Le belve
Fonte foto: www.comingsoon.it |
Oliver Stone dopo aver girato il seguito malriuscito di Wall Street, cult del 1987, con un Michael Douglas da Oscar, torna con un film che avrebbe potuto essere veramente con i controcazzi, e che invece è soltanto un film così così, con personaggi veramente di cartapesta, una sceneggiatura debole e da dimenticare, ma con una regia più che buona.
La trama: Due ragazzi di Laguna Beach, Ben (Aaron Johnson) - botanico e buddhista - e Chon (Taylor Kitsch), un ex Navy Seal, conducono una vita invidiabile: spacciano la migliore marijuana della mondo e si fanno la stessa bellissima donna, Ophelia (Blake Lively. Ma il cartello della droga messicana guidato da Elena (Salma Hayek), infastidito dalla loro fiorente attività, tenta prima di accordarsi con loro e poi fa rapire la loro ragazza. I due iniziano una battaglia sanguinosa e senza esclusioni di colpi per salvare la ragazza di cui sono innamora
Nulla di nuovo sotto il sole, diceva quello: e aveva ragione. Trama piuttosto banale di un libro di Don Winslow uscito nel 2010 - premetto che non ho mai letto nulla di questo autore, ma che sono in procinto di leggere quello che considerano il suo capolavoro ovvero Il potere del cane (che spero di poter recensire) -, ma come dico sempre io: non importa se la storia può sembrare banale; è come la scrivi, che fa la differenza. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Winslow, da Shane Salerno e Oliver Stone, è veramente qualcosa di orribile. Piena di cliché e banalità: "Non sei tu che cambi il mondo, ma è il mondo che cambia te"; questa frase l'avrò già sentita un milione di volte in un milione di film differenti. Poi i personaggi sono vuoti, stereotipati, non fanno paura - se dovevano farne -, sono brutti nel vero senso della parola. I due boy che si fanno la stessa girl sono di cartapesta: uno - il botanico riflessivo che chiama "il mio fiore di loto" la bella Lively - si caga addosso a sparare a un uomo e poi non si fa scrupoli a bruciarne vivo uno (che avesse voglia di carne alla griglia?). L'altro, la testa calda del gruppo, con una cicatrice sul volto che fa tanto bullo-dammi-il-panino-alla-marmellata-se-no-lo-dico-alla-maestra, non fa quello che dovrebbe fare una testa calda, anzi, pianifica tutto un piano a d'oc, che ti aspetteresti lo facesse l'altro, visto che è il più riflessivo e il più calmo del gruppo.
La bellaSerena van der Woodsen Ophelia è, senza tanti giri di parole inutili, una troia: si fa tutti e due - d'altronde loro glielo consentono -, vive felice, con begli abiti addosso, tranne quando sta in loro compagnia, e si droga quanto vuole, tanto pagano loro due, o meglio, la producono loro due.
La "cattiva" Elena è il personaggio più brutto de film: scritto male, fa cose insensate (prima non fai vedere il tuo volto, parli per mezzo di uno strumento che ti cambia la voce, e poi et voilà guardatemi quanto sono bella con una parrucca che si vede lontano un miglio; quando si arrabbia con i suoi scagnozzi ti viene sola da ridere, talmente è ridicola e sconclusionata. Ma cavolo: vuoi la loro marijuana?? vuoi il loro giro di distribuzione?? Ma falli pedinare e quando sai dove abitano li invii un esercito di uomini per ucciderli o per rapirli, poi li torturi ben bene e quelli crollano dopo due frustate. Contatti i loro compratori e fai capir loro che d'ora in poi compreranno da te perché i due boy sono impossibilitati; e li fai vedere le loro teste mozzate o che diavolo ne so io. Invece no: sta Elena si è andata a complicare la vita. Bah. D'altro canto Lado, lo scagnozzo di Elena, interpretato da un convincente e sempre brutto - poraccio - Benicio Del Toro è il personaggio più convincente: spietato, doppiogiochista, porco, lurido e cattivo. Posiamo un velo pietoso sul personaggio di John Travolta, per favore. Gli attori poi sono uno più dimenticabile dell'altro: Tylor Kitsch ha usato un'espressione per tutta la durata del film e Aaron Johnson... pure. Blake Lively - le cui bionde ciocche biricchine della sua chioma hanno coperto lo schermo del computer; sembrano vivere di vita propria - ha interpretato una Serena di Gossip Girl che stanca di Dan, Blair e di tutti gli altri a cui ha dato qualcosa di diverso dalla mano, si è trasferita a Laguna Beatch, cambiando nome, ma non vita. Salma Hayek, così come John Travolta, è da dimenticare, anzi, da fucilazione immediata. L'unico che si salva è Benicio Del Toro che sembra essere l'unico che è andato sul set con la voglia di lavorare.
