sabato 14 giugno 2014

Sin City: la Babilonia del crimine

Sin City

★★★★

Il film è suddiviso in tre episodi più un intermezzo. In Quel bastardo giallo il poliziotto John Hartigan (Bruce Willis) deve fermare Roark Junior (Nick Stahl), un serial killer pedofilo, nonché figlio del potente senatore Roark, che ha rapito l'undicenne Nancy Callahan. 
In Un duro addio Marv (Mickey Rourke), dopo essere stato a letto con una dea bionda di nome Goldie (Jaime King), l'unica donna della sua vita che l'abbia saputo apprezzare, scopre il suo corpo senza vita, misteriosamente uccisa da qualcuno che vuole incastrare Marv. Questo comincia a indagare spinto dalla sete di vendetta e scoprirà che dietro tutto questo c'è la famiglia più influente di Sin City.
In Un'abbuffata di morte Shellie (Brittany Murphy) è una barista che viene nuovamente importunata dal suo ex compagno Jackie Boy (Benicio del Toro) che viene aggredito dall'attuale compagno della ragazza, Dwight (Clive Owen), disgustato dal suo comportamento. In seguito Jackie Boy e la sua banda si dirigono verso la Città Vecchia, territorio delle prostitute, dove incontreranno un destino fin troppo tagliente.


Non è per nulla semplice cercare di districarsi nella mente noir e sanguigna di quel genio di Frank Miller che ha, tra le altre cose, riscritto le origini di Batman con Batman Anno Uno rivoluzionandone poi la figura con il capolavoro Il ritorno del cavaliere oscuro e che ha stravolto il noir con i volumi della serie Sin City di cui ho letto il fantastico Quel bastardo giallo, primo episodio del film Sin City diretto da Robert Rodriguez e co-diretto dallo stesso Miller, girato interamente in digitale, con una scena diretta da Quentin Tarantino dietro il compenso simbolico di 1 dollaro per ricambiare un favore all'amico Rodriguez. 


Sin City è lo sfondo dietro cui si consumano le vicende di personaggi sanguinari e onesti, perfidi e malati, duri a morire, tanto che si è portati a pensare che anche dopo aver tagliato loro la testa essa continui a muoversi e a parlare anche se staccata dal corpo. Le prostitute descritte da Miller non si lamentano per un labbro rotto, ma spaccano mascelle, spezzano braccia, estraggono mini uzi, 44 magnum o katane affilatissime e fanno una carneficina pur di proteggere la propria incolumità e il territorio che hanno così duramente conquistato: la Città Vecchia, dove se hai i soldi loro ti fanno toccare il cielo con un dito, ma se sgarri allora è meglio che tu abbia già fatto testamento. 


Oltre lo sfondo cittadino (completamente virtuale) i tre episodi del film hanno in comune, salvo alcuni personaggi che ritornano sporadicamente, il fatto che ci siano tre giustizieri ignoranti in materia di resa morale e fisica: in Quel bastardo giallo Hartigan salverà la piccola Nancy e castrerà il figlio del senatore il quale lo incolperà sia dello stupro della bambina (mai avvenuto) sia dell'aggressione a suo figlio, scontando così molti anni in carcere alleviati solo dalle lettere settimanali di Nancy, innamorata di lui. Uscito dal carcere salverà nuovamente una Nancy ormai cresciuta (una sensualissima Jessica Alba) fino al finale straziante (vi giuro che su carta rende meglio) e altruista. In Un duro addio Marv (un irriconoscibile Mickey Rourke) è una specie di Rambo coperto di cicatrici e cerotti tutto muscoli e sete di vendetta che ha solo sbagliato periodo storico e che giura di vendicare la donna che gli ha regalato la notte più bella della sua vita trovando l'assassino e facendogli passare un tale inferno che quando ci andrà veramente gli sembrerà un paradiso. Infine Dwight in Un'abbuffata di morte giura alle ragazze di Città Vecchia di liberarsi di un cadavere di un poliziotto al fine di evitare una guerra tra prostitute polizia e mala. Da citare, oltre a un brutto e lurido Benicio del Toro, una Rosario Dawson spietata ed esaltata quanto una valchiria e una muta Devon Aoki nei panni di una prostituta che maneggia perfettamente le katane come Giampiero Galeazzi le forchette. 


