mercoledì 23 ottobre 2013

Cose nostre - Malofilm

Cose nostre - Malavita

★★

Siete fan di Robert De Niro? Il fatto che Martin Scortese abbia prodotto la pellicola già vi da una certezza della sua buona riuscita? Non conoscete né il regista Luc Besson né il libro da cui è tratto il film e quindi la curiosità vi anima ancora di più? Siete curiosi di rivedere Michelle Pfeiffer sul grande schermo? Andate in brodo di giuggiole al solo udire gangster movie? Vi hanno divertito film quali Terapia e pallottole e Un boss sotto stress? Allora Cose nostre - Malavita è il film che fa per voi. Per tutti gli altri propongo una tranquilla passeggiata nel parco con annesso nutrimento dei piccioni. 

"Non mi aspetto nulla di buono da questa recensione."
Giovanni Manzoni (Robert De Niro) è un ex gangster mafioso che pentitosi ha testimoniato contro i suoi capi. Ora lui e la sua famiglia sono in un programma protezione testimoni dell'FBI e dopo l'ennesima copertura saltata la famiglia Manzoni si ritrova in un piccolo paese della Normandia, assume il cognome Blake e il loro protettore, l'agente Stansfield (Tommy Lee Jones), ordina loro di mantenere un basso profilo e di integrarsi con la gente del luogo, così da evitare l'ennesimo cambio di identità e di città. Ma abituarsi a una nuova vita non è mai facile, e le abitudini mafiose non si cancellano con un'identità nuova di zecca. 

"E se appendessi i copioni al chiodo e mi dessi al baseball?"
Cose nostre - Malavita è un tentativo maldestro e poco riuscito di giocare e scherzare con i gangster movie e i mafia movie come avevano già tentato di fare i film citati all'inizio - sempre con scarsissimi risultati - e come era riuscito magnificamente il creatore di quel gioiello de I SopranoRivedere De Niro nel ruolo del boss depresso che non riesce a mantenere celati i suoi istinti mafiosi è di una tristezza madornale. Se esiste un attore che ha perso la dignità e ha macchiato con decine e decine di film spazzatura i suoi anni d'oro è proprio Robert De Niro. Un uomo che parteciperebbe alla sagra del pistacchio di Bronte in cambio di un paio di bicchieri colmi di vino.  

"Efesto e L'Uomo Torcia mi fanno un baffo. Sono la dea del fuoco."
Rivedere invece Michelle Pfeiffer, la mia dea bionda, nel ruolo di una madre di famiglia che fa esplodere i negozi di alimentari che non gli vanno a genio, è un piacere, anche perché ha scelto di partecipare a un film che, messo a confronto con i suoi ultimi lavori, è un capolavoro. Tommy Lee Jones tolto il gatto morto in testa nel soporifero Lincoln riprende toni duri e risoluti congeniali ai suoi modi rudi e severi. 

"Le facce tipiche degli studenti ogni lunedì mattina."
I due giovani attori danno un tocco tanto giovane alla pellicola quanto anonimo. Dianna Agron (Quinn di Glee) interpreta Bella Blake un'apparente classica bionda cheerleader sciacquetta che non ha paura di rompersi le unghie facendo a botte con chiunque si comporti male con lei e che aspetta il suo principe azzurro. John D'Leo è Warren Blake, un ragazzo che in tre giorni diventa il re incontrastato dello spaccio di sigarette e non della scuola e che sa sempre tutto di tutti, cosa da far impallidire la più attenta delle comari di paese. 

"Altro che baseball: quasi quasi mi metto a fare concorrenza
 a Fabio Volo."
La sceneggiatura firmata da Luc Besson non aggiunge nulla a un genere che solo Scorsese (e De Palma) è in grado di resuscitare in qualsiasi momento. Unico momento del film in cui si ha i brividi sulla pelle è durante la scena del cineforum quando risuonano le note di Rags to Riches di Tony Bennet all'inizio di Quei bravi ragazzi (capolavoro presente nella mia Top 100 e Top 10 film preferiti). Non aspettatevi nulla da Cose nostre - Malavita, tranne una visione disimpegnata e leggera che scadrà nel bah collettivo quando il finale facilone annuncerà i titoli di coda. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):          

Titolo originale: The Family
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Francia
Anno: 2013
Durata 90 min
Generecommedia, azione
Regia: Luc Besson
Soggetto: Tonino Benacquista (romanzo Malavita)
Sceneggiatura: Luc Besson, Michael Caleo
Produttore: Luc Besson, Ryan Kavanaugh, Virginie Silla
Produttore esecutivo: Jason Beckman, Jason Colodne, Martin Scorsese, Tucker Tooley
Casa di produzione: EuropaCorp, Malavita, Relativity Media
Distribuzione (Italia): Eagle Pictures
Fotografia: Thierry Arbogast
Musiche: Evgueni Galperine, Sacha Galperine
Scenografia: Hugues Tissandier
Costumi: Aude Bronson-Howard, Olivier Bériot
Trucco: Christine Domaniecki, Marthe Faucouit, Ronnie Specter

Interpreti e personaggi:
Robert De Niro: Fred Blake / Giovanni Manzoni
Michelle Pfeiffer: Maggie Blake
Tommy Lee Jones: Agente CIA Stansfield
Dianna Agron: Belle Blake
John D'Leo: Warren Blake
Jon Freda: Rocco
Dominic Chianese: Don Mimino
Vincent Pastore: Fat willy
Joseph Perrino: Joey

Doppiatori italiani:
Stefano De Sando: Fred Blake / Giovanni Manzoni
Emanuela Rossi: Maggie Blake
Dario Penne: Agente CIA Stansfield
Valentina Mari: Belle Blake
Manuel Meli: Warren Blake

Denny B.


   


7 commenti:

  1. per ridere della mafia, direi che l'unica pellicola valida resta Jane Austen's Mafia. almeno lì siamo dalle parti del nonsense più sfrenato di Jim Abrahams

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    1. Se riesco lo recupero volentieri, grazie per averlo citato :)

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  2. Non ci provo neppure. Ho sempre detestato Besson, e questo film non mi ispira neanche per sbaglio.

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  3. Eccccallà....O sapevo,O.....

    Bello il momento di metacinema con Quei Bravi Ragazzi....SOB D:

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    1. L'unico momento bello del film.
      Sapevo che non mi sarebbe piaciuto?

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    2. No:. sapevo che quel miserabile poveraccio del Besson non poteva ammucchiare che figurette di palta ulteriori, visti cast e produttori esecutivi....L'avessero lasciato onestamente a decomporsi nella sua gloria ,là nel sottobosco dell'animazione digitale di serie Z come la formica dove stava.

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