martedì 11 agosto 2015

Predestination (2014)

★★★

Un agente temporale governativo di cui non sappiamo il nome (Ethan Hawke) compie dei viaggi nel tempo al fine di catturare un pericolo terrorista battezzato dalla stampa dell'epoca "Frizzie Bomber" che nel 1975 a New York metterà fine a migliaia e migliaia di vite. Purtroppo durante una missione l'agente rimane sfigurato e così gli viene impiantata una nuova faccia prima di compiere un'ultima missione. Si ritroverà nuovamente indietro nel tempo, barista in un locale, dove incontrerà il misterioso John (Sarah Snook) che gli racconterà una storia incredibile. Una storia che toccherà molto da vicino l'agente stesso. 

Con quale altro me scrivere questa brevissima recensione (se vi raccontassi troppo rischierei di essere arrestato per il tentato di spoiler) di Predestination? Con quello che sono stato quando avevo otto anni, diligente studioso di scuola elementare che nell'intervallo giocava a Yu-Gi-Oh e registrava le puntate dell'omonimo anime diventando un irritabile cactus qualora apparisse la scritta "smart card assente"? oppure con quell'infognato e sfigato fruitore di videogiochi che ero alle medie o l'aspirante scrittore/poeta degli ultimi anni delle superiori che ogni tempo era buono per vergare segni sulla carta? o meglio scrivere la recensione con quello che sono ora? Un uomo finalmente felice che percorre una via lavorativa ben tracciata con a fianco la donna che attendeva da circa vent'anni, che lo rende ogni giorno l'uomo più felice ed equilibrato che esista, e con cui può essere se stesso, pregi e difetti assortiti in un'unica confezione. Se tornassi indietro nel tempo e incontrassi uno dei me descritti qui sopra quali sarebbero le prime parole? Forse "abbi pazienza, non farti scoraggiare" e poi sicuramente "prendi il primo treno e raggiungila, così da incominciare ad amarvi già da più tempo". E poi un'altra cosa: "sii sempre te stesso". Ed è quello che fa l'agente temporale del film, pur in circostanze e sotto spoglie diverse. 

Tratto da un racconto breve di Robert A. Heinlein, Predestination dei fratelli Michael e Peter Spierig è un solido sci-fi thriller che fa delle interpretazioni dei due attori protagonisti il suo punto di forza tralasciando effetti speciali baracconi che non servono in una pellicola dove la regia, completamente a servizio della sceneggiatura, fa scorrere il nastro di questa storia impressionante e ricca di colpi di scena. 

Dopo aver tentato di fermare "Frizzie Bomber", quest'agente temporale viene gravemente sfigurato. Una volta ritornato alla sede gli viene impiantata una nuova faccia (e da qui in poi avremo Ethan Hawke) e dopo mesi di riabilitazione torna in missione: si ritrova come barista a New York mentre il terrorista imperversa come uno sgradito temporale. Una sera entra nel locale un uomo misterioso dal look un po' androgino, una sorta di Tilda Swinton invecchiata male, il quale scrive sui giornali di Confessioni storie false di dolore e amore con lo pseudonimo di Ragazza Madre, che promette al barista/agente di raccontargli la storia più incredibile che abbia mai sentito. E così sarà. Un racconto intimo - Sara Snook straordinariamente brava - di una donna il cui destino si è accanito rendendola divisa a metà (capirete guardandolo), diversa dalle altre fin dalla nascita. Ed è proprio durante la partita di biliardo, mentre continua a raccontare la sua storia, che ho cominciato a intravedere la complessità della trama imbastita, lasciandomi sfuggire uno scolato "cacchio, è lui". Sarebbe divertente sapere quali sono state le esclamazioni che vi siete lasciati sfuggire nel corso del film. 

Potrei raccontarvi la storia come prova che il film l'abbia visto - perché ci sono certi critici che i film manco fanno la "fatica" di vederli - ma vi dico solo che Predestination è in qualche modo la risposta seria a Looper. Un film di fantascienza che non la butta in caciara e sparatorie, ma che riflette sull'identità di un individuo, sul destino, spesso crudele, e le scelte che si compiono per migliorare se stessi e il mondo che verrà. Senza dubbio una sorpresa cinematografica più che gradita in questa torrida estate. 

1 commento:

  1. Mi ispirava un sacco ma non ho ancora trovato il modo di vederlo. Devo darmi da fare!

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