Platoon
★★★★
Settembre 1967. Chris Taylor (Charlie Sheen), dopo aver lasciato il college, si arruola nell'esercito come volontario entrando nella 25esima divisione di fanteria e parte per la guerra del Vietnam dove viene assegnato al plotone "Compagnia Bravo" nella giungla in una zona al confine con la Cambogia. Presto il suo entusiasmo e il desiderio di essere utile vengono abbattuti dalla cruda realtà della guerra: soldati che si trasformano in spietate macchine assassine, che commettono soprusi e brutalità alle popolazioni locali e abusano di sostanze stupefacenti per estraniarsi dall'orrore che li circonda. Il plotone, oltre a essere lentamente decimato dagli attacchi dei vietcong, è minato all'interno da un dissidio tra due sergenti: Bob Barnes (Tom Berenger), cinico e senza scrupoli, ed Elias Grodin (Willem Dafoe), ormai disilluso e intenzionato solo alla sopravvivenza sua e dei suoi soldati.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: o come in questo caso a Kris Kelvin del blog Solaris che ha proposto alla congregazione di blogger (di cui faccio fieramente parte) di ricordare il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale con dieci giornate (dal 28/07 al 6/08) ognuna dedicata a un film sulla guerra o che comunque la contempli nella trama. Mai iniziativa fu così giusta in un momento così sbagliato nel Medio Oriente dove le guerre continuano a fare strage di innocenti sotto gli occhi dei cosiddetti paesi democratici che non compiono un gesto di ribellione o quantomeno di sincera indignazione per questa crudele e insensata barbarie. Quest'oggi comunque tocca a me che per l'occasione ho scelto di recensire Platoon, uno dei film più famosi di Oliver Stone con cui vinse tra l'altro il primo Oscar come miglior regista nel 1987.
Platoon è incredibilmente realistico, convincente e atroce. Una pellicola che arriva dritta allo stomaco come un pugno chiodato. Non troviamo in esso la modernità del film di Kubrick né l'ardente epicità incontrastata del capolavoro di Coppola né i voli filosofici dell'opera di Malick, ma la chiara testimonianza cinematografica dell'esperienza in Vietnam dello stesso Oliver Stone. Il messaggio che ha voluto darci è questo: in guerra l'uomo libera tutto l'odio verso il prossimo di cui è provvisto.
Ne è una prova la sequenza nel villaggio vietnamita: i soldati del plotone irrompono nel villaggio come fossero i padroni. Neutralizzano i covi segreti inserendoci bombe a mano e uccidendo indistintamente chiunque si trovi all'interno. Colpiscono i maiali, rovesciano i piatti di riso, chiedono spiegazioni al capo villaggio su chi abbia ucciso uno dei loro giù al fiume e non ricevendo ciò che volevano sentirsi dire il sergente Barnes spara a sangue freddo a un'anziana scatenando l'indignazione di Elias che lo colpisce sul viso. La rissa viene interrotta da un tenente che da l'ordine di bruciare il villaggio. Le capanne prendono fuoco mentre alcuni ufficiali stuprano delle giovani ragazze, tratte in salvo da Taylor. Infine il plotone se ne va lasciandosi dietro la prova tangibile della disumanità.
Un'altra prova vi è nell'incursione dei vietcong nel perimetro controllato dal plotone: Taylor imbraccia il fucile e uscendo allo scoperto spara a qualunque cosa si muovi urlando "Uccidiamoli tutti". C'è chi combatte, chi tenta di coordinare una controffensiva da una tenda (un breve cameo di Oliver Stone), chi ordina il lancio del napalm, chi spera di sopravvivere nascondendosi dietro un cadavere (il bravo John C. McGinley) e chi come il sergente Barnes tenta di eliminare Taylor perché se rimanesse in vita potrebbe essere un ostacolo per un'eventuale promozione. Platoon si chiude con l'ultima frase pronunciata dal personaggio interpretato da Charlie Sheen: "Ma sia quel che sia, quelli che tra noi l'hanno scampata hanno l'obbligo di ricominciare a costruire, insegnare agli altri ciò che sappiamo, e tentare con quel che rimane nelle nostre vite, di cercare la bontà e un significato a questa esistenza". Semplice retorica? No: un dato di fatto; che tutt'oggi non abbiamo ancora assimilato del tutto.
