venerdì 2 gennaio 2015

I migliori e i peggiori film del 2014 secondo Denny B.



Sacrosanta premessa, che se no escono come funghi i radical chic che cominciano a dire con il ditino puntato "E ma tu non hai visto i film presentati a Cannes e a Venezia, cosa vuoi saperne tu" e bla bla bla. Quindi ve lo dico subito: questi sono i migliori e i peggiori film visti dal sottoscritto. Non ho visto tutte le pellicole uscite ormai l'anno passato, quindi accontentatevi, mia bella gente:


I 10 Peggiori film del 2014 (in ordine rigorosamente casuale, tra virgolette uno stralcio della mia recensione):

Colpa delle stelle  di Josh Boone

"Perché si dovrebbe vedere un film del genere? Per ricordarci di quanto siamo fortunati a non avere il cancro? Che la vita va vissuta nonostante sia ingiusta e paragonabile alla maleodorante massa fecale comunemente detta merda? Ne eravamo già stati informati, grazie per l'ennesima ripetizione".


I due volti di Gennaio di Hossein Amini

"I due volti di Gennaio non è un film vecchio stampo. E' soltanto vecchio e barboso come lo può essere solo uno di quegli anziani che si lamentano delle file alla posta, del freddo in inverno, e del ritardo dei tram ammorbando il loro vicino malcapitato di turno".


Alabama Monroe - Una storia d'amore di Felix Van Groeningen

"Alabama Monroe di Felix Van Groeningenè un film mediocre e così stantio che io, critico cinefilo che si commuove per un nonnulla, non ho versato neanche mezza lacrima. La mia elevata sensibilità si è accorta di essere di fronte a un artefatto di luoghi comuni finalizzati solamente alla lacrima facile".

Monuments Men di George Clooney

"Monuments Men è un mediocre film storico gigioneggiante con attori che non fanno altro che crogiolarsi nel loro status di star e strizzare l'occhio alla telecamera e che di fatto non sono chiamati a interpretare alcun personaggio perché la sceneggiatura è inesistente, non-scritta da Clooney e dal suo amico Grant Heslov che sembra appena uscito dal primo anno del Dams".


Sin City - Una donna per cui uccidere di Frank Miller (e Robert Rodriguez)

"In Sin City - Una donna per cui uccidere non c'è il gusto per le inquadrature, è tutto molto piatto prevedibile e la colpa è da imputare solo all'incompetenza di Frank Miller dietro la macchina da presa. A Rodriguez è stato impedito di fare il suo mestiere. Gli effetti speciali non aiutano gli episodi ad essere accattivanti bensì li appesantiscono con il rischio che gli argini si rompano e inondano di paglia stopposa lo schermo. Il risultato è parecchio svogliato e maldestro".



"Della trilogia de Lo Hobbit non un solo momento verrà ricordato in futuro (solo l'incontro tra Bilbo e Gollum si salverà dal baratro del dimenticatoio) perché è il monumento alla stanchezza artistica di un regista che pare aver barattato il suo talento per talleri sonanti e luccicanti. E' Peter Jackson a essere affetto dalla malattia dell'oro la quale mi ha fatto assistere a una storia di cui non ricorderò assolutamente nulla".


Maleficent di Robert Stromberg

"Maleficent ha mal di schiena se no non si spiega il motivo per cui non cerchi nemmeno di posare lo sguardo sulle alte vette d'intrattenimento che avrebbe potuto raggiungere con la fierezza di un bel paio d'idee [...] ha buoni effetti speciali, ma la sceneggiatura non è sufficiente. Non lo riguarderesti volentieri. Angelina Jolie è sempre pronta ad azzannare lo schermo, ma il film purtroppo la tiene al guinzaglio".


Lo sguardo di Satana - Carrie di Kimberly Peirce

"Non basta l'exploit di sangue e morte verso la fine del film per renderlo dignitoso e classificabile nella categoria horror: Lo sguardo di Satana - Carrie fa parte di quella discarica in cui si riversano i remake totalmente inutili".

