Io e Te
Fonte foto: blog.screenweek.it |
Io che guardo un film italiano - uscito un anno fa - è come vedere Antonio Cassano sfogliare un libro in una biblioteca. Preparatevi quindi a una pioggia di meteoriti, maremoti e vulcani che erutteranno per giorni e giorni. Dopo dieci anni il regista Premio Oscar Bernardo Bertolucci torna sul grande schermo con un film semplice, senza tante pretese, ma di forte impatto, tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, edito da Einuadi, che non leggerei neanche sotto tortura, e che narra di Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori), un adolescente problematico che va dallo psicologo, ascolta musica da solo durante l'intervallo e non lo si vede mai in compagnia di qualcuno, che, fa credere a sua madre di andare in settimana bianca con la scuola, mentre, carico di provviste scelte attentamente, libri, e con la sola compagnia di un formicaio, si chiude nella cantina del palazzo in cui vive, intenzionato a starci per la durata della gita scolastica. Però una sera il suo "idillio" viene interrotto da Olivia (Tea Falco), sorellastra tossicomane, che in cerca di un posto in cui andare, deciderà di stare con lui, mentre le crisi d'astinenza cominceranno presto a farsi sentire.
Il film scorre bene, può cadere nel cliché che tutti aspettavamo, noi maschi in particolare irrimediabilmente maliziosi, e invece no, tié a tutti noi; la regia è molto buona, la sceneggiatura (scritta in quattro!!) è dimenticabile, ma agli attori va il merito di aver reso la pellicola piacevole. Il giovane Jacopo Olmo Antinori è molto bravo, capace, (un volto da elfo che ne Il signore degli anelli non avrebbe sfigurato) che vuoi dirgli oltre al solito "continua a studiare"? Magari di svegliarsi e provarci con Tea Falco, anch'essa brava, burina al punto giusto, sembra stare su un altro pianeta (forse perché interpretava una drogata?), mi ha ricordato un po' Blake Lively, inoltre prima di accettare qualsiasi ruolo successivo dovrà frequentare un lungo corso di dizione, ché fija mia statte zitta n'attimo perché nun te se po' sentì.
Io e Te lo guardi una volta, magari chiuso in cantina per aumentare l'empatia verso i personaggi, ma quando esci, il sole - se c'è - te lo fa dimenticare subito.
"Ma ti rendi conto? Sono stato chiuso in cantina con quella gnocca e non me la sono fatta?! Sono proprio un adolescente problematico." |
"Infatti mo' me sto zitta, nun te' preoccupà. N'amo a letto insieme poi vedi che nun me fai più chiudere la bocca, a stronzo!" |
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Lingua originale: italiano
Paese di produzione: Italia
Anno: 2012
Durata: 97 min
Genere: drammatico
Regia: Bernardo Bertolucci
Soggetto: Niccolò Ammaniti
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Niccolò Ammaniti, Umberto Contarello, Francesca Marciano
Produttore: Mario Gianani, Lorenzo Mieli
Casa di produzione: Fiction Cinematografica, Medusa Film, Wildside
Distribuzione (Italia): Medusa Film
Fotografia: Fabio Cianchetti
Montaggio: Jacopo Quadri
Musiche: Franco Piersanti
Scenografia: Jean Rabasse
Costumi: Metka Kosak
Interpreti e personaggi:
Jacopo Olmo Antinori: Lorenzo
Tea Falco: Olivia
Sonia Bergamasco: Arianna, la madre
Veronica Lazar: la nonna
Tommaso Ragno: Ferdinando
Pippo Delbono: lo psicologo
Francesca De Martini:la cassiera dell'alimentari
Alessandra Vanzi: professoressa
Denny B.
Sono troppo curiosa ora, uno di quei film tanto osannati dai più ma che alla fine a me lasciano sempre perplessa. Però devo vederlo. Interessante analisi...poi ti farò sapere. ;)
RispondiEliminaAttenderò la tua opinione:) Non proprio un filmone, ma piacevole.
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