Ida
★★★★
Il regista Pawel Pawlikowski ripropone, con la sceneggiatura scritta assieme a Rebecca Lenkiewicz, un classico del cinema come la strana coppia: Anna/Ida e Wanda hanno due modi totalmente differenti di intendere la vita e di viverla. La prima è dedita alla preghiera, alle poche ma risolute parole come se non volesse sprecare neanche una goccia di fiato riservata al Signore a cui tra quattro giorni donerà la propria esistenza e la seconda invece dedita all'alcol e alla profanazione del corpo da parte di sconosciuti incontrati al bancone di un bar. La Santa e la Maddalena. Ma Gesù amava persone come Maria Maddalena, non dimentichiamolo.
Ida, interpretata da una bellissima Agata Trzebuchowska, è ingenua, timida, una pecorella in un mondo in cui passeggiano i lupi affamati nonché le tentazioni che possono essere un giovanotto che suona il sax come se in quel momento amasse la propria donna. A Wanda, giudice e compagna della Polonia comunista, sembra dar fastidio il comportamento di Ida. Secondo lei è uno spreco che una giovane così bella diventi suora: le vengono tre fossette quando sorride che farebbero impazzire qualsiasi uomo. Il colore dei capelli di Ida, rossi a detta di Wanda, è il nostro atto di fede. Dobbiamo credere che siano rossi. Pawel Pawlikowski avrebbe potuto ammettere l'unica nota di colore in un bianco e nero evocativo, quasi mistico, ad opera di Ryszard Lenczewski e Lukasz Zal, ma, preferendo mantenere l'uniformità dicotomica, ci spinge a credere non nel Dio che Ida sceglierà per sempre dopo aver saggiato le esperienze di Wanda (l'alcol, il fumo, il ballo, gli abiti sensuali, e l'unione dei corpi) bensì nella forza delle immagini che compongono il disegno divino per eccellenza: il cinema.
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: Ida
Lingua originale: polacco
Paese di produzione: Polonia, Danimarca
Anno: 2013
Durata: 80 min
Genere: drammatico
Regia: Paweł Pawlikowski
Sceneggiatura: Rebecca Lenkiewicz, Paweł Pawlikowski
Distribuzione (Italia) : Lucky Red, Parthénos
Fotografia: Ryszard Lenczewski, Lukasz Zal
Montaggio: Jaroslaw Kaminski
Effetti speciali: Slawomir Maslanka, Piotr Nowacki
Musiche: Kristian Eidnes Andersen
Scenografia: Marcel Slawinski, Katarzyna Sobanska-Strzalkowska
Costumi: Ola Staszko, Agata Winska
Interpreti e personaggi:
Agata Trzebuchowska: Anna/Ida Lebenstein
Agata Kulesza: Wanda Gruz
Joanna Kulig: cantante
Dawid Ogrodnik: Lis
Adam Szyszkowski: Feliks Skiba
Jerzy Trela: Szymon Skiba
Denny B.
Lingua originale: polacco
Paese di produzione: Polonia, Danimarca
Anno: 2013
Durata: 80 min
Genere: drammatico
Regia: Paweł Pawlikowski
Sceneggiatura: Rebecca Lenkiewicz, Paweł Pawlikowski
Distribuzione (Italia) : Lucky Red, Parthénos
Fotografia: Ryszard Lenczewski, Lukasz Zal
Montaggio: Jaroslaw Kaminski
Effetti speciali: Slawomir Maslanka, Piotr Nowacki
Musiche: Kristian Eidnes Andersen
Scenografia: Marcel Slawinski, Katarzyna Sobanska-Strzalkowska
Costumi: Ola Staszko, Agata Winska
Interpreti e personaggi:
Agata Trzebuchowska: Anna/Ida Lebenstein
Agata Kulesza: Wanda Gruz
Joanna Kulig: cantante
Dawid Ogrodnik: Lis
Adam Szyszkowski: Feliks Skiba
Jerzy Trela: Szymon Skiba
Denny B.
Film impegnato che mi sono perso, mentre le pellicola a tema supereroi le ho viste tutte...
RispondiEliminaLo so, faccio schifo.
Quando puoi recuperalo ;)
EliminaGran bella recensione per un piccolo splendido film, che mi aveva conquistato, a partire dalla magnifica fotografia di Zal, per cui PRETENDO l'oscar! :)
RispondiElimina(e - soprattutto - dimostrazione di come non sia assolutamente necessario fare film che durino necessariamente più di due ore per esprimere un concetto...)
Ti ringrazio.
EliminaLa fotografia è stupenda e per quanto riguarda l'Oscar sono indeciso tra questa e quella di Mr. Turner.
splendido film, una bellissima sorpresa
RispondiEliminaConcordo. Un film moderno nell'essere d'altri tempi.
EliminaL'ho perso praticamente ovunque, forse l'unica chance che ho è il centro culturale polacco! Poison, mi sa che vincerà Leviathan...
RispondiEliminaEh, dopo il golden globe può essere, ma l'oscar alla fotografia deve essere del polacco!!! ;)
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