mercoledì 2 dicembre 2015

Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora (1980)

★★★★

Darth Vader è riuscito a sopravvivere alla distruzione della Morte Nera da parte di Luke Skywalker (Mark Hamill) e ora l'Impero è deciso a distruggere una volta per tutte le ultime forze ribelli le quali si sono rifugiate sul freddo pianeta Hoth. Qui Leila (Carrie Fisher), Han Solo (Harrison Ford) si ritroveranno a fronteggiare nuovamente le forze imperiali mentre Luke, dopo una sanguinosa battaglia, decide di seguire le indicazioni della visione di Obi-Wan Kenobi e di dirigersi sul pianeta Dagobah dove risiede Yoda, il grande maestro dei cavalieri Jedi, che lo istruirà a dovere al fine di affrontare Darth Vader la cui vera identità sarà come una fucilata per il giovane Skywalker. 

Iniziamo subito con le certezze: L'impero colpisce ancora è il miglior capitolo della saga nonché il mio preferito (avrebbe potuto esserlo il successivo se solo non fosse stato per una determinata scelta); i toni leggeri e innocui del primo film sono stati abbandonati preferendo al loro posto toni oscuri, dark e maturi con conseguenti scene di difficile dimenticanza; si nota un cambio di rotta positivo nella sceneggiatura la quale, oltre ad avere un piglio più deciso, offre più riflessioni sul discorso della Forza e inserisce un altro personaggio diventato un cult ovvero Yoda che in particolare modo lui parlare e al giovane Luke maestro lui sarà; si scopre che il malvagio Darth Vader prende gli ordini direttamente dall'altrettanto malvagio Imperatore Palpatine il quale darà il meglio/peggio di sé ne Il ritorno dello Jedi; uno dei colpi di scena più memorabili della storia è contenuto in questo film; ai due insopportabili droidi si aggiunge colui che mi fa venire in una botta sola l'esaurimento nervoso e l'otite: Chewbecca. 

Le due scene più belle de L'impero colpisce ancora non sono quelle bellicose su Hoth, pianeta completamente innevato con picchi ghiacciati, dove le forze Ribelli si ritrovano a fronteggiare i camminatori (AT-AT) dell'Impero, e neanche il tradimento di Lando Carissian ai danni di Han Solo e Leila sulla stazione aerospaziale tra le nuvole, ma sono quelle che riguardano gli allenamenti di Luke sotto la supervisione di Yoda e l'atteso duello tra Darth Vader e Skywalker. Quando Luke, consigliato dal suo maestro, si addentra nella parte più oscura della foresta e affronta una visione di Darth, il giovane riesce a sconfiggerla decapitandola. Solo a terra il casco rivela in realtà essere abitato dal volto di Luke. Nel frattempo sul volto di Yoda, rimasto seduto su una radice, si dipinge un sentimento di preoccupazione misto a orgoglio e con una punta di amarezza. In quel momento Yoda diventa forse l'attore più valido della pellicola. 

E' Chewbecca ad essere il problema e non, come avreste potuto immaginare, C1-P8 e D-3BO: ma come diamine si fa ad essere secondi ufficiali e a comunicare con le Forze Ribelli emettendo solo dei lugubri ululati? Non si poteva trovare un modo per rendere il personaggio un po' più utile e cresciuto rispetto al precedente capitolo? Chissà quali interessanti conversazioni Han Solo ha avuto con questo cugino Itt geneticamente modificato. 

Il vecchio George "Amante delle soap e dei pupazzetti" Lucas all'inizio de L'impero colpisce ancora mostra ancora indecisione su a chi Leila debba concedersi - prima bacia il Luke redivivo, illudendolo come un pirla, e poi bacia appassionatamente Han - facendo passare il giovane Skywalker per il friendzonato di turno il quale può consolarsi con una mano nuova di zecca, dopo l'amputazione a opera di Darth Vader, che gli sarà molto utile a, insomma ci siamo capiti, no? Ma gli sceneggiatori da lui ingaggiati (Leigh Brackett, morta prima della revisione completa richiesta da Lucas, e Lawrence Kasdan) hanno dato nel complesso più spessore psicologico ai personaggi, soprattutto Kasdan, limitando le gag, approssimando la storia d'amore, ma aumentando, ahimè, i versacci insopportabili di Chewbecca. 

Ogni volta che guardo Star Wars finisco col desiderare di discutere se sia meglio L'impero o Lo Jedi Randall di Clerks, l'unico uomo sulla faccia della terra che ha tirato fuori il discorso degli operai e degli appalti riguardanti la costruzione della seconda Morte Nera lasciandomi stupefatto come un baccalà, ma poi finisco col rimanere della mia idea: L'impero colpisce ancora è un film oscuro, addirittura politicamente scorretto con i suoi personaggi, sul quale un velo di profondità è caduto come manna dal cielo andando a discostarsi in parte dal primo innocente (e più ingenuo) Episodio IV. 
To be continued...

3 commenti:

  1. Verissimo: il più oscuro tra i film della Saga, e senza ombra di dubbio il mio preferito.
    Nonostante gli operai morti. ;)

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  2. Non so, anche se così diversi i primi due li amo alla stessa maniera!

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