venerdì 10 gennaio 2014

The Butler - Il buonismo alla Casa Bianca

The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

½

C'è un'altra tradizione che si rinnova nel Paese che esporta la democrazia con il piombo che non vi ho ancora detto: quasi ogni anno esce un film celebrante la sacra bandiera a stelle e strisce che sventola nell'aria calda e lussureggiante del periodo cinematografico più importante e festaiolo. L'anno scorso è toccato a Lincoln (e Argo, anche se in maniera diversa), ora tocca invece a The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca diretto da Lee Daniels che narra la storia di Eugen Allen (nel film cambiato in Cecil Gaines), interpretato da Forest Whitaker, maggiordomo alla Casa Bianca dal 1956 al 1986 a servizio di ben sette presidenti degli Stati Uniti d'America e il cui cast va da Oprah Winfrey a Robin Williams, da Jane Fonda a John Cusack, da Cuba Gooding Jr. a Vanessa Redgrave e tanti altri ancora; mi auguro solo che non faccia incetta di nomination agli Oscar, ma ho dei seri dubbi in merito. 

"Dai presidenti degli Stati Uniti a Denny B. Storia di un
maggiordomo scalognato."
Cecil Gaines (Forest Whitaker) è solo un bambino quando il padrone della piantagione di cotone in cui lavora, violenta sua madre e uccide suo padre, e viene nominato "negro di casa" servendo e impegnandosi fino alla maggiore età, momento in cui decide di andare a cercare un impiego altrove. Dopo aver lavorato in un grande hotel di lusso, e aver sposato Gloria (Oprah Winfrey), da cui ha avuto due figli, viene contattato per un colloquio alla Casa Bianca dove viene impiegato come maggiordomo. Celil lavorerà, servirà rispettosamente e dignitosamente i bianchi per più di trent'anni mentre suo figlio maggiore lotterà per l'ottenimento dei diritti civili per la gente di colore.

"Sapevo che non gli sarebbe piaciuto. Mo' ce gonfia."
The Butler è così patriottico, talmente intriso di melenso buonismo che potrebbe averlo diretto Spielberg. E' il classico film americano volutamente fatto per piacere, per far scendere una lacrima tra una scena inzuppata nella melassa e l'altra con sottofondo musicale forzatamente epicizzante. Si muovono in questo tiramigiù le sette caricature dei presidenti americani: Robin Williams svolge bene il suo compito nella parte di Eisenhower con il frontone e i capelli biondo paglierino sembrava più Sy Parrish di One Hour Photo, senza ciuffo posticcio però; James Marsden è un J. F. Kennedy con l'acne giovanile, veramente inadatto per il ruolo; di Johnson (Liev Schreiber) ricordo solo lui sulla tazza del cesso; il Nixon di Kusack è forse quello che ricordo con più piacere; e per quanto riguarda la presidenza Reagan non posso non citare la fascinosa Jane Fonda nella parte di Nancy Reagan. 

La resurrezione di Raimondo Vianello.
Forest Whitaker è bravo, a un certo punto però zoppica peggio del buon Gregory House e la sua bocca prende una piega jokeresca quasi insopportabile, e l'unica sorpresa all'interno del film la riserva la conduttrice di successo Oprah Winfrey che non sfigura affatto in un cast di attori. 
Insomma, l'anno nuovo si apre con film, prima American Hustle, poi The Butler, poi l'inesplicabile fiera della zombie-poracceria de Il grande Match, che zoppicano sul filo dello scrollio di testa accompagnato da mah-andiamo-male-proprio-male.


