lunedì 8 luglio 2013

Una notte da pirl(e)oni 2

Una notte da leoni 2



"I leoni sono tornati."

"E gli sbadigli pure."

Stamattina mi sono svegliato con il cosiddetto piede mancino, ho sbattuto l'alluce affetto da unghia incarnita contro l'anta dell'armadio mentre cercavo di infilarmi la ciabatta che la sera prima mi pareva di aver messo dritta e invece ogni mattina la trovo storta, forse qualcuno si diverte, con poco, devo dire, e ho fatto colazione con latte di mucca e ci ho inzuppato i soliti biscotti: vado col primo e tac che la parte bagnata improvvisa un bange jumping folle  che finisce con una bella occhiata truce -  la mia, pure questa mancina.
Poi mi cambio, metto la divisa da che-voglia-che-ho-di-uscire, e vado a fare la spesa. Si parte dal giornalaio, che pure oggi ha tentato di fregarmi dieci centesimi, mi riprometto di offrirglieli io la prossima volta così almeno è contento e la molla, no? Poi si va in posta e la coda va dal mio paese fino alla lontana e fredda Groenlandia, infatti compro da un vucumprà estradato in un bel cappotto di lama, che comincia a sputare alle persone davanti a me, e cominciano ad andarsene tutte imbestialite, urlando al mio cappotto epiteti irripetibili. Arrivo all'agognato sportello e mi accorgo di aver dimenticato tutto: documenti, pacco da spedire, e in ultimo la mia testa... eppure credevo di averla avvitata ben bene prima di uscire di casa. L'ultima tappa è il market dove sembra che tutte le comare del paese si siano date appuntamento, infatti invece di chiedere un etto di prosciutto, chiedono direttamente un etto di cazzi di tutti - le piacerebbe, alle porche pie pie. Infine sono tornato a casa e mi sono messo a scrivere.
Ora ditemi la verità: è più interessante il breve resoconto della mia mattinata o Una notte da leoni 2? Io non ho dubbi in merito. Dico solo che durante la visione sono esploso in dieci sbadigli che mi hanno procurato due lunghe rughe agli angoli della bocca. Credo sia una dei sequel più brutti e inutili della storia. Il primo era una novità, l'idea l'avevo apprezzata, gli attori li avevo digeriti a stento, ma qui invece proprio non ce l'ho fatta, dopo pochi minuti ho dovuto prendermi un po' di citrosodina.


"Come dici? Manco stavolta gli è piaciuto? Annamo bene annamo."
I personaggi sono sempre più brutti, noiosi e per nulla divertenti (e il film è una commedia, dicono): se il personaggio di Brian Cooper è leggermente più sopportabile degli altri, mannaggia a te Brian con l'ultimo film di O. Russell mi hai proprio stupito, quello di Ed Helms è sempre più isterico, ma mettetegli degli occhiali scuri, asciugategli la bava alla bocca, fategli l'antitetanica, se morde qualcuno è pericoloso, sapete?


"COME DICI? ISTERICO?! MA IO TI AMMAZZO BRUTTO STR..."
E ne vogliamo parlare del personaggio interpretato da Zach Qualcosa-di-russo? Insopportabile, odioso, divertente quanto una seduta dentistica, che non strappa un sorriso manco con un migliaio di euro, un fallimento completo, plausi al doppiatore che lo ha reso almeno piacevole all'udito. Come dite? E Doug? Perchè Doug è un personaggio? Nel primo non compare mai, tranne all'inizio e alla fine, e qui non partecipa alla notte da leoni.


"Ooooh ma che commenti carini ci ha fatto, vero ragazzi?"
La trama è uguale al primo. Solo la location cambia: Thailandia, dove Stu si deve sposare con una bellissima ragazza, che nella realtà quelli come Stu non se li cagano proprio. Il film si dispiega come un tappeto pieno di acari fastidiosi e banali fino alla fine degli agognati titoli di coda, che ci salvano dagli sbadigli e dalla paura, sempre più concreta, che le commedie d'ora in poi avranno queste tristi uscite qui.

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Hangover Part II
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2011
Durata: 98 min
Generecommedia 
Regia: Todd Phillips
Soggetto: Jon Lucas, Scott Moore
Sceneggiatura: Todd Phillips, Scott Armstrong, Craig Mazin
Produttore: Todd Phillips, Daniel Goldberg
Produttore esecutivo: Scott Budnick, Jon Jashni, J.C. Spink, Thomas Tull, Vineet
Casa di produzione: Warner Bros. ,Green Hat Films, Legendary Pictures
Distribuzione (Italia): Warner Bros Italia
Fotografia: Lawrence Sher
Montaggio: Debra Neil-Fisher, Mike Sale
Effetti speciali: Animal Makers
Musiche: Christophe Beck
Scenografia: Bill Brzeski
Costumi: Louise Mingenbach
Trucco: Jennifer Bell

Interpreti e personaggi:
Bradley Cooper: Phil Wenneck
Ed Helms: Stuart "Stu" Price
Zach Galifianakis: Alan Garner
Justin Bartha: Doug Billings
Ken Jeong: Mr. Leslie Chow
Paul Giamatti: Kingsley
Jamie Chung: Lauren
Mason Lee: Teddy
Sasha Barrese: Tracy
Jeffrey Tambor: Sid Garner
Nirut Sirichanya: Fohn
Bryan Callen: Samir
Gillian Vigman: Stephanie
Yasmin Lee: Kimmy
Penpak Sirikul: Joi
Sondra Currie: Linda Garner
Nick Cassavetes: tatuatore Joe
Mike Tyson: se stesso
Aroon Seeboonruang: capo dei monaci buddisti

Doppiatori italiani:
Christian Iansante: Phil Wenneck
Roberto Stocchi: Alan Garner
Alessandro Quarta: Stuart "Stu" Price
Oreste Baldini: Mr. Leslie Chow
Massimiliano Alto: Doug Billings
Massimo Rossi: Kingsley
Valentina Mari: Lauren
Alessio Puccio: Teddy
Barbara De Bortoli: Tracy
Renato Cecchetto: Sid Garner
Ennio Coltorti: Fohn
Roberto Draghetti: Joi
Franca Lumachi: Linda Garner
Bruno Conti: Mike Tyson
Gianni Giuliano: capo dei monaci buddisti

Denny B.

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