Sin City è amabilmente pulp ed equilibratamente esagerato. Splatter al punto giusto, che non offende (spesso il sangue è di colore bianco). E' l'adattamento impeccabile dell'opera di Frank Miller, il cui sequel, con Eva Green, uscirà negli States il 22 agosto. Ma è anche il genere noir pompato all'estremo della forza narrativa, che infrange la realtà come uno specchio buonista, mentre la profonda voce fuori campo risuona nella notte eterna, e un uomo qualunque che girato un angolo qualunque di Sin City s'imbatte nella libertà crudele degli altri di commettere qualsiasi crimine e nella sua libertà morale di fermarli togliendo loro le armi. Tutte e due.   

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia): 

Titolo originale: Sin City
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2005
Durata: 118 min, 141 min (director's cut)
Generethriller, noir
Regia: Robert Rodríguez, Frank Miller, Quentin Tarantino (special guest director)
Soggetto: dal fumetto di Frank Miller
Sceneggiatura: Robert Rodríguez, Frank Miller
Casa di produzione: Dimension Films, Troublemaker Studios
Distribuzione (Italia): Buena Vista Distribution
Fotografia: Robert Rodríguez
Montaggio: Robert Rodríguez
Effetti speciali: Gregory Nicotero, John McLeod
Musiche: John Debney, Graeme Revell, Robert Rodríguez
Scenografia: David Hack

Interpreti e personaggi:
Bruce Willis: John Hartigan
Mickey Rourke: Marv
Jessica Alba: Nancy Callahan
Clive Owen: Dwight
Nick Stahl: Roark Jr./Bastardo giallo
Powers Boothe: Senatore Roark
Rutger Hauer: Cardinale Roark
Elijah Wood: Kevin
Rosario Dawson: Gail
Benicio Del Toro: Jackie Boy
Marley Shelton: Ragazza del prologo
Josh Hartnett: Killer
Jaime King: Goldie/Wendy
Devon Aoki: Miho
Brittany Murphy: Shellie
Michael Clarke Duncan: Manute
Carla Gugino: Lucille
Alexis Bledel: Becky
Michael Madsen: Bob
Tommy Flanagan: Brian
Rick Gomez: Klump
Nicky Katt: Stuka
Jason McDonald: Ronnie
Clark Middleton: Schutz
Jude Ciccolella: Com. Liebowitz
Frank Miller: Prete
Lisa Marie Newmyer: Tammy
Tommy Nix: Weevil
Nick Offerman: Shlubb
Jeff Schwan: Louie
Scott Teeters: Lenny/Benny
Arie Verveen: Murphy
Patricia Vonne: Dallas
Makenzie Vega: Nancy a 11 anni

Doppiatori italiani:
Massimo Rossi: Hartigan
Myriam Catania: Nancy Callahan
Roberto Draghetti: Marv
Fabio Boccanera: Dwight
Massimiliano Alto: Roark jr./Bastardo giallo
Carlo Sabatini: Sen. Roark
Stefano De Sando: Card. Roark
Francesco Pannofino: Bob
Francesca Fiorentini: Gail
Massimo Corvo: Jack "Jackie Boy" Rafferty
Barbara De Bortoli: Goldie/Wendy
Domitilla D'Amico: Shellie
Alessandro Rossi: Manute
Daniela Calò: Lucille
Federica De Bortoli: Becky
Virginia Brunetti: Nancy a 11 anni
Saverio Moriones: Com. Liebowitz
Nanni Baldini: Stuka
Stefano Miceli: Prete
Enrico Pallini: Brian
Francesco Bulckaen: L'uomo
Ilaria Latini: La cliente

Denny B.




1 commento:

  1. Piaciuto sempre a metà. Esagerato e folle, ma le tre storie per me andavano sviluppate singolarmente, senza contare che la fedeltà estrema - anche nelle inquadrature - del fumetto mi ha sempre lasciato interdetto. Dove si ferma Miller e dove inizia Rodriguez?

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