The Master
Fonte foto: www.screenweek.it |
La storia è la base di un film. Gli attori ne sono il suo punto focale. Capita che la storia che si vuole narrare sia interessante, noiosa o avvincente e capita - come in questo caso - che la storia sia taciuta, sottintesa, data per scontata dal regista. E anche un po' debole, se vogliamo, ma può essere arricchita da interpretazioni di una bravura mostruosa e il film in questione si salva in corner. Ed è il caso di The Master di Paul Thomas Anderson.
"Minchia, leggendo avevo paura dell'ennesima stroncatura." |
Freddie Quell (Joaquin Phoenix) dopo aver vissuto l'orrore della Seconda Guerra Mondiale ne esce con il sistema nervoso a pezzi, manifestando un'esplicita ossessione per il sesso. Dopo aver vagabondato per un po' sale casualmente su una barca e qui fa la conoscenza di Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman), un carismatico intellettuale che ha inventato un nuovo metodo di introspezione che sperimenta su Freddie. Nasce così un sodalizio tra i due - tra il Maestro e l'adepto - che li porterà a percorrere un tratto di strada assieme, fino a quando Freddie non deciderà di vivere la sua vita assecondando la sua ossessione.
Questo film ha spaccato in due la critica: per una metà è un flop e per l'altra metà è un capolavoro. Per quanto mi riguarda non è né un flop né un capolavoro: è un film alla fin fine bello, introspettivo, difficile, che va visto più di una volta. Non mi metterò a scrivere o disquisire su Scientology perché non vorrei mai che mi chiudessero il blog, certo è che se non avessi letto la trama del film prima di vederlo, non avrei mai pensato che The Master parlasse della nascita della setta, di Scientology, anzi: non avrei capito un fico secco. Cosa che sarà capitata alla maggior parte delle persone che si sono sedute in sala senza aver letto la trama. Sciocchi o masochisti? Un po' tutti e due. Certo è che il pregio autentico e, aggiungerei dirompente, sono senza ombra di dubbio gli attori.
"Gli Oscar? Uno schifo sono e basta." |
Joaquin Phoenix è incredibile, strepitoso, in una parola: mostruoso. L'Academy ha preferito la mummia, ma Phoenix l'Oscar se lo meritava tutto - non possiamo dargli la cittadinanza italiana e italianizzargli il nome? Gioacchino Fenice non suona male, no? Magari può dare lezioni di recupero ai nostri Accorsi, Favino, Pasotti & Co. Già, è vero: sono senza speranza.
"Lo vedi questo dito, Waltz? Ora ficcatelo nel culo." |
Philip Seymour Hoffman è un altro attore mostruoso e nella bellissima scena del confronto, lui e Phoenix regalano un momento di recitazione unico. Ho avuto i brividi per tutta la durata dell'interrogatorio alias trattamento.
Sono loro l'anima del film - che raggiunge momenti d'intensità romantici e divertenti non da poco - e se esso esiste è solo merito loro e dell'attenta regia di Anderson, oltre all'elegante e nitida fotografia. Non mi pronuncio sulla performance (?) di Amy Adams perché ho vestito il mio gatto come lei, gli ho fatto la stessa acconciatura e mi ha vinto il prestigioso Oscat, quindi è tutto detto.
The Master ha depositato in me un seme, forse con il tempo germoglierà, e so di certo che tra un anno lo riguarderò, decidendo solo allora se bocciarlo definitivamente o promuoverlo a pieni voti.
"E' una recensione del cazzo! E' una recensione del cazzo è una recensione del cazzo e io non ci sono dentro!"
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2012
Durata: 137 min
Genere: drammatico
Regia: Paul Thomas Anderson
Soggetto: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
Produttore: Paul Thomas Anderson, Megan Ellison, Daniel Lupi, JoAnne Sellar
Produttore esecutivo: Ted Schipper
Casa di produzione: Annapurna Pictures, Ghoulardi Film Company
Fotografia: Mihai Malaimare Jr.
Montaggio: Leslie Jones, Peter McNulty
Musiche: Jonny Greenwood
Scenografia: David Crank, Jack Fisk
Costumi: Mark Bridges
Trucco: Don Rutherford
Interpreti e personaggi:
Joaquin Phoenix: Freddie Quell
Philip Seymour Hoffman: Lancaster Dodd
Amy Adams: Peggy Dodd
Laura Dern: Helen
Rami Malek: Clark
Jesse Plemons: Val Dodd
Kevin J. O'Connor: Bill White
Lena Endre: Mrs. Solstad
Ambyr Childers: Elizabeth
Doppiatori italiani:
Adriano Giannini: Freddie Quell
Francesco Pannofino: Lancaster Dodd
Stella Musy: Peggy Dodd
Per me un flop. Storia troppo abbozzata, certe cose manco le avrei capite se non fossi andato a leggermi la trama dopo averlo visto. Phoenix poi a lungo andare diventa fastidioso, mentre Hoffman mi ha davvero colpito in positivo.
RispondiEliminaPhoenix l'ho trovato mostruoso, e Hoffman lo avevo già amato nel film su Truman Capote. Non so, ripeto: non me la sento di bocciarlo. Ne riparlerò, sicuro.
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