Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
★★★
Il film inizia poco prima dei fatti narrati ne Il Signore degli Anelli. Bilbo Baggins è intento a scrivere le memorie dei suoi viaggi così che suo nipote Frodo possa conoscerle. Il vecchio hobbit narra la storia del regno di Erebor, la roccaforte dei nani Thror dov'erano conservate enormi ricchezze, e del periodo di prosperità che s'interruppe quando il drago Smaug, attirato dall'oro, conquista il regno costringendo i nani alla fuga che non ricevono l'aiuto degli elfi del Reame Boscoso. La storia si sposta nel momento in cui un giovane Bilbo (Martin Freeman) seduto sulla panca di fronte a casa Baggins riceve la visita di Gandalf il Grigio (Ian McKellen) che tenta di convincerlo, invano, a partire con lui per un'avventura. Quella sera Bilbo riceve la visita di un nano, anzi ben tredici nani. Lo stregone recluta Bilbo nella compagnia guidata da Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) intenzionato a riconquistare il regno dei suoi avi e sconfiggere il drago Smaug. Dapprima scettico l'indomani Bilbo entra a far parte della compagnia e il viaggio verso la riconquista di Erebor ha inizio.
Più che di fedeltà al romanzo io parlerei di rispetto al romanzo. E' frustrante spaccarsi la testa e insultare neanche mentalmente un regista o sceneggiatore perché in una scena quel dato personaggio non è vestito come nel libro o non pronuncia le esatte parole contenute a pag. 125. Un regista quando si approccia a un romanzo o a qualsiasi opera da cui si vuole trarre una trasposizione cinematografica dovrebbe avere una atteggiamento rispettoso e non vuol dire che non possa prendersi delle liberà, tutt'altro: ormai tutti sanno che i tempi letterari sono mostruosamente differenti dai tempi cinematografici e Peter Jackson questo lo sa bene e ha svolto un lavoro eccellente per quanto riguarda la sua prima trilogia. Ora però è rimasto accecato dal Dio Denaro e ha deciso di trarre da Lo Hobbit di Tolkien (poco più di trecento pagine) ben tre film andando a formare una nuova trilogia. Felicitazioni.
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato è lento e la spiegazione viene da sé: il regista non può sviscerare subito l'intera storia, essendo divisa in tre parti come ho detto sopra, quindi se la prende comoda infarcendola con aneddoti tratti (correggetemi pure) da Il Silmarillion e altri libri riguardanti le vicende della Terra di Mezzo. A tratti è persino spossante. "Ora Jackson inquadra per mezz'ora Gandalf che fuma l'erbapipa così tanto per allungare il brodo" ho pensato tra me. E ho rilevato delle ingenuità registiche nella sequenza in cui sono presenti Gandalf, Saruman e due elfi Elrond e Galadriel: l'alternarsi di inquadrature a mezzo busto e giri di macchina attorno al portico rialzato all'aperto dove discorrono i personaggi è fastidioso; come anche alcune battute fuori luogo dette dai nani e da Saruman che essendo un saggio dovrebbe quantomeno risparmiarsele.
Tuttavia Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato mi è piaciuto. A partire dal cast con un inossidabile Ian McKellen (doppiato da Gigi Proietti dopo la scomparsa del grande Gianni Musy) nei panni di un Gandalf più rilassato e con la mente meno occupata dal ritorno di Sauron, un simpaticissimo nano di nome Balin, fedele consigliere e compagno d'armi dell'accigliato Thorin Scudodiquercia, fino alla new entry Martin Freeman a suo agio nell'interpretare un giovane Bilbo Baggins alle prese con la voglia di ritornare a casa, troll, orchi e il personaggio più interessante dell'intera epopea tolkeniana che è Gollum, nuovamente interpretato da Andy Serkis, protagonista della sequenza più memorabile del film dove appunto sfida Bilbo a una gara di indovinelli. Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato è un inizio che pur non reggendo assolutamente il confronto con la Trilogia dell'Anello, sa intrattenere mettendo in scena luoghi, personaggi, leggende e miti che hanno tutto il sapore di un viaggio atteso e mai intrapreso.
