lunedì 8 settembre 2014

Under the Skin

Under the Skin


★★½

Un essere alieno prende le sembianze di una giovane e attraente ragazza (Scarlett Johansson) e comincia ad aggirarsi per la Scozia attirando a sé vari uomini con la scusa di chiedere loro indicazioni stradali. Una volta sedotti li conduce ogni volta in una casa diversa dove in un ambiente oscuro camminano seguendola fino a quando vengono inghiottiti da una strana sostanza scura che li intrappola per sempre. Questa ragazza non prova alcuna pietà per gli esseri umani che uccide, ma l'incontro con un giovane inesperto e orribilmente sfigurato fa cambiare improvvisamente il suo modus operandi tanto che lo aiuta a fuggire. Da questo momento in poi cercherà di provare sensazioni umane, esplorando il suo corpo, e facendo attenzione alle persone che la circondano.


Nello spazio infinito un cerchio perfetto circonda una mezza luna mentre una voce fuori campo incomincia a pronunciare lettere solitarie, canticchiare quella che dovrebbe essere una canzone e ripetere parole sparse e sconnesse tra loro (albero, malto...). Il primissimo piano di un occhio umano riempie lo schermo prima di annerire. E' la breve nascita di qualcosa di extraterrestre, un apprendistato assai breve e scarno sulla razza umana, posso intuire, che si conclude sulla Terra, con un misterioso motociclista, che si carica sulle spalle una donna senza vita e la porta sul retro di un furgone dove una donna nuda (Scarlett Johansson), dalle stesse sembianze di quella senza vita, la spoglia degli abiti, li indossa e dopo aver osservato da vicino una formica sulle dita, esce dal furgone e comincia il suo peregrinare lungo le strade della Scozia.


La donna ferma il furgone accanto a un uomo, gli chiede delle indicazioni stradali, lo fa salire con la scusa del "ti do uno strappo", lo seduce con il suo essere bella e fortemente attraente e facendogli complimenti tipo "Hai delle belle mani" o "Hai un bellissimo sorriso" infine lo conduce in una casa dove avviene (e si ripete per tre volte) il fatto più misterioso del film di Jonathan Glazer - assolutamente inspiegato, come volevasi dimostrare: l'uomo si toglie gli abiti seguendo la donna che fa lo stesso immersi in uno spazio nero e infinito fino a quando l'uomo viene inghiottito dalla sostanza spessa di cui è fatto il pavimento e imprigionato al suo interno. Come ci viene mostrato successivamente, con la seconda vittima, in questa sostanza l'uomo è immobile, cianotico, dalle strane connotazioni turchesi. Dopo essere stato sfiorato dalla nuova vittima egli si sgonfia come un palloncino divenendo una sorta di fumo solido e sulfureo che danza e si contorce su di sé prima di scomparire del tutto nello spazio infinito. 


Scarlett Johansson dirà sì e no venti battute ed è comunque davvero favolosa. E' completamente a servizio del regista. E' il polo magnetico di Under the Skin. Il suo nudo integrale è talmente pudico che scaccia qualsivoglia pensiero impuro. Volendo il film poteva essere muto. Chissà se non ne avrebbe guadagnato in fascino. Ma ho bisogno di risposte, di una spiegazione, anche minima, dell'intento dell'aliena o del suo diretto superiore (il motociclista?). Attirandoli con la scusa del sesso, l'unica arma a disposizione della ragazza, li uccide, ma per quale motivo? Per alimentare la vita aliena? per i soliti esperimenti o per approfonditi studi antropologici? Non lo sappiamo. Si preferisce offrire domande invece di risposte. Che non è assolutamente un male, anzi, ogni spettatore avrà avuto la sua esperienza (come sempre succede con i film), io alzavo l'indice pronto a porre un quesito per poi abbassarlo subito con il volto crucciato. 


Under the Skin nella prima parte risulta un progetto esteticamente affascinante nel suo minimalismo emotivo e registico, che a tratti segue l'excursus di un documentario - la regia di Glazer è pulita, precisa e priva di traballamenti -, ma nella seconda parte ci si rende conto di essere di fronte a un film fastidiosamente inconcludente, goffo e senza sentimento. Non pretende neanche di avvicinare a sé motivazioni profonde sul perché un'aliena è stata incaricata da chissà quale capo supremo di eliminare la razza umana. Continua invece nel suo essere criptico fino all'innalzarsi di quel fumo nero che non precede alcun arrosto succulento. 

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Under the Skin
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti
Anno: 2013
Durata: 108 min
Generefantascienza
Regia: Jonathan Glazer
Soggetto: Michel Faber (romanzo)
Sceneggiatura: Walter Campbell, Jonathan Glazer
Produttore: James Wilson, Nick Wechsler
Co-produttori: Alexander O'Neal, Gillian Berrie
Produttore esecutivo: Tessa Ross, Reno Antoniades, Walter Campbell, Claudia Bluemhuber, Ian Hutchinson, Florian Dargel
Casa di produzione: Film4, FilmNation Entertainment, JW Films, Nick Wechsler Productions, Scottish Screen, UK Film Council, Silver Reel, Creative Scotland
Distribuzione (Italia) : BiM Distribuzione
Fotografia: Daniel Landin
Montaggio: Paul Watts
Effetti speciali: Mark Curtis (senior special effects supervisor)
Musiche: Mica Levi
Scenografia: Chris Oddy
Costumi: Steven Noble
Trucco: Chrissie Beveridge

Interpreti e personaggi:
Scarlett Johansson: Laura
Paul Brannigan: Andrew
Jessica Mance: Alien
Joe Szula:
Krystof Hádek:
Scott Dymond:

Doppiatori italiani:
Ilaria Stagni: Laura
Nanni Baldini: Andrew
Massimo Triggiani: elettricista
Gianluca Crisafi: Colin
Francesco Meoni: uomo solo
Vittorio Guerrieri: uomo tranquillo

Sergio Lucchetti: uomo forestale

Denny B.



  

10 commenti:

  1. Tolta la cornice geografica, una palla autoriale delle peggiori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diventa soporifero nella seconda parte perché se no è affascinante, ma inconcludente. Non si sa dove voglia andare a parare.

      Elimina
  2. BaBBa Bia. Freddo e anche troppo compiaciuto della sua autorialità, pessima combinazione. Peccato, poteva essere un capolavoro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è chi lo ha definito tale. Chissà, solo il tempo c'è lo dirà. Magari finisce che lo rivaluto ;)

      Elimina
  3. Penso sia uno di quei film da "prendere così"... altamente soggettivo e attraente. La fantascienza in fondo non ha sempre bisogno di spiegazioni

    RispondiElimina
  4. Io ci sono andata ben più pesante, per me un pacco clamoroso, tolta quell'estetica fino all'inverosimile, il film non dice assolutamente nulla. Un astrattismo fine a se stesso solo per sottolineare il corpo di Scarlett Johansson, in un videoclip può andare bene, un film ha bisogno di un anima, e ciò che Glazer da a Under The Skin

    RispondiElimina
  5. Molto, molto meglio come autore di videoclip fra cui ha girato cose splendide come Karmakoma dei Massive Attack.

    RispondiElimina
  6. come ben ai, per me una buddhanata clamorosa.

    RispondiElimina