mercoledì 13 marzo 2013

Four Rooms, Four Director: One Disaster

Four Rooms

★★

Nel 1995 Tarantino, reduce da quella pietra miliare che è Pulp Fiction, riunisce i suoi amici Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez e propone loro di scrivere e dirigere un episodio legato alla figura del fattorino Ted (Tim Roth), ambientati nell'hotel dove lavora, nella notte dell'ultimo giorno dell'anno. Non so se siano rimasti amici dopo la realizzazione di questo film diviso in quattro episodi. Quentin e Rodriguez sì, sicuro. Ma gli altri due non si son più visti: e meno male. I primi due episodi sono letteralmente schifosi. Scritti con in piedi da Anders e Rockwell cercando di imitare lo stile tarantiniano, ma senza successo, perché quando Zio Tara ruba e cita da altri film lo fa in maniera geniale, ma se si mettono gli altri a copiare lui allora il disastro è dietro l'angolo. Come in questo caso. 

"Ma hai letto che cosa scrive Denny B.? Sarà meglio correre ai ripari
prima di continuare a leggere."
Il primo episodio si intitola L'ingrediente mancante, scritto e diretto da Allison Anders, e vede protagonista il fattorino Ted che s'imbatte in un paio di streghe occupate a organizzare uno dei loro riti. Due delle streghe sono interpretate dalla pessima Madonna e dalla spaesata Valeria Golino - quando c'è un'attrice italiana in un progetto internazionale ecco che il livello cinematografico si abbassa drasticamente. Il secondo episodio si intitola L'uomo sbagliato, scritto e diretto da Alexandre Rockwell, in cui Ted deve portare il ghiaccio in una stanza del quarto piano, ma sbaglia stanza e si ritrova involontariamente a essere protagonista di un gioco pseudo-erotico di una coppia bizzarra.  
Se il personaggio di Ted nei primi due episodi è fastidioso e orribile e ho provato vergogna per Tim Roth, solo negli ultimi due episodi diventa credibile e godibile. Nel terzo episodio intitolato I maleducati, scritto e diretto da Robert Rodriguez, Ted viene pagato da un ricco uomo messicano (Antonio Banderas) per badare ai suoi due figli, mentre lui esce con la moglie a festeggiare il nuovo anno. Questo è sicuramente l'episodio più bello: diretto da un regista che comincio solo ora a scoprire, ha veramente la cinepresa nel sangue ed è capace di raggiungere nel finale un picco di comicità notevolissimo (altro che cinepanettoni). E poi Banderas - che non si era ancora trasferito definitivamente in un mulino sperduto - è molto divertente e fa il verso a se stesso. 

"Le mie fette biscottate sono le migliori in circolazione. Non
puoi confonderle con le altre. Hai il palato guasto, amico mio."
L'ultimo episodio si intitola L'uomo di Hollywood ed è scritto e diretto da Tarantino, dove Ted, sull'orlo di una crisi di nervi, deciso a licenziarsi, diventa l'arbitro di una macabra scommessa per ben mille dollari. 
Oltre agli ultimi due episodi ho apprezzato molto la musica e la scenetta animata durante i titoli di testa, per il resto è un film che non rivedrò mai più. E nei commenti: non fate i maleducati!

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Four Rooms
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 1995
Durata: 98 min
Genere:commedia, grottesco
Regia: Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodríguez, Quentin Tarantino
Soggetto: Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodríguez, Quentin Tarantino
Sceneggiatura: Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodríguez, Quentin Tarantino
Produttore: Lawrence Bender
Distribuzione (Italia): Warner Bros Italia
Fotografia: Phil Parmet, Guillermo Novarro, Andrzej Sekula, Rodrigo García
Montaggio: Margaret Goodspeed, Elena Maganini, Robert Rodríguez, Sally Menke
Musiche: Combustible Edison
Scenografia: Sara Andrews

Interpreti e personaggi:
Tim Roth: Ted
Sammi Davis: Jazebel
Valeria Golino: Athena
Lili Taylor: Kiva
Madonna: Elspeth
Ione Skye: Eva
Jennifer Beals: Angela
Antonio Banderas: Uomo spagnolo
Salma Hayek: Ballerina alla tv
Lana McKissack: Sarah
Patricia Vonne: cadavere
Tamlyn Tomita: madre
Danny Verduzco: Juancho
Quentin Tarantino: Chester Rush
Marisa Tomei: Margaret
David Proval: Sigfrido
Bruce Willis: Leo
Tamlyn Tomita: Moglie
Paul Calderon: Norman

Doppiatori italiani:
Massimo Lodolo: Ted
Paolo Buglioni: Leo
Loris Loddi: Chester Rush
Fabrizio Pucci: Uomo spagnolo
Fiamma Izzo: Angela

Denny B.











1 commento:

  1. Primo episodio... boh, se non altro si vede un bel po' di gnocca, che male non fa. Secondo inutile. Punto. Terzo da morir dal ridere. Quarto bello, ma mi asoettavo di meglio per il gran finale.
    Un film di cui non sentivo particolarmente la mancanza. La pensiamo alla stessa maniera.

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