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: The Hobbit: An Unexpected Journey
Paese di produzione: Nuova Zelanda, USA
Anno: 2012
Durata: 169 min (versione cinematografica), 184 min (versione estesa)[1]
Genere: fantastico, avventura, epico
Regia: Peter Jackson
Soggetto: J. R. R. Tolkien (romanzo)
Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh, Guillermo del Toro, Philippa Boyens
Produttore: Peter Jackson, Fran Walsh, Carolynne Cunningham
Produttore esecutivo: Alan Horn, Ken Kamins, Toby Emmerich, Zane Weiner, Callum Greene
Casa di produzione: New Line Cinema, Metro-Goldwyn-Mayer, Warner Bros. Pictures, WingNut Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Pictures
Fotografia: Andrew Lesnie
Effetti speciali: Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, R. Christopher White
Musiche: Howard Shore
Scenografia: Alan Lee, John Howe, Dan Hennah
Interpreti e personaggi:
Martin Freeman: Bilbo Baggins
Ian McKellen: Gandalf
Richard Armitage: Thorin Scudodiquercia
Ken Stott: Balin
Graham McTavish: Dwalin
Aidan Turner: Kíli
Dean O'Gorman: Fíli
Mark Hadlow: Dori
Jed Brophy: Nori
Adam Brown: Ori
John Callen: Óin
Peter Hambleton: Glóin
William Kircher: Bifur
James Nesbitt: Bofur
Stephen Hunter: Bombur
Manu Bennett: Azog
Sylvester McCoy: Radagast
Andy Serkis: Gollum/Sméagol
Cate Blanchett: Galadriel
Hugo Weaving: Elrond
Christopher Lee: Saruman
Barry Humphries: Grande Goblin
Ian Holm: Bilbo Baggins (anziano)
Bret McKenzie: Lindir
Elijah Wood: Frodo Baggins
Lee Pace: Thranduil
Doppiatori originali:
Mark Hadlow: Berto
William Kircher: Maso
Peter Hambleton: Guglielmo
Benedict Cumberbatch: Il Negromante/Sauron
Doppiatori italiani:
Gigi Proietti: Gandalf
Fabrizio Vidale: Bilbo Baggins
Fabrizio Pucci: Thorin Scudodiquercia
Carlo Valli: Balin
Bruno Conti: Dwalin
Stefano Crescentini: Kíli
Corrado Conforti: Fíli
Roberto Stocchi: Dori
Luigi Ferraro: Nori
Edoardo Stoppacciaro: Ori
Andrea Tidona: Óin
Claudio Fattoretto: Glóin
Francesco Sechi: Bifur
Antonio Palumbo: Bofur
Mauro Magliozzi: Bombur
Francesco Vairano: Gollum/Sméagol
Bruno Alessandro: Radagast
Cristiana Lionello: Galadriel
Luca Biagini: Elrond
Omero Antonutti: Saruman
Gaetano Varcasia: Grande Goblin
Vittorio Congia: Bilbo Baggins (anziano)
Massimo Triggiani: Lindir
Davide Perino: Frodo Baggins
Francesco De Francesco: Berto
Francesco Meoni: Maso
Gianfranco Salemi: Guglielmo
Paese di produzione: Nuova Zelanda, USA
Anno: 2012
Durata: 169 min (versione cinematografica), 184 min (versione estesa)[1]
Genere: fantastico, avventura, epico
Regia: Peter Jackson
Soggetto: J. R. R. Tolkien (romanzo)
Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh, Guillermo del Toro, Philippa Boyens
Produttore: Peter Jackson, Fran Walsh, Carolynne Cunningham
Produttore esecutivo: Alan Horn, Ken Kamins, Toby Emmerich, Zane Weiner, Callum Greene
Casa di produzione: New Line Cinema, Metro-Goldwyn-Mayer, Warner Bros. Pictures, WingNut Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Pictures
Fotografia: Andrew Lesnie
Effetti speciali: Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, R. Christopher White
Musiche: Howard Shore
Scenografia: Alan Lee, John Howe, Dan Hennah
Interpreti e personaggi:
Martin Freeman: Bilbo Baggins
Ian McKellen: Gandalf
Richard Armitage: Thorin Scudodiquercia
Ken Stott: Balin
Graham McTavish: Dwalin
Aidan Turner: Kíli
Dean O'Gorman: Fíli
Mark Hadlow: Dori
Jed Brophy: Nori
Adam Brown: Ori
John Callen: Óin
Peter Hambleton: Glóin
William Kircher: Bifur
James Nesbitt: Bofur
Stephen Hunter: Bombur
Manu Bennett: Azog
Sylvester McCoy: Radagast
Andy Serkis: Gollum/Sméagol
Cate Blanchett: Galadriel
Hugo Weaving: Elrond
Christopher Lee: Saruman
Barry Humphries: Grande Goblin
Ian Holm: Bilbo Baggins (anziano)
Bret McKenzie: Lindir
Elijah Wood: Frodo Baggins
Lee Pace: Thranduil
Doppiatori originali:
Mark Hadlow: Berto
William Kircher: Maso
Peter Hambleton: Guglielmo
Benedict Cumberbatch: Il Negromante/Sauron
Doppiatori italiani:
Gigi Proietti: Gandalf
Fabrizio Vidale: Bilbo Baggins
Fabrizio Pucci: Thorin Scudodiquercia
Carlo Valli: Balin
Bruno Conti: Dwalin
Stefano Crescentini: Kíli
Corrado Conforti: Fíli
Roberto Stocchi: Dori
Luigi Ferraro: Nori
Edoardo Stoppacciaro: Ori
Andrea Tidona: Óin
Claudio Fattoretto: Glóin
Francesco Sechi: Bifur
Antonio Palumbo: Bofur
Mauro Magliozzi: Bombur
Francesco Vairano: Gollum/Sméagol
Bruno Alessandro: Radagast
Cristiana Lionello: Galadriel
Luca Biagini: Elrond
Omero Antonutti: Saruman
Gaetano Varcasia: Grande Goblin
Vittorio Congia: Bilbo Baggins (anziano)
Massimo Triggiani: Lindir
Davide Perino: Frodo Baggins
Francesco De Francesco: Berto
Francesco Meoni: Maso
Gianfranco Salemi: Guglielmo
Denny B.
Per me invece è stata una pura delusione. Lungo, noioso, insulso e pieno di momenti altamente imbarazzanti. L'unica sequenza che si salva è quella con Gollum.
RispondiEliminaMa poi pare a me o gli effetti speciali sono peggiorati rispetto alla prima trilogia?
"Noioso e insulso" per me è il secondo.
EliminaPiù che altro è triste il fatto che Jackson abbia preferito utilizzare la computer grafica dove invece nella precedente trilogia si era affidato al trucco e parrucco (di grande effetto).
Quoto entrambi. E' la saga di "C'ho il MutuHobbit"
RispondiEliminaQuesta è bella ;)
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