martedì 18 agosto 2015

NOTTE HORROR 2015: SUSPIRIA (1977)


★★★★

Ritorna la Notte Horror anche quest'estate gentilmente offerta dalla congrega di blogger più attiva della blogosfera. Nei precedenti appuntamenti in cui il caro pubblico non avrà di certo negato la sua cieca partecipazione abbiamo avuto i contributi dei blog Montecristo (Il conte Dracula), Solaris (La mosca), Director's Cult (The Wicker Man), Non c'è paragone (Cujo), White Russian (Candyman), In Central Perk (Hellraiser), Recensioni Ribelli (La covata malefica), Mari's Red Room (Buio Omega),  La fabbrica dei sogni (Big Bad Wolvese di Delicatamente perfido che alle 21 ci ha parlato di Cimitero vivente. Ora, alle 23 in punto, la palla passa a me: ho deciso di parlarvi di uno dei classici dell'horror che tutti voi avrete visto più volte mentre per il sottoscritto è stata la prima deliziosa inquietante volta: Suspiria di Dario Argento

"Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22:45 ora locale...". La voce fuori campo dello stesso Argento ci invita al suo Suspiria, spettacolo che promette visoni di pelle d'oca e notti rigorosamente in bianco. 

Ciò che mi ha inizialmente estasiato è stata la luce. "Da dove viene? E' surreale. Sembra un'aurora boreale impazzita" mi dicevo. Appena la protagonista Susy arriva di fronte alla scuola di ballo dove una ragazza, sconvolta, sulla soglia della porta parla con qualcuno all'interno prima di scappare sotto la pioggia attraversando un bosco tagliato dalle luci, sono stato immerso irreparabilmente in Suspiria. Con un mistero - cosa avrà detto la ragazza? perché è fuggita? cosa l'ha spaventata a morte? - Argento vi intriga spingendovi alla visione di quello che è a tutti gli effetti uno dei film horror per eccellenza. 

L'uso dei colori e della luce irreale, verde, blu, rossa, gialla, che giunge dalle direzione più impensabili, dei piani sequenza, gli omicidi diretti che sono frutto sia di un artigianato maturato unito al guizzo estetico, come il primo della ragazza impiccata con il cavo e quello ambientato nella piazza talmente vasta da provocarvi un attacco di agorafobia, sia frutto di un'intuizione che lascia il segno sull'attrice mal capitata come è successo girando il tremendo omicidio del fili di ferro, il tutto accompagnato dalla stupefacente colonna sonora dei Goblin rende Suspiria un tendaggio magistralmente cucito con l'ago dell'inquietudine. 

Dario Argento, fondendo l'espressionismo con il barocco, fa pura arte senza rendersene neanche conto, probabilmente. L'occhio viene travolto da colori incredibilmente accesi, da scenografie evocative (il condominio dove avviene il primo omicidio girato alla perfezione, la scuola di ballo con quei corridoi alla Shining e quella piazza enorme in cui il cieco è smarrito e alla mercé degli spiriti maligni) e da luci che riempiono la scena all'improvviso come api in cerca dell'alveare - merito sicuramente anche del direttore della fotografia Luciano Tovoli. Se per molti conoscitori e critici onesti del cinema argentiano i difetti dei suoi film sono le sceneggiature-groviera e i finali non sempre all'altezza di quanto visto precedentemente - è mia intenzione recuperare almeno tutta la sua produzione cinematografica pre-Opera, film che segna, a detta di tutti, la fine del genio di Dario Argento - il suo Suspiria, alla cui base troviamo una sceneggiatura semplice che più semplice non si può (ballerina va in una celebre scuola di danza che scopre poi essere gestita da streghe), ha il giusto finale raggiunto dopo un'escalation di ansia mista a un'inquietudine che non vi abbandonerà una volta che saranno comparsi i titoli di coda e ne vorrete dell'altra perché la paura, in fondo in fondo, resta una delle emozioni che più cerchiamo di vivere. Almeno davanti allo schermo. 

Ecco la particolare guida alla Notte Horror 2015 così da non perdervi gli appuntamenti successivi: 


10 commenti:

  1. Uno dei migliori film di Argento, senza se e senza ma.
    Affascinante ed evocativo.

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  2. Per me il miglior film di Dario Argento, anche più di Profondo Rosso, che è molto più cult rispetto a Suspiria ma per me non è più bello. Le musiche dei Goblin poi pazzesche!!!

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    1. Ammetto di non aver mai visto quel cult, ma come ho detto, recupererò quasi tutto di Argento.

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  3. Tu garda, l'altro ieri ho visto in tv "Il cartaio" e... beh... mi viene proprio da chiedere cosa diamine sia successo al povero Dario. E se ripenso a "Dracula 3D" mi viene ancora il dubbio che la paternità di questo film sia proprio sua...

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    1. De Il cartaio ne ho sentite di ogni. Per farsi quattro risate magari è perfetto.

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  4. Il Dario Argento dei bei tempi che furono...

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  5. La forza di questo film è la tensione che si sviluppa da ciò che non si vede.. Argento è sempre stato un maestro nel far emergere le nostre paure interiori.

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    1. Fa proprio paura Suspiria. Quel che dici tu lo si vede bene anche nel momento in cui la prima vittima si avvicina alla finestra timorosa: non si vede nulla, ma quanto rimaniamo in tensione?

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