mercoledì 1 ottobre 2014

The Lego Movie

The Lego Movie


★★★★

Nel mondo dei mattoncini LEGO l'anziano mago Vitruvius tenta di proteggere il "Kragle", una superarma, dall'attacco del malvagio Lord Business. Quest'ultimo però acceca il mago e riesce a impossessarsi dell'arma, ma Vitruvius gli rivela un'antica profezia che narra le gesta di una persona chiamata "lo Speciale" che avrebbe trovato il Pezzo Forte in grado di fermare il Kragle e salvare così il mondo. Otto anni e mezzo dopo nella città LEGO di Bricksburg Emmet Mattonowski è un ordinario operaio edile che segue diligentemente le istruzioni divulgate dal governo di Lord Business (salutare i vicini, fare la doccia, lavarsi i denti, guardare il programma tv Dove sono i miei pantaloni?) che durante una normale giornata lavorativa si imbatte in una ragazza, Wildstyle, che cerca qualcosa nel cantiere. Emmet, mettendosi a indagare, cade in una buca e trova per caso il Pezzo Forte che dopo averlo toccato gli procura strane visioni. Al risveglio verrà a conoscenza dei diabolici piani di Lord Business e dell'antica profezia riguardante una persona "speciale".



Parliamoci chiaro. Da piccoli tutti abbiamo giocato con i mattoncini LEGO, ma ora, da "adulti" è difficile che ci mettiamo (di propria spontanea volontà) di fronte a uno schermo a guardare The Lego Movie, no? Sarà sicuramente una sciocca bambinata fatta per intrattenere per un'ora e più bambini troppo vivaci e che farà addormentare i genitori in meno di un minuto. Cari lettori, mai pregiudizio è stato più sbagliato di questo. The Lego Movie è tra le cose più geniali, esilaranti e intelligenti che io abbia mai visto negli ultimi tre anni. Per citare la canzoncina del film "E' meraviglioso!".



In un futuro distopico l'operaio edile Emmet Mattonowski è un nuovo assolutamente normale che svolge le sue mansioni giornaliere seguendo scrupolosamente il libretto di istruzioni divulgato dal governo di Lord Business. Appena sveglio dapprima saluta il suo appartamento poi la sua città che si sta alzando assieme a lui, poi si fa la doccia stando attento al sapone negli occhi, si lava i denti, si aggiusta la capigliatura e poi si prende un bel caffè di fronte alla tv che sta trasmettendo la sit-com Dove sono i miei pantaloni? dove un uomo in mutande domanda alla moglie dove sono i pantaloni, appunto. La giornata prosegue uscendo di casa e salutando educatamente i vicini, il surfista, la zitella accompagnata dai suoi dieci cani, e dirigendosi al lavoro in auto ascoltando la canzone del momento "E' meraviglioso! E' meraviglioso far parte di un team" e parcheggiando rigorosamente entro le strisce. Emmet lavora assieme al suo team cantando sempre la stessa canzone fino alla sera quando succede qualcosa che non è scritto sul libretto di istruzioni: dopo aver incontrato una bellissima ragazza cade in una buca dove uno strano oggetto rosso scarlatto lo invita a toccarlo cosa che gli procura misteriose visioni su il Kragle, "lo Speciale" e il mondo da salvare. 



Quando si sveglia si ritrova in manette dentro a una stanza degli interrogatori con un poliziotto, Poliduro, che pone le domande tra un calcio e un pugno a una sedia o al tavolo. "Io ho visto un sacco di film polizieschi e accanto al poliziotto cattivo c'è sempre quello buono", dice Emmet e Poliduro lo accontenta subito divenendo Politenero. Questa è solo una delle infinitesimali trovate che incapperete durante quest'incredibile avventura che ricorda Matrix con la storia della profezia, dei personaggi-guida quali Wildstyle e Vitruvius (moderni Trinity e Morfeus), de "lo Speciale", che salverà il mondo dai piani diabolici di Lord Business. Ma Emmet è una persona assolutamente normale, che passa inosservato sotto gli occhi dei suoi vicini e dei suoi colleghi di lavoro, come può essere il prescelto? Come può essere un mastrocostruttore che tutto ciò che gli viene in mente è di costruire un divano a castello? Lui, che senza libretto di istruzioni è come un bradipo in discoteca: spaesato. Ebbene, che ci crediate oppure no, Emmet è un eroe. Un nessuno che salverà tutti quanti dalle grinfie malvagie di Lord Business. 



Altro che Hunger Games, Divergent o The Giver dove si tenta di mostrare un mondo distopico di solito in maniera maldestra, in The Lego Movie troviamo una descrizione precisa, chiara ed esplicata con una leggerezza drammatica invidiabile (è un film dei LEGO, lo ribadisco) di un mondo in cui un governo con le sue aziende produce ogni cosa, dai latticini alle macchine per votare e che utilizza la canzoncina che ricorre durante il film come un efficace mezzo di lavaggio del cervello al fine di omologare chiunque e di tarpare le ali della creatività per sempre. L'intento di Lord Business - che risiede all'infinitesimo piano di un palazzo che buca il cielo -  è quello di creare un mondo ordinato, seguendo la sua ferrea maniera, in cui la fantasia, la creatività, la libertà di espressione sono solo simboli dimenticati all'interno di un cartello e sbarrati da una linea rossa. 



