martedì 9 luglio 2013

Una notte da pirl(e)oni 3 - The End (Alleluja)

Una notte da leoni 3

★★

"Mi chiamo Alan, e ho comprato una giraffa."
(Alan)

Mi chiamo Denny B. e ho comprato un bazooka,
in caso vogliate fare un quarto capitolo."
(Denny B.)

I leoni sono tornati per l'ennesima volta. Più insopportabili di prima, più idioti, più dementi di sempre. Stavolta però hanno imparato a non passare una nottata folle insieme, visto gli avvenimenti precedenti, ma un'intera giornata sì - quella non se la sono fatta mancare, grazie anche al per niente delicato intervento del personaggio interpretato da un sempre bravo John Goodman, che speravo che da un momento all'altro dicesse "Questo non è il Vietnam (...) ci sono delle regole" citando Il Grande Lebowski.

"Mi fate schifo. Qui ci sono delle regole da rispettare quando
si fanno i  film, chiaro merdacce? La gnocca deve essere sempre
presente. Io qua non ne vedo. Dov'è?"
Leslie Chow (Ken Jeong), alla fine del secondo capitolo, è stato arrestato e imprigionato in un carcere di massima sicurezza, ma riesce a evadere grazie a un tunnel scavato nel muro. Alan (Zach Galifianakis) ha smesso di prendere i suoi farmaci da circa sei mesi e dopo la morte improvvisa del padre i suoi famigliari e amici decidono che è ora di farlo ricoverare in un istituto psicoterapeutico in Arizona e i suoi vecchi amici, Doug (Justin Bartha), Phil (Brian Cooper) e Stu (Ed Helms) decidono di accompagnarlo. Durante il viaggio però vengono assaliti da uno squadrone che fa capo a Marshall (John Goodman), che prende in ostaggio Doug, e da loro un compito preciso: rintracciare Chow e farsi dare i ventun milioni di dollari in lingotti d'oro che il cinese gli ha rubato. Non vivranno una notte da leoni, ma un intero giorno d'inferno.


"O mio Dio, ragazzi ma quello ha un bazooka. E sta mirando verso di noi.
Che non sia mica..."
Questo è, dei tre film, quello che mi è dispiaciuto di meno ed è anche quello che con il titolo italiano ci azzecca un tubo e mezzo. Del primo avevo apprezzato l'idea, del secondo avevo disprezzato ogni cosa tranne Jamie Chung - gran gnocca orientale -, del tre non mi è dispiaciuto il ritmo, che non mi ha lasciato spazio per uno sbadiglio, l'azione: paracadute, lenzuola intrecciate per piombare vicino al nemico, intrusione in casa di terze persone, corse in auto; cose che non potevano mancare, ma che ne potevamo fare a meno sono gli occhi sempre spiritati di Ed Helms, un bonario Brian Cooper, e un sempre boh-come-fate-a-trovare-divertente- Zach Ma-cambia-cognome. Se avete letto le recensioni dei precedenti due film sapete del mio odio verso questi tre personaggi, quattro se contiamo quell'inutile di Justin Bartha, che in questo caso fa l'ostaggio, devo dire che gli sceneggiatori avevano fin da subito buone speranze verso il personaggio di Doug. L'unico coerente nella sua pazzia è Ken Jeong, anche se i suoi continui "Vaffanculo" alla fine mi hanno spazientito. 
Altro da dire non ce n'è. Ho solo una speranza: che tra un anno io non sia qui a scrivere qualcosa su Una notte da leoni 4.



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Hangover Part III
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2013
Durata: 100 min
Generecommedia
Regia: Todd Phillips
Sceneggiatura: Todd Phillips, Craig Mazin
Produttore: Todd Phillips, Daniel Goldberg, David Siegel, Jeffrey Wetzel, Joseph Garner
Produttore esecutivo: Scott Budnick, J. C. Spink, Thomas Tull
Casa di produzione: Legendary Pictures, Green Hat Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Pictures
Fotografia: Lawrence Sher
Montaggio: Jeff Groth, Debra Neil-Fisher
Musiche: Christophe Beck
Scenografia: Maher Ahmad
Costumi: Louise Mingenbach

Interpreti e personaggi:
Bradley Cooper: Phil Wenneck
Ed Helms: Stuart "Stu" Price
Zach Galifianakis: Alan Garner
Justin Bartha: Doug Billings
Ken Jeong: Leslie Chow
Heather Graham: Jade
Jeffrey Tambor: Sid Garner
Gillian Vigman: Stephanie Wenneck
Sasha Barrese: Tracy Garner-Billings
Jamie Chung: Lauren Price
John Goodman: Marshall
Mike Epps: Doug
Melissa McCarthy: Cassie
Sondra Currie: Linda Garner
Jonny Coyne: Hector
Mike Vallely: Nico
Lela Loren: poliziotta
Oliver Cooper: Ronnie
Oscar Torre: agente Vasquez
Betty Murphy: madre di Cassie

Doppiatori italiani:
Christian Iansante: Phil Wenneck
Alessandro Quarta: Stuart "Stu" Price
Roberto Stocchi: Alan Garner
Massimiliano Alto: Doug Billings
Oreste Baldini: Leslie Chow
Ilaria Latini: Jade
Renato Cecchetto: Sid Garner
Emilia Costa: Stephanie Wenneck
Barbara De Bortoli: Tracy Garner-Billings
Valentina Mari: Lauren Price
Angelo Nicotra: Marshall
Fabrizio Vidale: Doug
Francesca Guadagno: Cassie
Franca Lumachi: Linda Garner
Davide Chevalier: Ronnie
Eugenio Marinelli: agente Vasquez
Graziella Polesinanti: madre di Cassie

Denny B.




2 commenti:

  1. L'ho trovato molto migliore del secondo, anche se Galifianakis è sempre da uccidere. Per fortuna è l'ultimo capitolo e per fortuna c'è Mr. Chow XD

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    1. Il secondo è orribile. Questo è l'unico dei tre che si salva. Galifianakis me lo ricordo ancora in Parto col folle... alla fine della visione ero io il folle che voleva strozzarlo.

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