare nel mondo del cinema e nella mente degli spettatori il seme della conquista che, negli anni successivi con la crescita delle nuove generazioni, è cresciuto tanto da mettere radici colonizzatrici così potenti da far incassare all'imminente Star Wars VII già cinquanta milioni di dollari grazie ai biglietti in prevendita. Con queste premesse non si fa fatica a credere a un incasso globale superiore al miliardo (o anche due). 

La minaccia fantasma è un film per bambini: ci sono i mostriciattoli (non più pupazzetti pelosi) realizzati al computer (una vetusta CGA) come i Viceré della Federazione dei Mercanti (la cui parlata ha una cadenza russa), i Gungan di cui fa parte il detestabile e irritabile Jar Jar Binks il quale parla un misto di francese, spagnolo, tedesco, inglese e veneziano, i costumi bislacchi della regina Amidala, il volto truccato e la spada laser figa dell'inutile Darth Maul, le corse degli sgusci sul pianeta Tatooine e ovviamente il piccolo accigliato e logorroico, e nato dall'incontro della madre con lo spirito santo, Anakin Skywalker il cui padre sarà stato sicuramente una versione aliena di Vittorio Staffelli o Salvo Sottile. 

Il problema non è nemmeno tanto il fatto che sia un film per bambini (Lucas voleva avvicinare le nuove generazioni al mondo di Star Wars, è capibile), ma è il ritmo disastroso che rende La minaccia fantasma insostenibile senza contare scene assurde come la morte di Qui-Gon Jinn: ma i Jedi quando vengono colpiti dalla spada laser non svanivano all'istante? Boh. Quando i due Jedi atterrano su Tatooine il film si arena come una balenottera smarrita e neanche una secchiata d'acqua (rappresentata dal'ultima mezz'ora di azione) gettata sulla carcassa riesce a trarla in salvo. Il film peggiore della saga senza se e senza ma.  
To be continued...

2 commenti:

  1. Inguardabile. Unica cosa decente, la colonna sonora "The duel of fates" durante la battaglia finale - manco diretta da Lucas, e della quale la scena più bella è stata ideata proprio da Dart Maul.

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  2. L'ho visto per la prima volta l'altra sera e, rispetto a quelli della trilogia originale che avevo visto prima, l'ho trovato parecchio noioso e prevedibile. Spero nei due successivi...

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