mercoledì 17 luglio 2013

The Lone (Walker Texas) Ranger

The Lone Ranger


Fonte foto: www.voto10.it


"Viene un momento, Qemosabe, in cui anche 
un uomo buono deve indossare una maschera." 
(Tonto)

"Viene un momento, caro amico, in cui devi mettere
la testa sotto la sabbia, e smetterla 
di sparare minchiate."
(Denny B.) 


Molte volte mi spoglio (buone donne, buone, non strapazzatemi!) di tutta la presunzione, di tutta l'acidità e il livore che mi contraddistinguono da quando ho scoperto che tutte le persone interessanti e geniali che con le loro opere mi avevano emozionato erano sotterrate sotto cumuli di terra. Altre volte parto prematuro, schiaccio sull'acceleratore, e chi c'è in mezzo alla strada o si leva o si leva. E' successo con The Lone Ranger.


"Uomo bianco che scrive sembra incazzato."
Guardando il trailer credevo fosse una stronzata galattica, un Pirata dei Caraibi trapiantato nel selvaggio Far West, con un Johnny Depp che non ci regala più un ruolo ricordabile (scusate ma il termine memorabile non gli si addice, spero mi possa perdonare la brava Valentina Orsini), che conciato così ricorda molto Jack Sparrow, ma non negli occhi, attenzione, e nelle battute che dice, che ci fanno ridere di un riso amaro, riflettuto. Però mi sbagliavo. Perché The Lone Ranger è un film che ha saputo intrattenermi, mi ha divertito (pur trovandolo un cicinin lungo), e non mi ha annoiato come invece temevo che avesse fatto. In America è stato un flop, ma è lontano dall'esserlo, almeno per me, visto che ha centrato in pieno il suo obiettivo, ovvero intrattenere, e ha scongiurato la mia ira, quando dal cinema me ne esco infuriato scagliando parolacce croccanti come popcorn contro lo schermo innocente. 


"L'abbiamo scampata Jac... Tonto, scusa, volevo dire Tonto."
San Francisco. 1933. Un vecchio guardiano indiano di nome Tonto (Johnny Depp) che posa come una statua in un piccolo museo locale incrocia lo sguardo con un bambino appassionato di cowboys mascherato da Lone Ranger, un leggendario giustiziere di cui Tonto gli racconta le rocambolesche avventure che lo hanno portato a cavalcare al suo fianco.



The Lone Ranger aveva tutte le carte in regola per venir fuori come un ottimo film parodia del genere western, ma ripeto non era l'obiettivo principale. E' insolito il cowboy che ama vestirsi da donna. Piacevolmente destabilizzante John Reid (Armie Hammer), all'inizio, con un vestito che ricorda quello di un prete, che risponde alla richiesta di pregare da parte di un gruppo di presbiteriani, affermando avere già la sua Bibba (un libro di legge, qualcosa sui trattati governativi). 


Scena cinematografica dell'anno.
Divertenti le battute di Tonto (John: "Dove l'hai preso quello?" Tonto: "L'ho barattato." John: "Con un morto?" Tonto: "E non mollava."), malinconico il modo convinto con cui continua a dare da mangiare all'uccello morto che ha sopra la testa. Bastardissimo il Butch Cavendish del bravo William Fichtner. Mitica la scena in cui Helena Bonham Carter spara con la sua gamba d'avorio che tutti vogliono toccare. Imponenti e splendidi i paesaggi. E il treno è forse il vero personaggio del film, simboleggiava il futuro all'epoca, ora invece, per i cinefili, è la linea di partenza del cinema, dove tutto ebbe inizio, quando le persone in sala scapparono. Non sarò scappato dal cinema, ma mi sono goduto le recensioni negative dei critici cinematografici ormai, se non alla frutta, al dessert.



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia): 

Titolo originale: The Lone Ranger
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2013
Durata: 149 min
GenereWestern, Avventura, Azione, supereroistico
Regia: Gore Verbinski
Soggetto: Ted Elliott, Terry Rossio, Justin Haythe
Sceneggiatura: Ted Elliott, Terry Rossio, Justin Haythe
Produttore: Gore Verbinski, Jerry Bruckheimer
Produttore esecutivo: Johnny Depp, Eric Ellenbogen, Ted Elliott, Eric McLeod, Chad Oman, Terry Rossio, Mike Stenson
Distribuzione (Italia): Walt Disney Studios Motion Pictures
Effetti speciali: Industrial Light & Magic, Creature Effects, Gentle Giant Studios, Lidar Services, Moving Picture Company

Interpreti e personaggi:
Johnny Depp: Tonto
Armie Hammer: John Reid/Il ranger solitario
Helena Bonham Carter: Red
Tom Wilkinson: Latham Cole
William Fichtner: Butch Cavendish
Barry Pepper: capitano Jay Fuller
Ruth Wilson: Rebecca Reid
James Badge Dale: Dan Reid
Mason Cook: Will
James Frain: Peter
Harry Treadaway: Frank
JD Cullum: Wendell
Saginaw Grant: capo Big Bear

Doppiatori italiani:
Fabio Boccanera: Tonto
Gianfranco Miranda: John Reid/Il ranger solitario
Claudia Razzi: Red
Franco Zucca: Latham Cole
Rodolfo Bianchi: Butch Cavendish
Stefano Benassi: capitano Jay Fuller
Giuppy Izzo: Rebecca Reid
Alessio Cigliano: Dan Reid
Francesco Venditti: Frank
Luigi Scribani: Wendell
Giorgio Lopez: capo Big Bear

Denny B.



6 commenti:

  1. Sono contenta sia piaciuto anche a te!!
    Non sarà un film memorabile ma, che cavolo, intrattiene eccome ^__*

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    1. Io stavo già affilando i coltelli pregustandomi un bel massacro, invece li ho dovuti mettere da parte, con piacere però :) Li ho usati per un altro film del caiser di cui parlo la prossima settimana.

      Comunque ho appena finito di vedere Shakespeare a colazione ;)

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  2. Anche io mi aspettavo una delusione, e invece si è rivelato un ottimo film d'intrattenimento nello stile del caro Indiana Jones.
    Promosso!

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    1. Bene o male tutti ci aspettavamo una delusione, forse perché influenzati dal fatto che in USA è stato un flop.

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  3. Eccomiiiiiiiiii ma sì che ti perdono!!! Caro Denny ormai ti voglio troppo bene, certo con Johnny potresti compromettere il tutto eh...(scherzo). Mi piace immaginarmi questi criticoni al dessert, splendida e gustosa immagine. Il treno sì, così come gli occhi di Tonto, la sua indole al baratto. Drammatico e strambo. Ma più drammatico. Grazie per avermi citata nella tua recensione, un onore per me. ;-)

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    1. Pur piacendoti Depp e la Portman anche io ti voglio troppo bene :)
      Io non ho capito tutto questo criticare l'uccello in testa. Per me è un'immagine drammatica. Pure il barattto, non ci avevo fatto caso subito. Dici bene: drammatico e strambo è la definizione giusta per questo film.
      Figurati, comunque. Non sarà mica l'ultima volta che ti citerò ;)

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