martedì 4 febbraio 2014

Dallas Buyers Club: osa vivere al di là della malattia

Dallas Buyers Club


★★★½

Una volta avevo delle certezze: sapevo che Ben Affleck (mio personale terzo mistero di Fatima; come ha fatto ha scrivere quel gioiello di Will Hunting - Genio ribelle?) mi avrebbe sempre fatto venir voglia di incendiare i cinema, poi ha fatto Argo, registicamente perfetto; potevo intuire che Leonardo DiCaprio dopo The Aviator non avrebbe più reso indimenticabile un personaggio, poi ha recitato la parte del perfido latifondista Candy in Django Unchained e di recente mi ha pure vinto, finalmente, un Golden Globe per lo stupendo The Wolf of Wall Street; credevo che Woody Allen fosse manco alla frutta ma al caffè e invece ha tirato fuori dal cilindro Blue Jasmine che pur non essendo originalissimo mi ha fatto dimenticare le sue parentesi scabrose; e credevo infine fermamente che quell'aborto cinematografico di Matthew McConaughey non avrebbe mai e poi mai recitato bene in un film men che meno che sarebbe stato premiato con un Golden Globe, un SAG Awards e una nomination all'Oscar come miglior attore protagonista; non avrei mai creduto che mi sorprendesse, invece è successo in Dallas Buyers Club.



Texas. 1986. Il rude cowboy Ron Woodproof (Matthew McConaughey), elettricista, pesante scommettitore ai rodei e animale sessuale incallito, dopo aver avuto un incidente sul lavoro scopre di essere malato e gli viene diagnosticato l'HIV. Subito non accetta di curarsi, ma ben presto sceglie di seguire un corso di medicina alternativa dove incontra Rayon (Jared Leto), una transessuale sieropositiva che non si lascia intimorire dal carattere omofobo di Ron e che diventerà sua socia quando deciderà di aprire il Dallas Buyers Club dove i malati di AIDS pagano quattrocento dollari d'iscrizione per aver in cambio tutti i medicinali che vogliono. Ron risulterà presto uno scomodo personaggio per le più importanti imprese farmaceutiche del paese che lo condanneranno per i suoi studi di medicina alternativa e riuscirà a sopravvivere fino al 1992 divenendo testimone importante della saggezza acquisita grazie proprio alla medicina non convenzionale.  


Poteva essere l'ennesimo film su un malato di AIDS che se ne sta a piagnucolare tutto il giorno tenendo stretta una bottiglia di whiskey e maledicendo in buon Dio o l'ennesima fiera dei buoni sentimenti sbandierati con la melassa, ma per fortuna non è così: Dallas Buyers Club è un ottimo film, che descrive con crudezza e mano ferma gli anni di malattia di Ron Woodproof e il suo attaccamento alla vita e alla sua voglia di osare sopravvivere andando contro la medicina convenzionale dettata dalle miliardarie case farmaceutiche. 


Il film non tenta in nessun modo di strapparti una lacrima, non è sua intenzione, mai sentiremo sullo sfondo musiche cariche di pathos e buonismo, mai sentiremo sulle nostre spalle il carico morboso e stopposo di un Philadelphia, ma godremo principalmente delle due memorabili interpretazioni maschili: Matthew McConaughey è meraviglioso; com'è possibile che il belloccio che corteggiava Jennipher Lopez nel filmaccio Prima o poi mi sposo, dopo aver perso un sacco di chili fino a sembrare uno stuzzicadenti con cappello a tesa larga, ci abbia regalato un'interpretazione così unica e vera che verrà premiata giustamente con l'Oscar? (si sa che l'Academy apprezza un attore che mette il proprio corpo a servizio della recitazione); per non parlare della commovente interpretazione di Jared Leto che si è sottoposto a una depilazione totale con la cera calda, ha modulato la voce rendendola femminile e ha dato sfoggio poi di un paio di gambe niente male, che molto probabilmente affiancherà la sua statuetta a quella del collega nella foto di gruppo dell'Academy Awards. 



Dallas Buyers Club è uno dei più bei film dell'anno, con interpretazioni magnifiche, non è il capolavoro di cui parla la critica d'oltreoceano, ma anche se non lo è, Jean-Marc Vallée ha tratteggiato con dignità e capacità due persone che osano vivere al di fuori della malattia, e questo è positivo. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia): 

Titolo originale: Dallas Buyers Club
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2013
Durata: 117 min
Generedrammatico
Regia: Jean-Marc Vallée
Sceneggiatura: Craig Borten, Melisa Wallack
Produttore: Robbie Brenner, Rachel Winter
Distribuzione (Italia): Good Films
Fotografia: Yves Bélanger
Montaggio: Martin Pensa, Jean-Marc Vallée
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: John Paino

Interpreti e personaggi:
Matthew McConaughey: Ron Woodroof
Jennifer Garner: Dr. Eve Saks
Jared Leto: Rayon
Steve Zahn: Tucker
Dallas Roberts: David Wayne
Michael O'Neill: Richard Barkley
Denis O'Hare: Dr. Sevard
Griffin Dunne: Dr. Vass

Denny B.
  

9 commenti:

  1. Non un Capolavoro, ma effettivamente un buonissimo prodotto, interpretato alla grande ed incentrato su un protagonista insolito e attaccatissimo alla vita.

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    1. Sintesi perfetta. Quand'è che ti iscrivi a Twitter? ;)

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  2. Grande film e due interpretazioni magistrali. L'ho molto apprezzato.

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  3. cioè, il dr. Vass è Griffin Dunne?!? non l'avrei mai riconosciuto!

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  4. Molto bello, sì, soprattutto grazie ai due grandissimi protagonisti.
    Ne parlerò presto anch'io, sono rimasta, come te, molto colpita da questo approccio "freddo" alla materia.

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    1. Leggerò la tua recensione sicuramente :)
      Film così crudi, "freddi" che non ti strappano le lacrime volutamente gli apprezzo sempre molto.

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  5. Ricordo ancora la mia faccia all'Auditorium, poco prima della "prima". Al Festival di Roma. Era tardi passate le otto. In fila da un'ora e il tizio della sicurezza a un certo punto ci guarda e ci fa: "ci dispiace, sala piena". -.-" Volevo spaccare tutto. Ecco, io questo film ancora devo vederlo...;-)

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    1. Ahia, non so come avrei reagito: sarei morto dentro, forse.
      Appena hai un po' di tempo guardalo perché merita davvero ;)

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