★★★
Di serie Tv che si muovono sulla dorata vetta della potere politico americano ce ne sono (vedasi l'acclamata House of Cards o l'intrigante Scandal), ma a nessuno è venuto in mente di prendere una Vicepresidente pasticciona e farne una serie Tv tutta da ridere (intelligentemente) prima dell'arrivo di Armando Iannunci all'HBO, storico canale via cavo rinomato per la qualità dei suoi prodotti (The Wire, I Soprano, True Detective, The Leftovers, Boardwalk Empire), il quale dal 2012 è l'ideatore, produttore e sceneggiatore di Veep, acclamata comedy che nel 2015, con la messa in onda della quarta stagione, ha vinto tre Emmy Awards. Tutti elementi che mi hanno portato a recuperare questa curiosa creatura.
Questa prima stagione è stata una piacevole sorpresa seppur sia ancora da rodare nonostante la scrittura sia brillante, le battute fulminee e il cast azzeccatissimo che nella seconda stagione risulterà ancora più amalgamato. Su tutti spicca la VP, interpretata dalla bravissima Julia Louis-Dreyfus, attorniata dai suoi fidi collaboratori: Gary (un esilarante Tony Hale), il portaborse, l'unico in grado di capire e soddisfare i bisogni della Vicepresidente; Mike (Matt Walsh), responsabile della comunicazione, un pezzo d'antiquariato che ha ancora qualche asso nella manica; Amy (Anna Chlumsky), il determinato capo dello staff e Dan (Reid Scott), il nuovo acquisto della squadra, senza contare il prezzemolino Jonah (Timothy Simons) della Zona Ovest il quale fa da ponte di collegamento tra la VP e il presidente (non viene mai mostrato in volto, un po' come il presidente di Camera Cafè).
In Veep le situazioni tipicamente comedy non sono mai fini a se stesse, come potrebbero sembrare. Certo, le gag e le continue figure barbine di Selina Meyer non mancano mai, ma la presenza di un filo conduttore è sempre più palpabile con lo scorrere delle puntate così come si può sentire, se si usa il naso in maniera adeguata, il sorprendente (e speranzoso) profumo delle sue enormi potenzialità.
Insomma, questa prima stagione è ancora da rodare seppur la scrittura sia brillante, le battute fulminee, le situazioni politicamente ingarbugliate e il cast azzeccatissimo che nella seconda stagione risulterà ancora più amalgamato. La VP sarà in grado di conquistare la mia anima sempre più famelica di serie Tv?
Mai sentita nominare, ti dirò. Me la segno, anche se con le serie tv sono lento e chissà quando la vedrò...
RispondiEliminaNe ho così tante da recuperare che forse nel 2030 mi sarò messo in pari ;)
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