lunedì 7 ottobre 2013

La Trilogia del Cornetto: L'alba dei morti dementi

L'alba dei morti dementi

Fonte foto: www.everyeye.it
Io ho un grande limite cinematografico, (molti direbbero che ne ho molti di più di uno, questa non è però la sede né il momento giusto per discuterne), come dicevo ho un grande limite: non riesco a guardare gli horror. Il perché è molto semplice: mi cago sotto dalla paura. Non ho dormito per settimane a causa di horror considerati dagli esperti e amanti del genere dei movie di serie b e riservo un brivido lungo la schiena quando penso al terribile Slappy dei Piccoli Brividi. Però, sono strano lo so, una delle mie serie videoludiche preferite è Silent Hill, che non va giù leggero con la psiche di chiunque voglia giocare e vivere un'esperienza di gioco allo stesso tempo. Nella mia ingenuità credevo che L'alba dei morti dementi mi avrebbe fatto paura e invece mi ha "solo" divertito e fatto ridere come non succedeva più da un po'.  


Shaun (Simon Pegg) è un commesso in un negozio di elettrodomestici che trascura la sua ragazza Liz (Kate Ashfield) e che passa il suo tempo in un pub, il "Winchester", tra bevute e chiacchiere con il suo migliore amico Ed (Nick Frost), un simpatico perdigiorno obeso che abita a casa di Shaun senza collaborare nel pagamento dell'affitto né in nessun'altra faccenda domestica. Una mattina Shaun compie la sua normale routine, esce dal cancello di casa, inciampa sul marciapiede, compra una coca-cola e un cornetto per Ed, e non si accorge degli zombie che vagano per la strada. Solo quando, tornato a casa, Ed lo avverte di una ragazza entrata nel loro giardino, e dopo averla vista risollevarsi dopo una rovinosa caduta che le ha procurato un buco nello stomaco, si accorge di essere davanti a uno zombie. Dopo essersi ritirati nel soggiorno ascoltano le notizie alla tv, che confermano l'esistenza di zombie che invadono le strade della città, e pianificano il da farsi. 


L'alba dei morti dementi inaugura la famosa (non in Italia) Trilogia del Cornetto e lo fa con brio, mettendo alla berlina (perché all'utilitaria no?) il genere horror. Molte cose mi possono essere sfuggite, essendo impossibilitato al genere, ma il divertimento mi ha colto attento a eventuali spaventi non previsti, merito del duo Frost-Pegg in perfetta sintonia, e della regia di Edward Wright, unita alla sceneggiatura, scattante, che tiene tutto sotto controllo (e che raggiungerà il suo apice in Hot Fuzz). 



Due scene mi hanno fatto sbellicare dalle risate (se ridete alle battute di Colorado non credo che le troverete così divertenti): quella in cui Shaun e Ed elencano le varie tappe del loro piano e quella in cui al pub prendono a bastonate uno zombie sulle note di Don't Stop Me Now dei Queen. Un film così riesce a farti apprezzare gli inglesi e il loro humour così lontano dal nostro.



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):   

Titolo originale: Shaun of the Dead
Paese di produzione: Regno Unito, Francia
Anno: 2004
Durata: 99 min
Generecommedia nera, romantico, horror
Regia: Edgar Wright
Soggetto: Simon Pegg, Edgar Wright
Sceneggiatura: Simon Pegg, Edgar Wright
Produttore: Nira Park
Fotografia: David M. Dunlap
Montaggio: Chris Dickens
Effetti speciali: Paul Dunn, Jeremy Hattingh
Musiche: Dan Mudford, Pete Woodhead
Scenografia: Karen Wakefield

Interpreti e personaggi:
Simon Pegg: Shaun
Nick Frost: Ed
Kate Ashfield: Liz
Dylan Moran: David
Lucy Davis: Dianne
Bill Nighy: Phillip
Peter Serafinowicz: Pete
Penelope Wilton: Barbara
Jessica Stevenson: Yvonne
Jeremy Thompson: giornalista (se stesso)
Mark Donovan: Zombie

Doppiatori italiani:
Lorenzo Scattorin: Shaun
Patrizio Prata: Ed
Alessandra Felletti: Liz
Paolo Sesana: David
Debora Magnaghi: Dianne
Lorella De Luca: Barbara  

Denny B.


6 commenti:

  1. Per me Shaun of the dead è un capolavoro nonché fonte di molti bei ricordi... e ovviamente è la parte della trilogia che preferisco, basta che non venga chiamato L'alba dei morti dementi, ché di demente c'è solo chi lo ha distribuito con questo titolo osceno!

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    1. Perdonami se ho messo il titolo italiano.

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    2. Ma ci manca :)
      Non sei mica stato tu ad intitolarlo così!!!

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  2. Un filmone!!! Non mi sono ma sbellicato così tanto

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    1. Forse certe cose mi sono sfuggite, quello che se ne intende di horror sei tu.

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