lunedì 15 dicembre 2014

Magic in the Moonlight

Magic in the Moonlight


★★★

1928. Sud della Francia. Un famoso illusionista inglese, Stanley Crawford (Colin Firth), conosciuto con il nome d'arte di Wei Ling Soo, viene incaricato da un suo amico e collega di smascherare una sedicente sensitiva, Sophie Baker (Emma Stone), sospettata di voler frodare una ricca famiglia della Costa Azzurra. Fatta la sua conoscenza il raziocinio che ha sempre contraddistinto Stanley comincerà a vacillare.



Dopo il disilluso Blue Jasmine Woody Allen torna, come ogni anno, nelle sale cinematografiche italiane e lo fa con una commedia dolce come un dessert al cucchiaio, riposante e comoda come un gonfio guanciale. Magic in the Moonlight è la commedia romantica di fine anno: andate a rendere omaggio a uno dei registi più instancabili, d'altronde ogni anno ci fa un dono; To Rome with Love era più un calcio dritto negli zebedei, ma sorvoliamo, tra dieci anni forse glielo perdonerò.



Colin Firth è Stanley Crawford, un famoso illusionista, nonché smascheratore di truffatori e sensitivi, cinico, dalle battute sarcastiche e pungenti sempre pronte, e ferreo adepto della ragione e della logica. Una sera viene convinto dal suo collega e amico a partire per il Sud della Francia al fine di smascherare una sedicente medium che sta spennando dei ricchi industriali. Sofie Baker, così si chiama questa giovane sensitiva, è interpretata da Emma Stone (che io conobbi con Suxbad - Tre menti sopra il pelo), una giovane e graziosa ragazza dai grandi occhi che, senza neanche volerlo, ha conquistato il cuore del rampollo della facoltosa famiglia che le canta serenate d'amore accompagnate dallo strimpellamento di un ukulele. Stanley entra nella famiglia sotto mentite spoglie, ma Sofie non ci mette neanche una sera intera a smascherarlo, e dopo avergli riferito fatti e aneddoti che solo Stanley poteva essere a conoscenza, il raziocinante illusionista ("Quello che vedete è quello che c'è") comincia a vacillare e presto crederà al suo potere telepatico oltre a covare nel suo cuore dell'affetto sincero per lei.


Magic in the Moonlight non è nient'altro che un film grazioso. Mentre lo guardate e per un paio d'ore dopo la somministrazione vi farà star bene. "La vita può essere priva di scopo, ma si deve ammettere che non è priva di una certa magia", dice la zia Vanessa. Concordo pienamente con la prima affermazione, e ammetto, da cinico pessimista ormai disilluso alla veneranda età di ventun anni, che la vita, nella sua crudeltà, non è del tutto spoglia di magia e poesia che ce la fanno quantomeno sopportare, come se fosse un'autoritaria matrigna che sulla veranda, mentre il sole sparisce dietro la chioma degli alberi, ci appare in una luce diversa, quasi divina. La magia di cui ci cibiamo è anche e soprattutto quella del cinema, quindi buon appetito a tutti.


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):


Titolo originale: Magic in the Moonlight
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2014
Durata: 97 min
Generecommedia, drammatico, sentimentale
Regia: Woody Allen
Soggetto: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Produttore: Letty Aronson, Stephen Tenenbaum, Edward Walson
Produttore esecutivo: Ron Chez
Casa di produzione: Perdido Productions
Distribuzione (Italia) : Warner Bros.
Fotografia: Darius Khondji
Montaggio: Alisa Lepselter
Scenografia: Anne Seibel
Costumi: Sonia Grande
Trucco: Marie-christine Carpentier, Catherine Ichou, Aurélie Rameau

Interpreti e personaggi:
Emma Stone: Sophie Baker
Colin Firth: Stanley Crawford
Marcia Gay Harden: Signora Baker
Jacki Weaver: Grace
Hamish Linklater: Brice
Eileen Atkins: Zia Vanessa
Erica Leerhsen: Caroline
Simon McBurney: Howard Burkan
Antonia Clarke: Assistente di Wei Ling Soo
Natasha Andrews: Assistente di Wei Ling Soo
Valérie Beaulieu: Assistente di Wei Ling Soo

Doppiatori italiani:
Domitilla D'Amico: Sophie Baker
Stefano Benassi: Stanley Crawford
Cristiana Lionello: Signora Baker
Lorenza Biella: Grace
Nanni Baldini: Brice
Marzia Ubaldi: Zia Vanessa
Franco Mannella: Howard Burkan

Denny B.


2 commenti:

  1. Lo recupererò nei prossimi giorni. Spero solo che non sia uno degli Allen peggiori.

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  2. Non brutto, ma non mi ha lasciato granché...

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