Più che buona la regia del buon vecchio Oliver Twist Stone che non smetterò mai di ringraziare per aver scritto una delle più belle sceneggiature del mondo, ovvero quella del film Scarface, e per aver girato, oltre ai film sul Vietnam che devo recuperare, Ogni maledetta domenica e Wall Street. Ma la scelta del rewind finale è qualcosa di agghiacciante, caro Oliver. Dimmi la verità: ti hanno costretto, non è così?
Comunque sia guardate Le belve almeno una volta per farvi un'idea e anche se all'inizio può sembrarvi un film porno, tranquilli, dopo rimpiangerete quelle scene, perché sono quelle più lineari con i pensieri dei due personaggi principali.
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: Savages
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2012
Durata: 131 minuti
Genere: drammatico, thriller
Regia: Oliver Stone
Soggetto: Don Winslow
Sceneggiatura: Don Winslow, Shane Salerno, Oliver Stone
Produttore: Moritz Borman, Eric Kopeloff
Produttore esecutivo: Todd Arnow, Shane Salerno, Fernando Sulichin
Casa di produzione: Ixtlan / Onda
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Fotografia: Daniel Mindel
Montaggio: Joe Hutshing, Stuart Levy, Alex Marquez
Musiche: Adam Peters
Scenografia: Tomas Voth
Interpreti e personaggi:
Taylor Kitsch: Chon
Aaron Johnson: Ben
Blake Lively: Ophelia "O"
Salma Hayek: Elena
Sandra Echeverría: Magda
Benicio Del Toro: Lado
John Travolta: Dennis
Emile Hirsch: Spin
Trevor Donovan: Matt
Joel David Moore: Craig
Schae Harrison: moglie di Dennis
Demián Bichir: Alex
Mía Maestro: Dolores
Doppiatori italiani:
Andrea Mete: Chon
Davide Chevalier: Ben
Chiara Gioncardi: Ophelia
Ilaria Stagni: Elena
Ilaria Latini: Magda
Massimo Corvo: Lado
Paolo Marchese: Dennis
Massimiliano Alto: Spin
Denny B.
La trama: Due ragazzi di Laguna Beach, Ben (Aaron Johnson) - botanico e buddhista - e Chon (Taylor Kitsch), un ex Navy Seal, conducono una vita invidiabile: spacciano la migliore marijuana della mondo e si fanno la stessa bellissima donna, Ophelia (Blake Lively. Ma il cartello della droga messicana guidato da Elena (Salma Hayek), infastidito dalla loro fiorente attività, tenta prima di accordarsi con loro e poi fa rapire la loro ragazza. I due iniziano una battaglia sanguinosa e senza esclusioni di colpi per salvare la ragazza di cui sono innamora
Nulla di nuovo sotto il sole, diceva quello: e aveva ragione. Trama piuttosto banale di un libro di Don Winslow uscito nel 2010 - premetto che non ho mai letto nulla di questo autore, ma che sono in procinto di leggere quello che considerano il suo capolavoro ovvero Il potere del cane (che spero di poter recensire) -, ma come dico sempre io: non importa se la storia può sembrare banale; è come la scrivi, che fa la differenza. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Winslow, da Shane Salerno e Oliver Stone, è veramente qualcosa di orribile. Piena di cliché e banalità: "Non sei tu che cambi il mondo, ma è il mondo che cambia te"; questa frase l'avrò già sentita un milione di volte in un milione di film differenti. Poi i personaggi sono vuoti, stereotipati, non fanno paura - se dovevano farne -, sono brutti nel vero senso della parola. I due boy che si fanno la stessa girl sono di cartapesta: uno - il botanico riflessivo che chiama "il mio fiore di loto" la bella Lively - si caga addosso a sparare a un uomo e poi non si fa scrupoli a bruciarne vivo uno (che avesse voglia di carne alla griglia?). L'altro, la testa calda del gruppo, con una cicatrice sul volto che fa tanto bullo-dammi-il-panino-alla-marmellata-se-no-lo-dico-alla-maestra, non fa quello che dovrebbe fare una testa calda, anzi, pianifica tutto un piano a d'oc, che ti aspetteresti lo facesse l'altro, visto che è il più riflessivo e il più calmo del gruppo.