Ecco le recensioni finora scritte dagli altri blogger che partecipano all'iniziativa War No More:
The Spies of Warsaw
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
The Spies of Warsaw
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: Platoon
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1986
Durata: 120 min
Genere: guerra, drammatico
Regia: Oliver Stone
Soggetto: Oliver Stone
Sceneggiatura: Oliver Stone
Produttore: Arnold Kopelson
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Claire Simpson
Effetti speciali: Gionilda Stolee, Derek Howard, Ccecille Baun
Musiche: Georges Delerue, Budd Carr
Scenografia: Bruno Rubeo, Chris Lombardi, George Rosales, Caloy Salcedo
Costumi: Roy Lachica, Martin Raygon, Dwight Gaston
Trucco: Tess Quismundo, Maria Cecina
Interpreti e personaggi:
Charlie Sheen: soldato Chris Taylor
Willem Dafoe: sergente Elias Grodin
Tom Berenger: sergente Bob Barnes
Kevin Dillon: soldato Bunny
John C. McGinley: sergente Red O'Neill
Keith David: soldato King
Reggie Johnson: soldato Junior Martin
Forest Whitaker: soldato Big Harold
Bob Orwig: soldato Gardner
Johnny Depp: soldato Gator Lerner
Francesco Quinn: soldato Rhah
Mark Moses: tenente Wolfe
Corey Glover: soldato Francis
Chris Pedersen: soldato Crawford
David Neidorf: soldato Tex
Corkey Ford: soldato Manny Washington
Richard Edson: soldato Sal
Tony Todd: sergente Warren
Kevin Eshelman: soldato Morehouse
James Terry McIlvain: soldato Ace
J. Adam Glover: soldato Sanderson
Ivan Kane: soldato Tony Hoyt
Paul Sanchez: soldato Doc Gomez
Dale Dye: capitano Harris
Peter Hicks: soldato Parker
Basile Achara: soldato Flash
Steve Barredo: Fu Sheng
Chris Castillejo: soldato Rodriguez
J. Aapkk: Monkey
Andrew B. Clark: soldato Tubbs
Mark Ebenhoch: soldato Ebenhoch
Robert Galotti: soldato Huffmeister
Oliver Stone: ufficiale nel bunker (cameo)
Doppiatori italiani:
Francesco Prando: soldato Chris Taylor
Luigi La Monica: sergente Elias Grodin
Dario Penne: sergente Bob Barnes
Massimo Milazzo: sergente Red O'Neill
Glauco Onorato: soldato King
Sergio Fiorentini: soldato Big Harold
Loris Loddi: soldato Bunny
Pino Insegno: soldato Junior Martin
Luca Dal Fabbro: soldato Gator Lerner
Teo Bellia: tenente Wolfe
Fabio Boccanera: soldato Gardner
Angelo Nicotra: soldato Rhah
Piero Tiberi: sergente Warren
Pino Ammendola: soldato Francis/Washington
Carlo Marini: soldato Crawford
Carlo Valli: soldato Sal
Denny B.
