lunedì 26 gennaio 2015

Snowpiercer (2013)

Snowpiercer

★★★½

2031. Il mondo è ormai in declino. La popolazione mondiale è stata decimata da una nuova era glaciale. Solo un gruppo di sopravvissuti rimane in vita all'interno dello Snowpiercer, un treno autosufficiente che si sposta continuamente intorno alla terra. Anche sul treno l'umanità è divisa in classi sociali: nei vagoni di coda, vivono i più poveri mentre i più ricchi vivono nei vagoni di testa. Curtis (Chris Evans), insieme all'amico Edgar (Jamie Bell) e al vecchio Gilliam (John Hurt), decidono di ribellarsi contro l'oppressione dei soldati e di condurre una vera e propria rivoluzione fino a raggiungere la testa del treno dove risiede Wilford, il leader di questo governo mobile. 


Lo Snowpiercer è un treno dal raffinato diseign completamente autosufficiente: si procura l'energia necessaria attraverso un motore perpetuo e corre senza l'ombra di una fermata su di una rete ferroviaria che abbraccia tutta la terra e che è in grado di percorrerla interamente nel giro di un anno esatto. Questo prodigio tecnologico è stato fortemente voluto da Wilford, il custode della sacra locomotiva che dimora nel vagone di testa di quest'ultima, che come un moderno Noè con la sua Arca continua a traghettare l'umanità rimasta attorno al globo terrestre ricoperto di ghiaccio e neve. La colomba recante il ramo d'ulivo in segno di pace credo non sia riuscita a sopravvivere al freddo e al gelo che ha sterminato la vita sulla Terra.


Nei vagoni di coda vive la povera gente. Ogni giorno i soldati ordinano loro di mettersi in file e di sedersi mano a mano che vengono contate e danno loro la razione di proteine quotidiane (barrette marroni gelatinose per nulla invitanti). Molti di loro sono nati sul treno, altri ci sono saliti anni fa, molti non ricordano nulla della Terra, neanche il viso della loro madre, e altri non sanno nemmeno che profumo abbia una bistecca. C'è chi immortala volti e momenti significativi della vita sul treno come l'abile disegnatore con il suo lercio blocco da disegno su cui i volti di due bambini portati verso i vagoni di testa del treno per chissà quale inspiegabile motivo risaltano grazie a tratti scuri e decisi come luce che squarcia le tenebre di tempi bui. Nei vagoni di testa i ricchi cenano ascoltando concerti per archi e viole. La locomotiva non è nient'altro che una sorta di ecosistema mobile. Ogni sopravvissuto occupa la sua posizione nella scala sociale. Un padre, tentando di impedire a una scagnozza di Wilford di portargli via il figlio, lancia nella sua direzione una scarpa. "Questa scarpa è disordine. Rappresenta il caos", le parole del Ministro Mason (una Tilda Swinton quasi irriconoscibile) mentre il braccio del padre viene lasciato fuori dal finestrino a congelarsi per sette minuti. E' impensabile che una scarpa voglia sostituirsi alla testa. "Rimanete al vostro posto e siate scarpe!". 


Ci sono state delle rivolte in passato. Tutte messe a tacere con il piombo dei fucili. E' arrivato il momento che la coda prenda il controllo della testa. Curtis guida la ribellione assieme al suo amico Edgar seguendo i saggi consigli di Gilliam, che sembra conoscere molto bene Wilford, e con l'aiuto di Namgoong Minsu, utile per oltrepassare le porte d'accesso, e di sua figlia Yona, dotata di poteri chiaroveggenti, che si uniscono a loro solo per avere in cambio degli allucinogeni fatti con gli scarti delle sostanze industriali, raggiungono, dopo numerose perdite, il vagone dove l'acqua viene filtrata e riciclata. "Se controlli l'acqua puoi controllare i negoziatori", ricorda Gilliam a Curtis. E questo pensiero non è sicuramente di chiaro stampo fantascientifico, vero? 


Snowpiercer di Bong Joon-ho è uno sci-fi thriller adrenalinico e visionario dotato di intelligenza e un cuore pulsante. Il monologo di Curtis oltre a essere commovente è l'ennesima conferma di come per gli orientali la dicotomia bene-male non è così netta come nella nostra cultura. Negli ultimi venti minuti circa - che data la presenza di Ed Harris nei panni di Wilford non ho potuto fare a meno di pensare a The Truman Show - si scopre la spiazzante natura e sottaciuta motivazione della ribellione appoggiata da Gilliam e assistiamo inoltre alla scena più crudele del film che termina con un finale inaspettato che ci regala nonostante tutto un sospiro di speranza. Forse quella colomba non tarderà a fare capolino da un monte innevato. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Snowpiercer
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Corea del Sud, Stati Uniti
Anno: 2013
Durata: 126 min
Generefantascienza, azione, drammatico
Regia: Bong Joon-ho
Soggetto: Jacques Lob, Benjamin Legrand
Sceneggiatura: Bong Joon-ho, Kelly Masterson
Produttore: Park Chan-wook, Jeong Tae-sung, Lee Tae-hun, Steven Nam
Casa di produzione: Moho Films, SnowPiercer, Opus Pictures, Stillking Films, CJ Entertainment
Distribuzione (Italia) : Koch Media
Fotografia: Kyung-Pyo Hong
Montaggio: Steve M. Choe
Effetti speciali: Pavel Sagner
Musiche: Marco Beltrami
Scenografia: Ondrej Nekvasil
Costumi: Catherine George
Trucco: Gabriela Polakova, Linda Eisenhamerova

Interpreti e personaggi:
Chris Evans: Curtis
Jamie Bell: Edgar
John Hurt: Gilliam
Tilda Swinton: Mason
Octavia Spencer: Tanya
Song Kang-ho: Namgoong Minsu
Ed Harris: Wilford
Go Ah-sung: Yona
Ewen Bremner: Andrew
Alison Pill: insegnante
Luke Pasqualino: Grey

Doppiatori italiani:
Alessio Cigliano: Curtis
Davide Perino: Edgar
Giorgio Lopez: Gilliam
Franca D'Amato: Mason
Francesca Guadagno: Tanya
Luca Biagini: Wilford
Letizia Scifoni: Yona
Edoardo Nevola: Andrew

Roberta De Roberto: insegnante

Denny B.







2 commenti:

  1. Davvero molto bello, anche se alcune scene mi hanno causato un vago senso di WTF - tipo quella del pesce. Però altro che quella minchiatina di "V for vendemmia".

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  2. Madò quanto ho evacquato a spruzzo per questa scopiazzatura malriuscita di settefilm7 con una muta di cagnastri davanti alla MDP ed una mandria d'incaprettati dietro la stessa. Ancora piango per la mia fottuta sindrome da complestista distopico.

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