"Ma chi cazzo è sto Dan Humphrey? Non è che quella troia ci tradisce con lui, vero? |
La bella
"Ragazzi, devo confessarvi una cosa. Io in realtà sono lesbica." |
La "cattiva" Elena è il personaggio più brutto de film: scritto male, fa cose insensate (prima non fai vedere il tuo volto, parli per mezzo di uno strumento che ti cambia la voce, e poi et voilà guardatemi quanto sono bella con una parrucca che si vede lontano un miglio; quando si arrabbia con i suoi scagnozzi ti viene sola da ridere, talmente è ridicola e sconclusionata. Ma cavolo: vuoi la loro marijuana?? vuoi il loro giro di distribuzione?? Ma falli pedinare e quando sai dove abitano li invii un esercito di uomini per ucciderli o per rapirli, poi li torturi ben bene e quelli crollano dopo due frustate. Contatti i loro compratori e fai capir loro che d'ora in poi compreranno da te perché i due boy sono impossibilitati; e li fai vedere le loro teste mozzate o che diavolo ne so io. Invece no: sta Elena si è andata a complicare la vita. Bah. D'altro canto Lado, lo scagnozzo di Elena, interpretato da un convincente e sempre brutto - poraccio - Benicio Del Toro è il personaggio più convincente: spietato, doppiogiochista, porco, lurido e cattivo. Posiamo un velo pietoso sul personaggio di John Travolta, per favore. Gli attori poi sono uno più dimenticabile dell'altro: Tylor Kitsch ha usato un'espressione per tutta la durata del film e Aaron Johnson... pure. Blake Lively - le cui bionde ciocche biricchine della sua chioma hanno coperto lo schermo del computer; sembrano vivere di vita propria - ha interpretato una Serena di Gossip Girl che stanca di Dan, Blair e di tutti gli altri a cui ha dato qualcosa di diverso dalla mano, si è trasferita a Laguna Beatch, cambiando nome, ma non vita. Salma Hayek, così come John Travolta, è da dimenticare, anzi, da fucilazione immediata. L'unico che si salva è Benicio Del Toro che sembra essere l'unico che è andato sul set con la voglia di lavorare.
"Hai visto cosa ha scritto Denny B. su di noi? Mi sa che ci toccherà cambiare lavoro." |
Più che buona la regia del buon vecchio Oliver Twist Stone che non smetterò mai di ringraziare per aver scritto una delle più belle sceneggiature del mondo, ovvero quella del film Scarface, e per aver girato, oltre ai film sul Vietnam che devo recuperare, Ogni maledetta domenica e Wall Street. Ma la scelta del rewind finale è qualcosa di agghiacciante, caro Oliver. Dimmi la verità: ti hanno costretto, non è così?
Bravo! Sei molto perspicace." |
Comunque sia guardate Le belve almeno una volta per farvi un'idea e anche se all'inizio può sembrarvi un film porno, tranquilli, dopo rimpiangerete quelle scene, perché sono quelle più lineari con i pensieri dei due personaggi principali.
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: Savages
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2012
Durata: 131 minuti
Genere: drammatico, thriller
Regia: Oliver Stone
Soggetto: Don Winslow
Sceneggiatura: Don Winslow, Shane Salerno, Oliver Stone
Produttore: Moritz Borman, Eric Kopeloff
Produttore esecutivo: Todd Arnow, Shane Salerno, Fernando Sulichin
Casa di produzione: Ixtlan / Onda
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Fotografia: Daniel Mindel
Montaggio: Joe Hutshing, Stuart Levy, Alex Marquez
Musiche: Adam Peters
Scenografia: Tomas Voth
Interpreti e personaggi:
Taylor Kitsch: Chon
Aaron Johnson: Ben
Blake Lively: Ophelia "O"
Salma Hayek: Elena
Sandra Echeverría: Magda
Benicio Del Toro: Lado
John Travolta: Dennis
Emile Hirsch: Spin
Trevor Donovan: Matt
Joel David Moore: Craig
Schae Harrison: moglie di Dennis
Demián Bichir: Alex
Mía Maestro: Dolores
Doppiatori italiani:
Andrea Mete: Chon
Davide Chevalier: Ben
Chiara Gioncardi: Ophelia
Ilaria Stagni: Elena
Ilaria Latini: Magda
Massimo Corvo: Lado
Paolo Marchese: Dennis
Massimiliano Alto: Spin
Denny B.
Si, senza infamia e senza lode, Stone ha fatto decisamente molto di meglio ma già il libro non era un gran chè.
RispondiEliminaIo il libro non l'ho mai letto, ma se è come il film lungi da me.
RispondiEliminaStone è cotto e stracotto da un pezzo! Film inutile e narrato con poco estro, e un finale di un perbenismo esagerato. Che poi il titolo italiano entra in conflitto con quello originale, "Savages", "Selvaggi"...
RispondiEliminaInoltre... dato che l'America del sud è il paese col più alto tasso di stupri al mondo, perché a quella bitch di Ophelia non le fanno nulla?