mercoledì 24 aprile 2013

C'è uno scrittore Nella casa

Nella casa

★★★½

Questo film è un ficata pazzesca. Scusate il francesismo (tanto il film è francese), ma finalmente un film odierno bello e non una solita cagatina di mosca senz'anima come la Margherita di Cocciante. Poi per chi come me vuole diventare scrittore Nella casa è una chicca imperdibile. Un film apparentemente semplice che non si fregia di tecnicismi inutili, usa solo le parole, la meraviglia e l'enorme potenza delle parole che scatenano un putiferio dietro l'altro, fino al (per me) tragico finale. 
Il cinquantenne Germain (Fabrice Luchini) è un professore di letteratura presso il liceo Gustave Flaubert in una piccola cittadina francese, sposato con Jeanne (Kristin Scott Thomas che gestisce una galleria di arte moderna. Un giorno Germain da come compito a casa quello di raccontare il week-end, nessun tema attira la sua attenzione, troppo sgrammaticati, tranne uno: quello di Claude (Ernst Umhauer), un apparente timido ragazzo molto bravo nelle materie scientifiche. Il suo tema racconta della sua amicizia con Rapha (Bastien Ughetto), un compagno di classe che appartiene a una classica famiglia piccolo borghese apparentemente perfetta. Ma ciò che incuriosisce di più Germain è la fine del tema (continua). Germain affascinato dal ragazzo lo stimola a continuare a scrivere dicendogli che ha un dono e Claude continua a insinuarsi abilmente nella famiglia di Rapha, conoscendo anche i suoi genitori, e settimanalmente consegna al professore le puntate del suo "romanzo" dove emergono pian piano i problemi della famiglia di Rapha. Germain lo incoraggia sempre di più, correggendolo e consigliandolo, fino al drammatico e magnifico finale.

"Se continui a scrivere come Moccia giuro che ti ci metto io
in una casa: sì, ma di cura."
Non conosco la filmografia di Ozon - ma recupererò sicuramente, perché se ha fatto altri film di questo genere merita eccome - io adoro le pellicole incentrate sulla figura dello scrittore che parlano del meraviglioso meccanismo che porta le dita delle mani a pigiare sui tasti della macchina da scrivere, quali Truman Capote - A sangue freddo (con Philip Seymour Hoffman vincitore dell'Oscar), Scoprendo Forrester (con un Sean Connery da Oscar), Il ladro di orchidee e Ruby Sparks, e ora anche Nella casa - tratto dalla piece teatrale El chico de la ultima fila, bellissimo film con un cast di attori, seppur francesi, di tutto rispetto, partendo da Fabrice Luchini passando da Kristin Scott Thomas e arrivando al giovane Ernst Umhauer che se continua a impegnarsi nella recitazione - lasciando stare la scrittura - potrà regalarci altre notevoli interpretazioni.


Nella casa sta a metà tra l'immaginazione e la realtà, vi ritroverete durante la visione del film a essere sì dei voyeur, ma a non riuscire più a distinguere dove inizia la realtà e dove finisce l'immaginazione, perché durante il racconto di Claude vedrete sbucare da dietro la sua schiena il professor Germain che gli parlerà, consigliandoli cosa fare, cosa scrivere e come scriverlo. Germain che è il "Maestro" si ritroverà a essere sia personaggio del racconto sia persona fisica del mondo e sia tutti e due. Claude, personaggio che ricorda Iago e Hedda Gabler, che con i suoi modi affabili e cortesi manipola chi gli sta intorno e non si limita a superare il "Maestro", ma lo distrugge, lo incanta e Germain non si rende conto di nulla, totalmente perso di fronte al talento del giovane ragazzo, al figlio che non ha mai avuto. (Continua)


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Dans la maison
Paese di produzione: Francia
Anno: 2012
Durata: 105 min
Generedrammatico
Regia: François Ozon
Soggetto: Juan Mayorga
Sceneggiatura: François Ozon
Fotografia: Jérôme Alméras
Montaggio: Laure Gardette
Musiche: Philippe Rombi
Scenografia: Pascal Leguellec

Interpreti e personaggi:
Fabrice Luchini: Germain
Ernst Umhauer: Claude Garcia
Kristin Scott Thomas: Jeanne Germain
Emmanuelle Seigner: Esther Artole
Denis Ménochet: Rapha Artole padre
Bastien Ughetto: Rapha Artole figlio
Jean-François Balmer: Il preside del liceo
Yolande Moreau: I gemelli Rosalie e Eugénie

Denny B.



2 commenti:

  1. Visto oggi con la morosa.
    Davvero molto molto bello. Unica cosa: il finale , personalmente, non lo ritengo tragico... agrodolce, più che altro.

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    1. Bello davvero. Una vera chicca per chi vuole diventare scrittore.
      Per me il finale è tragico perché è in libertà quel pazzo di Claude. E il maestro beh hai visto anche tu che fine fa.

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