Shakespeare a colazione
Non sapevo dell'esistenza di Shakespeare a colazione (Withnail and I), considerato un cult in Gran Bretagna, fino a quando l'informata Babol non ne ha scritto sul suo blog, così, con il timore di non trovarlo su internet, poi scongiurato, l'ho visto e ne sono rimasto piacevolmente colpito, un film intelligente che nell'ultima parte in particolare non si può restare indifferente di fronte alla bravura dell'attore e del suo doppiatore.
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In una Londra alla fine del 1969 Withnail (Richard E. Grant) e "I" (Paul McGann), la voce narrante del film, il cui nome è Marwood, due attori disoccupati, condividono un appartamento nel quartiere di Camden Town. Withanil e Marwood sono molto amici pur essendo tra loro molto diversi: il primo è folle, opportunista, uno sciacallo assetato di gloria, che non fa altro che bere e bere, e trascinare con sé nelle sue avventure il secondo, invece molto timido, insicuro e ansioso. I due, un giorno, disperati e senza l'ombra di un penny, chiedono allo zio di Withnail, Monty (Richard Griffiths), il permesso di utilizzare la sua casa di campagna, per trascorrere una tranquilla e breve vacanza. Lo zio, omosessuale ed ex attore, si invaghisce di Marwood, accetta la loro richiesta, i due partono, raggiungono la casa, che si rivela essere una vecchia casa che cade quasi a pezzi, litigano con un bracconiere, litigano tra di loro e ricevono, una notte, una visita inattesa.
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Shakespeare a colazione è un film improvvisato. Una trama ben delineata, precisa, scritta a tavolino, non c'è. Io l'ho scritta, la trama, ma se si guarda il film senza esserne a conoscenza, abbiamo il sentore che il tutto sia improvvisato, che gli attori seguano un loro canovaccio, perché sono le loro stesse vite a essere improvvisate: - "Hai avuto notizie dal tuo agente?" - "No." - "Dai, usciamo a bere qualcosa". Decidono tutto d'un tratto, quando si ritrovano senza soldi, di prendersi una vacanza che possa rasserenare i loro animi tormentati dal fatto di non avere avuto ancora una parte da protagonisti in un film.
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Lo zio Monty - il personaggio, assieme a Withnail, più bello del film - sembra essere loro due nel futuro, quando le pance cominceranno a crescere, i capelli a ingrigire, e i ricordi resteranno l'unico gingillo a disposizione nelle fredde e solitarie sere. Un uomo gentile, colto, malinconico, solo e bisognoso come tutti noi di tenerezza e di carne viva sotto le dita, e nell'interpretarlo è stato il bravissimo Richard Griffiths, uno dei più grandi attori teatrali britannici, scomparso lo scorso 28 marzo. Si dice che il personaggio di Monty sia stato creato in base all'esperienza di Bruce Robinson (regista e sceneggiatore del film), vissuta dopo aver ottenuto la parte di Benvolio in Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, il quale gli avrebbe fatto delle avances sessuali.
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Bravo Paul McGann, ma l'attore che primeggia su tutti è Richard E. Grant, completamente astemio nella vita, qui ha dovuto interpretare un ubriacone, esperienza non proprio piacevole, confessò. Come farò d'ora in poi a dimenticare il suo disperato monologo finale tratto dall'Amleto di Shakespeare, con la splendida voce di Roberto Pedicini, una delle voci a cui sono più legato sentimentalmente, che rende il momento solenne, drammatico, e commovente.
Shakespeare a colazione non può che farvi bene. Parola di cinefilo.
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: Withnail and I
Paese di produzione: Regno Unito
Anno: 1987
Durata: 108 min
Genere: commedia
Regia: Bruce Robinson
Sceneggiatura: Bruce Robinson
Produttore: George Harrison, Denis O'Brien, Paul Heller
Musiche: David Dundas, Rick Wentworth
Interpreti e personaggi:
Paul McGann: Marwood
Richard E. Grant: Withnail
Richard Griffiths: Monty
Ralph Brown: Danny
Denny B.