- Maps to the Stars di David Cronenberg

"Maps to the Stars vuole essere l'ennesima critica allo star system hollywoodiano fallendo però miseramente a causa di una svogliatezza e sciatteria di fondo che caratterizza l'intera pellicola. Vuoi o non vuoi David Cronenberg riesce sempre a sorprendere, scioccare e far riflettere con la sua poetica, ma in questo caso c'è poco e nulla di suo. E' come se avesse lasciato il pilota automatico acceso senza prima aver deciso la rotta da seguire. Ciò che manca a Maps to the Stars è l'interesse: per il pubblico e prima di tutto per se stesso".


- Nymphomaniac (Vol. I e II) di Lars Trier

"Insomma, dopo averlo visto nella sua interezza posso affermare con totale sicurezza che Nymphomaniac è lo squallore fatto film; una mediocrità repellente e abominevole e non vorrò avere niente a che fare con gli individui che dopo la visione gli affibbieranno con fervore febbricitante il nome di "opera d'arte". Se questo è il cinema del futuro che deve provocare a ogni costo utilizzando il nulla che provochi grandi emozioni se non appunto repulsione e squallore allora mi rifiuto di vedere e partecipare a questo futuro disastroso per un'arte che non accoglierà mai tra le proprie calde braccia la filmografia di questo mediocre sadico nazista arrapato che risponde al nome di Lars Trier".



I 10 Migliori film del 2014 (in ordine rigorosamente casuale, tra virgolette uno stralcio della mia recensione):


The Lego Movie di Phil Lord e Chris Miller

"The Lego Movie è un film fatto col cuore e la mente in assoluta cooperazione e di conseguenza li soddisfa mettendo d'accordo critica e pubblico, cinefili e semplici curiosi. E' ricco di citazioni cinematografiche gustose (Terminator 2Space JamStar WarsMatrix,Austin Powers), personaggi letterari, del mondo fumetti (tra cui tutti spicca un Batman esilarante), e momenti splendidi che abbracciano varie emozioni e sentimenti; [...] Il finale è così inaspettato che la bocca vi cadrà sul pavimento. E lo ripeto: è un film coi LEGO".


12 anni schiavo di Steve McQueen


"Non sviscererà in maniera definitiva il tema della schiavitù e non offrirà un punto di vista differente a riguardo, non sarà originale, ma12 anni schiavo è talmente bello esteticamente, talmente belle sono alcune scene che sono pronto ora a perdonargli alcune mancanze, in fondo la storia è tratta da una biografia scritta e pubblicata dal vero Solomon Northup e Steve McQueen si è limitato a darle vita con la cinepresa: nel bene e nel male".


- Grand Budapest Hotel di Wes Anderson

"Grand Budapest Hotel non è una torta meringata con panna e ciliegie caramellate confezionata apposta per diabetici come potrebbero pensare i detrattori del maestro della geometria cinematografica, ma un autentico rifugio sulle montagne innevate della fantasia eccentrica che non svilisce la realtà come siamo abituati a conoscerla: Wes Anderson ce la mostra da una prospettiva ordinata e pulita e in una veste deliziosa, onirica e soprattutto coerente con quello che è il suo stile da narratore autentico". 


Interstellar di Christopher Nolan

"Immagini potenti, forti, visivamente splendide e/o delicate come la navicella che ruota allontanandosi dalla terra, di kubrickiana memoria (così come i robot somiglianti a dei monoliti), unite a una colonna sonora di Hans Zimmer apprezzabile, una fotografia straordinaria e un montaggio sonoro perfetto come quello di Gravity rendono la visione diInterstellar un'esperienza indimenticabile e rinvigorente".


- Si alza il vento di Hayao Miyazaki

"Si alza il vento è l'autentico e commovente testamento artistico del maestro dell'animazione mondiale Hayao Miyazaki che ha donato all'umanità opere indimenticabili che pongono un preciso e arduo limite per tutti coloro che si avvicinano al mondo che utilizza la fantasia come lente d'ingrandimento per osservare la realtà con l'intento di farne qualcosa di cinematografico [...] Si alza il vento di Hayao Miyazaki è un film magnifico. Ha un solo difetto: è il suo ultimo film".

