venerdì 29 novembre 2013

Il cavaliere oscuro - Il ritorno del Menga

Il cavaliere oscuro - Il ritorno


½

Che il coro intoni la Nona di Beethoven, che i coriandoli cadano dal cielo festosi, che  i polmoni si riempiano bene d'aria per poter far uscire dalla gola un Alleluja liberatorio: le recensioni sui bat-movie sono finite. Chiudiamo in bellezza, direte voi. No, chiudiamo con un'ulcera perforante, dico io, perché questo film è un'autocelebrazione ad minchiam del regista che mi ha regalato Insomnia

"E così non ti piace questo film? Male, molto male."
Il miliardario Bruce Wayne (Christian Bale) dopo essersi preso la colpa della morte del procuratore distrettuale Harvey Dent ha attaccato al chiodo il suo costume chiudendosi in un'ala della sua tenuta, distrutto dal dolore per la perdita della sua ragazza. Solo l'arrivo di Bane (Tom Hardy), un mercenario terrorista, lo smuoverà dal suo torpore facendolo tornare in azione dietro il simbolo di Batman, e una bellissima donna, che si fa chiamare Catwoman (Anne Hathaway), saprà essere dopo alcuni scontri un prezioso alleato.
  
Le parole in questo caso sono superflue.
Il cavaliere oscuro - il ritorno è un film improvvisato: immagino Nolan e suo fratello alla scrivania ubriachi di Fernet Branca (chi ha visto il film, sa) che imbrattano la carta con una sceneggiatura da prendo-per-il-culo-lo-spettatore-tanto-non-capisce-una-mazza.  Un film che ho guardato la prima volta con grandi aspettative tutte puntualmente disfatte da situazioni imbarazzanti, dialoghi da dopo-sbornia, alcune azioni spettacolari che superano la linea continua della strada tantrica, filosofica e realistica su cui Nolan aveva condotto la sua bat-mobile cinematografica e si sfracellano contro un muro di idiozie e bestemmie. 


"Niente da fare. Manco sta volta si è accorto che ho recitato anche
io. Sono incazzato bianco."
Ciò che non manca a Batman è l'evil-parterre. Basterebbe solo citare Joker, personaggio che non invecchia, come il vino; per fortuna Nolan non ha attuato una campagna "Il nuovo Joker potresti essere tu" (con tanto di manifesto dello Zio Sam con indice puntato) perché dopo Heath Ledger c'è solo la fuffa fuffosa, e i casting non si sarebbero conclusi manco nel 2025. Allora perché ha scelto come controparte di Batman una montagna di muscoli pelata come Claudio Bisio con una museruola al posto della bocca, che quando parla sembra uno di quei maniaci degli horror movie americani, che è il terrore di Gotham, che chiude la città come una casa di (dis)piacere e poi viene - spoiler - ucciso dopo aver pianto come un cucciolo di panda per la sua amata, la cui vera identità si capisce da quando la sua spocchia d'oltralpe viene inquadrata dalla cinepresa. 


"Questa è la foto dell'uomo con cui dovete prendervela
per questa cagata."
Faccio una piccola parentesi prima di continuare, cercherò di essere breve: Batman Begins è la buia e dura iniziazione di Batman, la nascita di un simbolo; Il cavaliere oscuro narra il binomio bene-male, Batman-Joker, facce di una stessa medaglia, è la morale che viene messa a dura prova dalla follia. Il cavaliere oscuro - il ritorno poteva narrare qualcosa di veramente figo, ovvero l'ossessione per Batman. Il ruolo di cattivo poteva essere affidato all'Enigmista, che, con intelligenti e diabolici enigmi, metteva in pericolo la vita di tutti gli abitanti di Gotham, al fine di liberarsi della sua ossessione. D'altronde già molti vigilanti tentano di imitarlo, si poteva pigiare il pedale su questo fatto, macchiare la sua unicità, insomma qualcos'altro si poteva fare.


"E digiamolo, Alfred. Sto film è una merda."
"Ha proprio ragione, signorino Bruce."
Se da una parte Nolan tira fuori dal cilindro una scena come quella dello stadio, con il bambino che canta nel silenzio patriotico l'inno a stelle e strisce prima dell'azione esplosiva di Bane, dall'altra tira giù un bestemmione con Alfred che abbandona il signorino Bruce. Già nella vita non ci sono sicurezze, almeno nella fantasia lasciatemele: come so che Gregory House non sarà mai felice, so anche che Alfred sarà sempre al fianco del signor Wayne finché le ali nere non lo porteranno in altri lidi. Come se non bastasse - spoiler - lo fa piangere sulla tomba come una bimbominkia qualsiasi alla notizia che il suo cantante preferito si è tagliato i capelli, per non parlare del finale più buonista degli ultimi anni, nessuno muore più in pace manco nei film, Batman poteva finalmente diventare un simbolo, invece no, Nolan doveva ficcarci quella scena fiorentina illuminata dal sole nostrano in cui dopo aver ordinato il suo Fernet Branca vede il suo signorino al tavolo con la bella Selina Kyle - l'alcol non lo regge più come una volta - o quando Robin Blake trova la bat-caverna perché lui aveva capito fin da subito che Bruce Wayne era Batman, quegli occhi sofferenti da bambino orfano sono inconfondibili, ci penserà lui d'ora in poi a vigilare su Gotham. Ma mi faccia il piacere.  

