giovedì 20 dicembre 2012

Sogni di John Fante

Sogni di Bunker Hill di John Fante
 
 
                         Fonte foto: http://www.libri10.it/john-fante-sogni-di-bunker-hill-19.html
 
 
Questo è l'ultimo romanzo di Fante, pubblicato nel 1982, che ha per protagonista quel nostro amico che risponde al nome di Arturo Bandini.
E' struggente, oltre la storia che vi è raccontata, soprattutto la condizione in cui Fante scrisse questo romanzo. Per la precisione fu dettato alla moglie Joyce, quando Fante era sul punto di morire, ormai cieco, e senza le gambe, dovuto questo a una precedente amputazione.
Arturo Bandini sbarca a Hollywood e qui, grazie a un suo racconto pubblicato su una rivista, capita sotto gli occhi e le grinfie di un agente letterario, che gli offre un lavoro: correggere le bozze di un romanzo scadente scritto dalla ricca e bellissima Jennifer Lovelace, che Bandini tenterà invano di sedurre.
Intanto trova lavoro come scrittore di sceneggiature, che non vedranno mai la luce, ma il nostro ormai amico non è soddisfatto della sua vita e ritornerà in una vecchia pensione in cui era già stato. Lì ritroverà una sua vecchia conoscenza: la sua macchina da scrivere. Alla fine non gli resta nient'altro che ciò che non lo ha mai abbandonato, ovvero la voglia di scrivere, e il suo sogno di diventare uno scrittore di successo...
Mi piace pensare che in qualsiasi posto io decidessi di andare, forse, da una finestra di un appartamento, o dietro la porta di una stanza d'albergo, il cicaleccio di una macchina da scrivere - quella di Arturo Bandini - aggredirà i miei timpani, e mi spingerà a scrivere sempre di più, a creare un capolavoro - il mio capolavoro -immortale nel tempo, e dedicarlo, oltre alla mia famiglia e alle persone a cui voglio bene, anche e soprattutto ad Arturo Bandini, amico, eterno sognatore, scrittore instancabile.
John Fante, ti voglio bene.
 
Denny B.

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