giovedì 31 luglio 2014

MARIO BAVA DAY: LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO

La ragazza che sapeva troppo

★★★

Nora Davis (Leticia Roman) è una ragazza americana che si reca in Italia, Roma per la precisione, per trascorrere una vacanza, ma il suo arrivo non è dei più normali: il vicino di posto in aereo con cui ha avuto una breve conversazione viene arrestato per traffico di droga. Purtroppo è solo l'inizio, infatti durante la notte l'anziana signora che la ospita ha un malore fatale e Nora, correndo in cerca d'aiuto a Trinità dei Monti, viene derubata, subisce un colpo alla testa e assiste all'omicidio di una donna prima di perdere conoscenza. Nora si risveglia in ospedale dove la prendono per un'ubriaca e pazza, ma per sua fortuna è presente il dottor Marcello Bassi (John Saxon) che in seguito a misteriosi avvenimenti comincerà a credere ai timori e ai dubbi di Nora.


La ragazza che sapeva troppo è un thriller di hitchcockiana memoria nonché primo esempio di giallo all'italiana diretto da Mario Bava, uno dei registi italiani più amati all'estero, più sottovalutati nel Bel Paese, e ammirati da uomini di cinema del calibro di Quentin Tarantino, Tim Burton, John Landis e Roger Corman. Se da una parte mi vergogno di non aver mai esplorato lo straordinario mondo baviano dall'altra sono elettrizzato all'idea di recuperare alcuni titoli della sua vasta filmografia perché la pellicola che ho scelto di recensire ha stimolato il lobo cinefilo che occupa la metà del mio intero emisfero cerebrale. 



Il punto focale del film di Bava è la protagonista: Leticia Roman. L'attrice è di una bellezza da far invidia a Kim Novak. L'immersione nel bianco e nero la fa uscire in superficie come una donna irresistibile, con quegli occhi enormi pare quasi impossibile che non riesca a catturare gli indizi necessari alla risoluzione del mistero di cui è inconsciamente una vittima. L'inquietante sequenza della morte improvvisa della signora che la ospitava è costruita in maniera magistrale: la casa cade nel buio, il volto della signora illuminato dai lampi del tuono, il gatto sulla mensola che inarca la schiena, il bicchiere che s'infrange sul pavimento, il gioco di ombre e luci e il letto che stranamente si muove salvo essere il gatto che con le zampe tenta di scuotere il corpo ormai senza vita della padrona. 



Ma subito dopo questa sequenza c'è quella in cui Nora, in una Trinità dei Monti deserta, assiste a un omicidio prima di cadere a terra priva di sensi. Dato che raccontare tutta la trama di un film giallo è considerato un reato perseguibile per legge (almeno per me) mi limiterò a dirvi La ragazza che sapeva troppo si potrebbe vedere solo per godere di un bianco e nero favoloso. Penso che neanche Nebraska (del 2014) abbia un tale bianco e nero. Mario Bava, che era un vero e proprio factotum, in questo film risalta i momenti di tensione e di suspense non col nero, bensì col bianco, con la luce che illumina un particolare, una maniglia, gli occhi impauriti o una finestra su cui un'ombra passa guardinga oppure Roma, le cui inquadrature notturne, riutilizzate ad esempio da Dario Argento, sono tanto suggestive quanto minacciose.



Ecco gli altri blog, oltre al mio, che partecipano al Mario Bava Day: 

Recensioni Ribelli
Il Bollalmanacco di Cinema
Non c'è paragone
La fabbrica dei sogni
Obsploitation
Montecristo
White Russian

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: La ragazza che sapeva troppo
Paese di produzione: Italia
Anno: 1963
Durata: 92 minuti
Generegiallo, thriller
Regia: Mario Bava
Sceneggiatura: Mario Bava, Enzo Corbucci, Ennio De Concini, Eliana De Sabata, Mino Guerrini, Franco Prosperi
Fotografia: Mario Bava
Montaggio: Mario Serandrei
Musiche: Les Baxter Adriano Celentano Roberto Nicolosi
Scenografia: Giorgio Giovannini

Interpreti e personaggi:
Letícia Román: Nora Davis
John Saxon: dottor Marcello Bassi
Valentina Cortese: Laura Craven-Torrani
Titti Tomaino: ispettore
Luigi Bonos: portiere Albergo Stelletta
Milo Quesada: De Vico/Paccini
Robert Buchanan: dottor Alessi
Marta Melocco: vittima
Gustavo De Nardo: dottor Facchetti
Lucia Modugno: Nurse
Giovanni Di Benedetto: Professor Torrani
Dante DiPaolo: Andrea Landini
Adriana Facchetti: donna nel ristorante
Virginia Doro: portinaia
Jim Dolen: parroco
Dafydd Haward
Tiberio Murgia
John Stacy

Doppiatori italiani:
Gabriella Genta: Nora Davis
Vittorio Congia: dottor Marcello Bassi
Michele Malaspina: Professor Torrani

Denny B.

7 commenti:

  1. Anche questo, colpevolmente, mi manca ma cercherò di recuperarlo!!
    Buon Bava Day!

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  2. Questo, come quasi tutti gli altri, devo recuperarlo. Bella recensione, Buon Bava Day

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  3. Ci sono due diverse scuole di pensiero: la prima sostiene che sia questo il primo esempio di giallo all'italiana, il secondo preferisce identificarlo in "Sei donne per l'assassino". Personalmente sono più per la seconda ipotesi. Questo mi sembra troppo hitchcockiano come genere (e il titolo, che richiama proprio un famoso Hitchcock ne sarebbe la conferma).

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  4. E' uno dei pochi Bava che mi mancano ancora, ma dalla tua descrizione sento che potrebbe piacermi parecchio.
    Vado al recupero!

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  5. questo lo devo vedere, ma ce l'ho, prima o poi lo programmo per vederlo ^_^

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  6. E guarda caso mi manca, anche se mi dicono sia uno dei suoi migliori

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