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Dark Knight Rises
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2012
Durata: 165 min
Genereazione, crimine, thriller[1]
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Christopher Nolan, David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger
Sceneggiatura: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Produttore: Christopher Nolan, Emma Thomas, Charles Roven
Produttore esecutivo: Kevin De La Noy, Benjamin Melniker, Thomas Tull, Michael E. Uslan
Casa di produzione: DC Entertainment, Legendary Pictures, Syncopy Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Effetti speciali: John J. Downey, Ronald D. Goldstein, Roland Loew, Tom Pahk, Leo Leoncio Solis
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Nathan Crowley, Kevin Kavanaugh
Costumi: Lindy Hemming

Interpreti e personaggi:
Christian Bale: Bruce Wayne/Batman
Michael Caine: Alfred Pennyworth
Gary Oldman: James Gordon
Anne Hathaway: Selina Kyle
Tom Hardy: Bane
Marion Cotillard: Miranda Tate/Talia al Ghul
Joseph Gordon-Levitt: Robin John Blake
Morgan Freeman: Lucius Fox
Nestor Carbonell: Anthony Garcia
Matthew Modine: Peter Foley
Alon Aboutboul: Leonid Pavel
Ben Mendelsohn: John Daggett
Burn Gorman: Phillip Stryver
Daniel Sunjata: Jones
Josh Stewart: Barsad
Cillian Murphy: Jonathan Crane
Liam Neeson: Ra's al Ghul
Josh Pence: Ra's al Ghul (giovane)
India Wadsworth: Mrs. al Ghul
Juno Temple: Jen
John Nolan: Douglas Fredricks
Tomas Arana: Avvocato
Tom Conti: Detenuto
William Devane: Presidente
Christopher Judge: Scagnozzo

Doppiatori italiani:
Claudio Santamaria: Bruce Wayne/Batman
Dario Penne: Alfred Pennyworth
Angelo Maggi: James Gordon
Domitilla D'Amico: Selina Kyle
Filippo Timi: Bane
Claudia Catani: Miranda Tate
Andrea Mete: Robin John Blake
Ugo Maria Morosi: Lucius Fox
Roberto Gammino: Anthony Garcia
Antonio Sanna: Peter Foley
Radislav Gillonsky: Leonid Pavel
Franco Mannella: John Daggett
Massimiliano Manfredi: Philip Stryver
Simone Mori: Jones
Marco Vivio : Barsad
Simone D'Andrea: Jonathan Crane
Alessandro Rossi: Ra's al Ghul
Rossa Caputo: Jen
Rodolfo Bianchi: Avvocato
Carlo Cosolo: Detenuto
Omero Antonutti: Detenuto cieco
Michele Gammino: Presidente

Denny B.


9 commenti:

  1. A parte che come soundtrack ci vorrebbe la terza, di sinfonia, visto lo sforzo che hai fatto....
    E poi: "....ha attaccato al chiodo il suo costume chiudendosi in un'ALA...." Molto LOLLONE involontario.. :D
    Però, stilisticamente, hai davvero chiuso in bellezza..

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  2. Ahahah non ci avevo fatto caso a quel pezzo ;)
    Ho chiuso meglio di Nolan?
    Grazie, comunque.
    Credo che per un po' non vorrò più sentir parlare di Batman, almeno fino a quando non giocherò a Batman Arkham Origins.

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  3. Ciccio: chiudere meglio di Cristoffo il gaglioffo mica ci voleva l'eroismo di chiudere una scolaresca d'infanti in un pulmino ad un km da 12 megatoni in esplosione! ;P

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    1. Con queste uscite mi fai morire. Dove ti usciranno mai...

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    2. dalla Robin-caverna. hai presente verso la fine di stà schifezza?

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    3. O.O
      Sei Robin?
      Voglio poi un autografo ;)

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  4. Tutto sommato a me è piaciuto. Uno script vergognoso pieno di falle ma una regia magistrale che salva il film in corner.
    A darmi fastidio non è stato il 'mancato realismo' che dici te, anche perché se credo a un tizio che si veste da pipistrello e che va a menare i cattivi posso credere pure a questo e ad altro. Mi ha infastidito il discorso che Batman fa a Gordon verso la fine, quello che dice che tutti possono essere eroi. Com'è che dopo due film che hanno dato due massime che descrivono l'assolutezza (quasi fascista) del Bat ["Non è quello che sono, ma quello che faccio che mi qualifica" e "Io non indosso imbottiture da hockey..."] qui tutto viene ripiegato in fretta e furia a quella maniera?

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    1. Io salvo solo Anne Hathaway e la scena allo stadio.
      La scena verso la fine che dici tu è fatta apposta per far scendere una lacrimuccia.
      Aggiungo al tuo discorso l'idea che avrei proposto: l'ossessione per Batman. Se Nolan avesse messo un Enigmista sai che figata veniva fuori?

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    2. Dipende, perché sarebbe venuta fuori l'ideale copia.carbone del Joker a un certo punto. Un villain più muscolare come Bane era l'ideale... ma 'sticazzo, alla fine.

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