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1986
Durata: 120 min
Genere: guerra, drammatico
Regia: Oliver Stone
Soggetto: Oliver Stone
Sceneggiatura: Oliver Stone
Produttore: Arnold Kopelson
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Claire Simpson
Effetti speciali: Gionilda Stolee, Derek Howard, Ccecille Baun
Musiche: Georges Delerue, Budd Carr
Scenografia: Bruno Rubeo, Chris Lombardi, George Rosales, Caloy Salcedo
Costumi: Roy Lachica, Martin Raygon, Dwight Gaston
Trucco: Tess Quismundo, Maria Cecina
Interpreti e personaggi:
Charlie Sheen: soldato Chris Taylor
Willem Dafoe: sergente Elias Grodin
Tom Berenger: sergente Bob Barnes
Kevin Dillon: soldato Bunny
John C. McGinley: sergente Red O'Neill
Keith David: soldato King
Reggie Johnson: soldato Junior Martin
Forest Whitaker: soldato Big Harold
Bob Orwig: soldato Gardner
Johnny Depp: soldato Gator Lerner
Francesco Quinn: soldato Rhah
Mark Moses: tenente Wolfe
Corey Glover: soldato Francis
Chris Pedersen: soldato Crawford
David Neidorf: soldato Tex
Corkey Ford: soldato Manny Washington
Richard Edson: soldato Sal
Tony Todd: sergente Warren
Kevin Eshelman: soldato Morehouse
James Terry McIlvain: soldato Ace
J. Adam Glover: soldato Sanderson
Ivan Kane: soldato Tony Hoyt
Paul Sanchez: soldato Doc Gomez
Dale Dye: capitano Harris
Peter Hicks: soldato Parker
Basile Achara: soldato Flash
Steve Barredo: Fu Sheng
Chris Castillejo: soldato Rodriguez
J. Aapkk: Monkey
Andrew B. Clark: soldato Tubbs
Mark Ebenhoch: soldato Ebenhoch
Robert Galotti: soldato Huffmeister
Oliver Stone: ufficiale nel bunker (cameo)
Doppiatori italiani:
Francesco Prando: soldato Chris Taylor
Luigi La Monica: sergente Elias Grodin
Dario Penne: sergente Bob Barnes
Massimo Milazzo: sergente Red O'Neill
Glauco Onorato: soldato King
Sergio Fiorentini: soldato Big Harold
Loris Loddi: soldato Bunny
Pino Insegno: soldato Junior Martin
Luca Dal Fabbro: soldato Gator Lerner
Teo Bellia: tenente Wolfe
Fabio Boccanera: soldato Gardner
Angelo Nicotra: soldato Rhah
Piero Tiberi: sergente Warren
Pino Ammendola: soldato Francis/Washington
Carlo Marini: soldato Crawford
Carlo Valli: soldato Sal
Denny B.
Non è banale dire che Oliver Stone è stato segnato dalla sua esperienza in Vietnam... questo film credo di averlo visto solo una volta, proprio perchè 'malato', atroce, disturbante: quello che il regista voleva del resto. Si dice sempre che nessun film è in grado di far capre appieno le atrocità della guerra, ma 'Platoon' ci va molto vicino. Un titolo 'necessario' per la nostra rasegna, alla quale ti ringrazio di aver partecipato.
RispondiEliminaVa dritto al sodo senza perdersi in voli pindarici.
EliminaGrazie a te per aver dato il via all'iniziativa.
Io invece sono uno di quelli che lo ha sempre definito fin troppo retorico, anche se è comunque un buon lavoro che merita sicuramente una visione.
RispondiEliminaPuò sembrare retorico proprio perché va dritto al punto mostrando atrocità e sofferenze senza perdersi in filosofia.
EliminaPensa che invece io l'ho sempre trovato molto sopravvalutato, unaspecie di Apocalypse di serie b. Stone per me ha fatto di meglio.
RispondiEliminaDagli un'altra chance ;)
EliminaE tu ti definisci un critico cinefilo? Sei braccia tolte all'agricoltura.
RispondiEliminaTi ringrazio per la tua critica molto costruttiva :)
EliminaHey, hai dimenticato la mia Principessa Mononoke!!! Comunque penso che il Vietnam sia stata una delle (tante) pagine di storia vergognose made in U.S.A. Lo devo vedere!!!
RispondiEliminaNon ci crederai ma ai tempi mi ero pure comprato il vinile della colonna sonora....
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