Nebraska di Alexander Payne

"Nebraska è un malinconico viaggio tra i silenzi del passato che parte da una convinzione tenace che tiene in piedi le deboli gambe di Woody e mi ha ricordato il bellissimo Una storia vera di David Lynch. Il film parla di rivalsa, di rapporti genitore-figlio forti nonostante i muri di parole rudi e decise di Woody e di sua moglie Kate, che ne ha per tutti sopratutto per i morti. Nebraska è un ottimo film, sobrio, con inquadrature semplici senza arzigogoli come la vita tra i covoni di grano e una colonna sonora che accompagna con delicatezza i movimenti dei protagonisti".

-  I segreti di Osage County di John Wells

"I segreti di Osage County è un superbo dramma familiare: un affresco emozionale dalle tinte segrete con un cast assolutamente perfetto. Un film destinato a diventare un classico. Un arazzo che ognuno di noi può finire, dato il finale aperto, cucendo tra loro ipotesi, supposizioni, sogni e speranze".


Gone Girl - L'amore bugiardo di David Fincher

"Gone Girl - L'amore bugiardo è un thriller calibrato, con una fotografia fredda di una tonalità di colore più chiara rispetto a quella di Mystic River, una colonna sonora adeguata, e cupissimo, che descrive il matrimonio per quello che potrebbe essere: una follia di coppia. Per certi versi azzarderei a definirlo una sorta di La guerra dei Roses del XXI secolo. A cosa si arriva per "vivacizzare" il rapporto. E soprattutto: a cosa si arriverà in futuro? Il vero inizio del film sembra essere la sua fine. Per quanto amiate una persona, per quanto condividiate i giorni e le notti, per quanto crediate di averne afferrato ogni brandello della sua personalità, non riuscirete mai a conoscerla veramente. Non sposatevi. Potrebbe esservi fatale".

- The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese

"The Wolf of Wall Street è la commedia sfrenata, sfrontata, esagerata, oscena ed esilarante che Scorsese non vedeva l'ora di girare. Nella sua filmografia mancava proprio una commedia e quale occasione ossimorica migliore di questa - periodo di crisi nera - per far uscire l'adattamento cinematografico della biografia dell'esistente Jordan Belfort, broker finanziario e yuppie degli anni '80 che ha truffato milioni di persone al fine di riempire le sue tasche di verdi dollari americani?"

- Lei di Spike Jonze

"Her di Spike Jonze è un piccolo capolavoro di sentimento incentrato sulle relazioni umane che paiono sempre più scarni ologrammi dell'incapacità comunicativa che ci affligge [...] Her dimostra che è possibile innamorarsi di una persona senza mai vederla. Samantha non ha un corpo (in una scena che ricorda Essere John Malkovich loro cercano di fare l'amore mediante una terza persona), ma è presente più che mai nella vita di Theodore: lo ascolta, lo capisce, ride con lui, lo incita, lo consiglia e compone musiche come fossero fotografie che immortalino i momenti più importanti della loro relazione. E' vero amore perché l'amore significa condividere la propria vita con qualcuno".


La classifica è finita, ancora buon anno e che il cinema sia con tutti voi. Andate pure in pace.

Denny B.






7 commenti:

  1. Alabama Monroe grida vendetta, così come Osage County, verboso e poco coinvolgente, non ci sta proprio tra i migliori.

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    1. Lo sapevo che mi dicevi qualcosa su quella cagata artificiale ;)
      No, Osage County l'ho amato. Spero diventi un classico.

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  2. mettere fra i peggiori "Albama Monroe" e fra i migliori "12 anni schiavo" mi sembra un poco eccessivo :-P

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    1. "Alabama Monroe" è una merda (scusa il francesismo) mentre "12 anni schiavo" è bellissimo; ha delle scene (il canto funebre e il finale, ad esempio) che mi vengono i brividi solo a pensarci.

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  3. direi che i nostri gusti coincidono pochino...io Alabama Monroe non l'ho metabolizzato...forse l'ho visto in un momento sbagliato della mia vita...

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  4. Qualche film non l'ho visto (tipo Alabama Monroe), per il resto mi sembra una buona classifica :)

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  5. Tra i meglio e i peggio ci sono anche film che ho inserito nelle mie classifiche ed altri che ho visto e che da me sono rimasti fuori ma che trovo degnamente collocati :) Speriamo in un 2015 con solo film belli! :D

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