venerdì 14 dicembre 2012

Pinketts: il giocoliere della parola

Lazzaro, vieni fuori di Andrea G. Pinketts


                     Fonte foto: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=673924


Andrea G. Pinketts (G sta per genio) è uno dei più grandi scrittori italiani e merita, perché no, il Nobel. Meglio lui che gli ultimi dieci vincitori del premio Nobel per la letteratura, scelti dal lancio di una monetina partita dalla mano destra di un arbitro di calcio spazientito o da un calciatore poco bravo con le parole (e sono gentile), che risponde al nome di Antonio Cassano. 
Pinketts è una di quelle fortune così piacevoli e inaspettate che ci capitano perché vogliamo che ci capitino. "Sono stanco dei soliti classici, non trovo nulla che mi piaccia. Uffa. che c'è alla televisione? Umm... 'Mistero', trasmissione televisiva copiata alla peggio da 'Voyager'. Ma chi è quello con il panama in testa, con la faccia da ubriaco che dice cose apparentemente senza senso? Vado a vedere su Internet... Ecco, trovato: Andrea G. Pinketts, scrittore. Il suo primo libro si intitola Lazzaro, vieni fuori. La trama è semplice. Perché no: la prima volta che vado in libreria, lo prendo". Avviene esattamente così. Ho cominciato con il suo primo libro e ho finito per leggerli tutti. E non sono per nulla pentito, e perché dovrei? Mica ho letto Fabio Volo o la D'Urso. Quelli sì che dovrebbero... va beh lasciamo perdere i puffi della letteratura becera e scadente e parliamo di uno dei più grandi scrittori italiani.
Pinketts si definisce uno scrittore di noir, ma, a mio parere, lui non scrive noir, bensì dei Pinketts, pezzi originali, unici e divertenti, pur trattando temi non leggeri (pedofilia, omicidio...).
Questo è il primo libro di Pinketts e narra la prima indagine del detective "per forza" Lazzaro Sant'Andrea. Un bambino scompare, poi un altro; si verifica così un terribile delitto nell'apparente tranquillità di Bellamonte, paesino trentino. Prima che avvenga una terza sparizione, Lazzaro, eroe conteso tra tante donne e pieno di difetti, inizia la sua indagine. E sullo sfondo di montagne alte e minacciose, il nostro detective per caso si aggira tra nani illusionisti e giganti adolescenti, indagando spinto da un suo personale senso di giustizia.
Questo è l'incipit: "Per molto tempo sono andato a letto tardi. La differenza tra me e Proust."
Pinketts è uno scrittore unico, che gioca con la parola, che ipnotizza, e se non avete mai letto nulla di questo genio (la g puntata se la merita eccome), correte ad acquistare questo libro e vi divertirete un mondo.
Chi dice che i libri sono noiosi? Uno che non ha letto Pinketts, sicuro.
 
Denny B.

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