giovedì 19 febbraio 2015

Selma - La strada per la libertà

Selma

★★★½

Martin Luther King Jr. (David Oyelowo) in riconoscimento per la sua lotta pacifica a favore dei diritti degli afroamericani a Oslo vince il premio Nobel per la Pace. Tuttavia la sua lotta non si è conclusa e, ricevuto dal neoeletto presidente Johnson (Tom Wilkinson), chiede espressamente che questi garantisca con una legge il pieno diritto di voto ai cittadini neri. Diritto che negli Stati del Sud è negato e per questa ragione i neri subiscono pressioni, attentati e continui pestaggi a sfondo razziale e gli autori di questi crimini, seppur arrestati, vengono scagionati in poche ore da tribunali presidiati da soli uomini bianchi. Il presidente tenta di spiegargli che una tale richiesta creerebbe dissensi allora King, affranto, raggiunge Selma, in Alabama, stato governato dal razzista Wallace (Tim Roth), dove organizzerà una marcia di protesta pacifica da Selma fino alla capitale Montgomery.



1965. Nella scena d'apertura vediamo un'anziana signora di colore (Oprah Winfrey) che per la quarta volta si reca al tribunale di Selma per iscriversi alle liste elettorali al fine di esprimere il voto che negli Stati del Sud viene ancora negato. "Quanti giudici di Contea ci sono in Alabama?" chiede l'addetto dell'ufficio elettorale. "64" risponde sicura lei. "Bene: dimmi i loro nomi" continua lui beffardo. E la delusione nel volto di Oprah è graduale fino a quando per l'ennesima volta sul suo modulo le viene impresso con un rumore sordo e annichilente il timbro "Richiesta respinta".


Selma, diretto da Ava DuVernay, è un film potente e solido. David Oyelowo è un perfetto Martin Luther King: misurato, intelligente, e appassionato. Che ha dubbi e certezze, come qualsiasi uomo. Che ama la moglie - sempre al suo fianco, in grado di andare a parlare faccia a faccia con Malcolm X per chiedergli un supporto strategico - nonostante la tradisca. Tom Wilkinson è un Johnson in bilico tra l'accettare la richiesta di King e rifiutarla per timore che le cose possano cambiare in meglio il Paese che governa. 



Le scene dei pestaggi, a parte qualche rallenty fuori luogo, sono crude, dirette e violente. Durante la scena del ponte i neri fuggono dalla carica delle forza dell'ordine quando un poliziotto a cavallo esce dalla nebbia dei lacrimogeni come un cavaliere infernale e armato di frusta la fa schioccare sulla schiena di un manifestante indifeso: da biopic concentrato in uno specifico periodo a un film western in tre secondi netti. E il pubblico formato da bianchi che incita alla violenza come tifosi allo stadio, chi davanti alla televisione si copre gli occhi e la bocca per soffocare un lamento, chi come Martin Luther King che osserva attonito le forze di polizia che dovrebbero tutelare qualsiasi cittadino americano al di là della razza e del colore della pelle invece di armare il cane dell'ingiustizia e fare fuoco contro i pacifici manifestanti in marcia. 


La forza di Selma - La strada per la libertà sta nel fuoco di indignazione che accende nel cuore dello spettatore che si alza per marciare assieme a tutti loro manifestando contro le restrizioni razziali e l'ignoranza che tuttora dilaga come il peggior virus che esista. Una cosa è certa: la marcia per la libertà non è ancora finita. 



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Selma
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti
Anno: 2014
Durata: 128 min
Generedrammatico, biografico
Regia: Ava DuVernay
Sceneggiatura: Paul Webb
Produttore: Christian Colson, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Cameron McCracken, Brad Pitt, Oprah Winfrey
Produttore esecutivo: Ava DuVernay, Paul Garnes, Diarmuid McKeown, Nan Morales
Casa di produzione: Cloud Eight Films, Celador Films, Harpo Films, Pathé, Plan B Entertainment
Fotografia: Bradford Young
Montaggio: Spencer Averick
Costumi: Ruth E. Carter
Trucco: Beverly Jo Pryor

Interpreti e personaggi:
David Oyelowo: Martin Luther King, Jr.
Tom Wilkinson: Lyndon B. Johnson
Tim Roth: George Wallace
Common: James Bevel
Carmen Ejogo: Coretta Scott King
Lorraine Toussaint: Amelia Boynton Robinson
Oprah Winfrey: Annie Lee Cooper
Cuba Gooding, Jr.: Fred Gray
Niecy Nash: Richie Jean Jackson
Colman Domingo: Ralph Abernathy
Giovanni Ribisi: Lee C. White
Alessandro Nivola: John Doar
Keith Stanfield: Jimmie Lee Jackson
Andre Holland: Andrew Young
Tessa Thompson: Diane Nash
Wendell Pierce: Hosea Williams
Omar Dorsey: James Orange
Ledisi: Mahalia Jackson
Trai Byers: James Forman
Stephan James: John Lewis
Kent Faulcon: Sullivan Jackson
John Lavelle: Roy Reed
Jeremy Strong: James Reeb
Dylan Baker: J. Edgar Hoover
Nigel Thatch: Malcolm X

Doppiatori italiani:
Simone Mori: Martin Luther King, Jr.
Franco Zucca: Lyndon B. Johnson
Massimo Lodolo: George Wallace
Alessandro Quarta: Lee C. White
Luca Biagini: J. Edgar Hoover
Paolo Marchese: Hosea Williams
Michele Gammino: Frank Minis Johnson

Denny B.






2 commenti:

  1. A sorpresa lo state promuovendo tutti O___o

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  2. Piaciuto molto anche a me, un film valido. Senza sbavature e senza retorica.

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