lunedì 19 gennaio 2015

American Sniper

American Sniper

★★★½

Chris Kyle (Bradley Cooper) è un uomo del Texas che dopo aver assistito in televisione agli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998 in alcuni paesi africani, decide di arruolarsi nel Navy SEAL, e durante l'addestramento conosce Taya (Sienna Miller), che diventerà sua moglie. Essendosi distino per le sue doti da cecchino viene inviato in missione in Iraq per proteggere i suoi commilitoni. Ben presto diventerà una leggenda tanto che i miliziani iracheni gli mettono sulla testa una taglia di 180.000 dollari. Ma non puoi andare in guerra senza riportare a casa delle ferite; che siano fisiche o mentali non ha importanza. 



In origine il film avrebbe dovuto essere diretto da Steven Spielberg: già potevamo immaginare di vedere la bandiera americana sventolare in ogni maledetta inquadratura. Avremmo assistito a un polpettone indigesto di retorica americana, invece per nostra fortuna la regia è andata nelle mani sapienti di Clint Eastwood, un uomo di 84 anni che se ne esce con un film nuovo ogni anno, volando di genere in genere con la leggerezza di una farfalla e la saggezza di una formica, e che ha ormai una padronanza del mezzo cinematografico assolutamente invidiabile. 



American Sniper non è un film che si prende l'impegno di criticare la guerra in Iraq. E' un american movie diretto da un uomo che non ha mai fatto mistero delle sue idee politiche, ma vogliamo stare qui a parlare del credo politico di Clint Eastwood, oppure parliamo del suo ultimo lavoro? Preferirei quest'ultima se a voi non dispiace. American Sniper è un film sulla storia di un uomo divenuto suo malgrado una leggenda - il più letale cecchino della storia degli Stati Uniti - svolgendo il suo lavoro di soldato, giusto o sbagliato che sia. Per i suoi compagni d'armi Chris Kyle è un mito. Se non fosse stato per lui, che sui tetti o dentro gli appartamenti in disuso, copriva le spalle ai soldati impegnati nelle ricognizioni, essi sarebbero presto tornati in patria in una bara avvolta nella bandiera a stelle e strisce. E' il ritratto nudo e crudo di un uomo tipicamente americano che crede nel suo paese, che viene acclamato come un eroe quando lui non si sente di aver fatto alcuna azione eroica bensì solo e soltanto il suo lavoro. Non possiamo permetterci noi di negare la storia, figuriamoci Clint Eastwood oggi oggetto dei più aspri e gratuiti insulti della critica sinistrorsa italiana.  



Ci sono tre tipi di persone: le pecore ovvero chi crede che il male non esiste e non può arrivare sulla soglia di casa propria; i lupi, che fanno del male e minacciano la pace; e infine i cani da pastore, che scacciano i lupi e proteggono le persone che amano. Chris Kyle è un cane da pastore. Un uomo che non si pente affatto delle sue 160 uccisioni. Ha difeso i suoi compagni, onorato la sua patria e il suo unico rimpianto è rappresentato dai soldati che non è riuscito a salvare. 



L'interpretazione di Bradley Cooper finora è la migliore del suo percorso lavorativo seppur sia stato scelto più per la leggera somiglianza con il vero Chris Kyle che per le sue buone doti di attore. Se American Sniper non fosse stato tratto da una storia vera si sarebbe optato per un attore migliore, come ad esempio Mark Wahlberg o Ethan Hawke, in grado forse di dare più sfumature a un personaggio non intrappolato nella trama reale della vita. Le scene di guerra sono tecnicamente ineccepibili e di impatto e vengono inframmezzate, soprattutto nella prima parte, dall'estenuante arruolamento militare e dalla storia d'amore con la donna che diventerà sua moglie. 



Avrei gradito una maggiore caratterizzazione dei personaggi secondari, ma tale mancanza credo sia voluta: non si vuole che lo spettatore finisca per affezionarsi ai soldati perché presto o tardi quella pallottola con il loro nome scritto sopra - da citare quel proiettile di Kyle a rallentatore -  farà scoppiare le loro teste in una rosa di sangue. Si preferisce focalizzarsi su Chris Kyle e la moglie Taya, sul loro rapporto che sopravvive alla guerra e al logoramento mentale di un uomo, una leggenda, che si ritrova seduto sulla poltrona a fissare con sguardo provato lo schermo nero del televisore mentre in sottofondo udiamo gli spari e il rumore prodotto dagli elicotteri che riempiono la sua mente. Un'immagine potentissima. Dalla guerra non se ne esce neanche stando protetto dietro le quattro mura di casa. La guerra non produce eroi o leggende - sono gli stessi uomini che ne alimentano la fama - ma solo e soltanto vittime. Che sia un bambino a cui una donna gli ha messo tra le mani una granata da lanciare contro un convoglio americano, che sia la stessa donna che raccoglie la granata caduta dalle mani del bambino ucciso con precisione da Kyle, che sia lo stesso Kyle che dopo anni dal suo ritorno a casa ancora tiene in mano una pistola con cui minaccia seppur solo per gioco la sua solare moglie, non importa, perché sono tutti delle vittime. E noi con loro. 



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):


Titolo originale: American Sniper
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2014
Durata: 132 min
Generebiografico, guerra, drammatico
Regia: Clint Eastwood
Soggetto: Chris Kyle, Scott McEwen, James Defelice
Sceneggiatura: Jason Hall
Produttore: Clint Eastwood, Bradley Cooper, Andrew Lazar, Robert Lorenz, Peter Morgan
Produttore esecutivo: Tim Moore, Jason Hall, Sheroum Kim, Bruce Berman
Casa di produzione: Warner Bros., 22 & Indiana Pictures, Mad Chance Productions, Malpaso Productions, Paragon Studios, Village Roadshow Pictures
Distribuzione (Italia) : Warner Bros.
Fotografia: Tom Stern
Montaggio: Joel Cox, Gary D. Roach
Scenografia: Charisse Cardenas, James J. Murakami

Interpreti e personaggi:
Bradley Cooper: Chris Kyle
Sienna Miller: Taya Renae Kyle
Kyle Gallner: Winston
Max Charles: Colton Kyle
Luke Grimes: Marc Lee
Sam Jaeger: Capitano Martens
Jake McDorman: Ryan Job
Cory Hardrict: "D" Dandridge
Navid Negahban: Sceicco Al-Obeidi
Brian Hallisay: Capitano Gillespie
Eric Close: agente DIA Snead
Eric Ladin: Squirrel
Keir O'Donnell: Jeff Kyle
Jonathan Groff: Reduce Mads
Luis Jose Lopez: Sanchez

Doppiatori italiani:
Christian Iansante: Chris Kyle
Selvaggia Quattrini: Taya Renae Kyle
Edoardo Stoppacciaro: Marc Lee
Nanni Baldini: "D" Dandridge
Raffaele Carpentieri: Sanchez
Andrea Mete: "Bombarda"
Stefano Broccoletti: Reduce Mads

Denny B.

2 commenti:

  1. Finalmente uno non ci ha visto un inno all'americanismo! Grande!
    Un film molto umano, com'è solito da Clint, ma che però è riuscito a colpirmi solo a metà. Ho percepito una sorta di distanza, come se ci fosse qualcosa che non andava durante la visione - ma non so ancora cosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è paragonabile ai suoi lavori precedenti, però impressiona e resta nella mente. E coloro che c'hanno visto un inno all'americanismo andassero a piantare bulbi oculari sulla faccia del Ciclope.

      Elimina