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Butler
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2013
Durata: 113 min
Generebiografico, drammatico, politico
Regia: Lee Daniels
Soggetto: Wil Haygood (articolo A Butler Well Served by This Election)
Sceneggiatura: Lee Daniels, Danny Strong
Produttore: Lee Daniels, Cassian Elwes, Buddy Patrick, Laura Ziskin
Produttore esecutivo: Danny Strong, Michael Finley, Len Blavatnik, James T. Bruce IV, Elizabeth Destro, Aviv Giladi, Adonis Hadjiantonas, Vince Holden, Brett Johnson, Sheila Johnson, Jordan Kessler, Adam Merims, David Ranes, Matthew Salloway, Hilary Shor, Earl W. Stafford, R. Bryan Wright
Casa di produzione: Laura Ziskin Productions, Salloway Rubenstein Productions, Windy Hill Pictures
Distribuzione (Italia): Videa CDE
Fotografia: Andrew Dunn
Montaggio: Joe Klotz
Effetti speciali: Edward Joubert
Musiche: Rodrigo Leão
Scenografia: Tim Galvin
Costumi: Ruth E. Carter
Trucco: LeDiedra Richard-Baldwin, Kellie Robinson

Interpreti e personaggi:
Forest Whitaker: Cecil Gaines
Alex Pettyfer: Thomas Westfall
John Cusack: Richard Nixon
Robin Williams: Dwight Eisenhower
Terrence Howard: Howard
James Marsden: John F. Kennedy
Alan Rickman: Ronald Reagan
Liev Schreiber: Lyndon B. Johnson
Melissa Leo: Mamie Eisenhower
Minka Kelly: Jackie Kennedy
Jane Fonda: Nancy Reagan
Cuba Gooding Jr.: Carter Wilson
Jesse Williams: Reverendo James Lawson
Vanessa Redgrave: Annabeth Westfall
Mariah Carey: Hattie Pearl
David Oyelowo: Louis Gaines
Lenny Kravitz: James Holloway
Oprah Winfrey: Gloria Gaines
Nelsan Ellis: Martin Luther King Jr.
Dana Michelle Gourrier: Helen Holloway
James DuMont: Sherman Adams
Aml Ameen: Cecil Gaines da giovane
Colin Walker: John Ehrlichman
Adriane Lennox: Gina
Elijah Kelly: Charlie Gaines
Yaya Alafia: Carol Hammie
Michael Rainey: Cecil Gaines a 8 anni
Alex Manette: H.R. Haldeman
David Banner: Earl Gaines
Colman Domingo: Freddie Fallows
Orlando Eric Street: Presidente Barack Obama
Clarence Williams III: Maynard
Stephen Rider: Stephen W. Rochon
John P. Fertitta: Jenkins
Jim Gleason: R.D. Warner
Mo McRae: Eldridge Huggins
Nealla Gordon: Senatrice Kassebaum

Doppiatori italiani:
Paolo Marchese: Cecil Gaines
Marco Vivio: Thomas Westfall + Stephen W. Rochon
Massimo Rossi: Richard Nixon
Carlo Valli: Dwight Eisenhower
Andrea Lavagnino: Howard
Francesco Prando: John F. Kennedy
Dario Penne: Ronald Reagan
Pino Insegno: Lyndon B. Johnson
Francesca Fiorentini: Jackie Kennedy
Maria Pia Di Meo: Nancy Reagan
Fabio Boccanera: Carter Wilson
Edoardo Stoppacciaro: Reverendo James Lawson
Paila Pavese: Annabeth Westfall
Simone Crisari: Louis Gaines
Alessandro Quarta: James Holloway
Laura Romano: Gloria Gaines
Alessandra Cassioli: Helen Holloway
Francesco Bulckaen: Martin Luther King Jr.
Roberto Stocchi: Sherman Adams
Andrea Mete: Cecil Gaines da giovane
Anna Cugini: Gina
Gabriele Patriarca: Charlie Gaines
Chiara Gioncardi: Carol Hammie
Enrico Di Troia: H.R. Aldeman
Alberto Angrisano: Earl Gaines
Roberto Draghetti: Freddie Fallows
Fabrizio Temperini: Maynard
Stefano De Sando: Jenkins
Saverio Indrio: R.D. Warner
Riccardo Niseem Onorato: Eldridge Huggins
Roberta Pellini: Senatrice Kassebaum
Graziella Polesinanti: Anziana Cliente
Oliviero Dinelli: Giudice

Denny B.








3 commenti:

  1. Voleva vederlo la mia ragazza, ma di polpettoni in salsa yankee sono stufo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una schifezza patriottica che non è stata cagata manco dall'Academy.

      Elimina