The Lego Movie è un film fatto col cuore e la mente in assoluta cooperazione e di conseguenza li soddisfa mettendo d'accordo critica e pubblico, cinefili e semplici curiosi. E' ricco di citazioni cinematografiche gustose (Terminator 2, Space Jam, Star Wars, Matrix, Austin Powers), personaggi letterari, del mondo fumetti (tra cui tutti spicca un Batman esilarante), e momenti splendidi che abbracciano varie emozioni e sentimenti; dalla positività di Uni-Kitty che tenta di restare sorridente mentre la sua casa cola a picco alla tenace forza di volontà di quell'uomo normale invisibile agli occhi di tutti e speciale agli occhi di pochi compagni inseparabili. Il finale è così inaspettato che la bocca vi cadrà sul pavimento. E lo ripeto: è un film coi LEGO. 

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):


Titolo originale: The LEGO Movie
Paese di produzione: USA
Anno: 2014
Durata: 100 min
Genereanimazione, commedia, azione
Regia: Phil Lord, Chris Miller
Soggetto: Phil Lord, Chris Miller, Kevin Hageman, Dan Hageman
Sceneggiatura: Phil Lord e Chris Miller
Produttore: Roy Lee, Doug Davison, Stephen Gilchrist, Dan Lin, Igor Khait
Produttore esecutivo: John Powers Middleton, Jill Wilfert
Casa di produzione: Village Roadshow Pictures, RatPac-Dune Entertainment, Lego System A/S, Vertigo Entertainment, Lin Pictures, Animal Logic, Warner Animation Group
Distribuzione (Italia) : Warner Bros. Pictures
Storyboard: Theresa Cullen
Animatori: David Williams, Alfie Olivier
Fotografia: Pablo Plaisted
Montaggio: David Burrows, Chris McKay
Musiche: Mark Mothersbaugh

Doppiatori originali:
Chris Pratt: Emmet
Will Arnett: Batman
Morgan Freeman: Vitruvius
Elizabeth Banks: Lucy
Will Ferrell: Presidente Business/Uomo di sopra
Liam Neeson: Poliduro/Politenero/Polipà
Melissa Sturm: Polimà/Gail
Alison Brie Uni-Kitty
Nick Offerman: Barbacciaio
Jonah Hill: Lanterna Verde
Cobie Smulders: Wonder Woman
Channing Tatum: Superman
Charlie Day: Benny
Jadon Sand: Finn
Anthony Daniels: C-3PO
Billy Dee Williams: Lando Calrissian
Keith Ferguson: Ian Solo
Todd Hansen: Gandalf
Will Forte: Abramo Lincoln
Graham Miller: Bambina Duplo
Leiki Veskimets: Voce computer/Pensatoio

Doppiatori italiani:
Massimo Triggiani: Emmet
Pietro Biondi: Vitruvius
Barbara De Bortoli: Lucy
Pino Insegno: Presidente Business/Uomo di sopra
Alberto Angrisano: Poliduro
Franco Mannella: Politenero
Michele Gammino: Polipà
Daniela Di Giusto: Polimà
Gemma Donati: Gail
Valentina Mari: Uni-Kitty
Edoardo Stoppacciaro: Barbacciaio
David Chevalier: Lanterna Verde
Emanuela D'Amico: Wonder Woman
Gianfranco Miranda: Superman
Claudio Santamaria: Batman
Nanni Baldini: Benny
Riccardo Suarez: Finn
Luca Mannocci: C-3PO
Luca Ward: Lando Calrissian
Christian Iansante: Ian Solo
Dante Biagioni: Gandalf
Giorgio Lopez: Albus Silente
Raffaele Palmieri: Abramo Lincoln
Charlotte Infussi D'Amico: Bambina Duplo

Benedetta Degli Innocenti: Voce computer/Pensatoio

Denny B.

8 commenti:

  1. Mi fece fare proprio BUMBUM, al cinema. Peccato solo un prodotto nato ibrido: ossia troppo adultamente metareferenziale e troppo infantile doverosamente nell'ambientazione e lo sviluppo, contemporaneammente. Un prodotto, cioè, per famiglie. Ma in realtà fruibile solo per metà da ogni trance generazionale, se ci pensi....

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  2. GIOCHE non ha tutti i torti, è vero, ma è comunque un film molto più intelligente della media. Quella scena finale on live action è davvero struggente!
    Ed è un film dei LEGO...

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    1. Giocher, la messa in scena pur essendo infantile non mi ha infastidito e non ho neanche pensato a cosa sarebbe potuto venir fuori se fosse stata più matura. Me lo sono proprio goduto. E c'è da ripeterlo fino allo sfinimento, ragazzi: è un film dei LEGO che fa letteralmente il culo a strisce ai seriosi blockbuster de sta ceppa che pretendono di riflettere su temi importanti mettendo in scena bubbole e fanfaluche.

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    2. Ribadisco che io ne sono rimasto entusiasta. MA non e' un film intelligente, semmai...FURBO,ma di tutto rispetto anzicheno'.

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  3. Film davvero molto ben riuscito, divertente e profondo ad un tempo.
    Uno dei migliori prodotti di genere degli ultimi anni.

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  4. Forse più adatto ai grandi che ai piccoli. Comunque un prodotto davvero intelligente. Una gran bella sorpresa si.

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    1. I cinefili impazziscono con un film del genere ma penso che anche i più giovani possano apprezzarlo comunque.

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